Sergey

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Mi occupo di diritto della previdenza e del lavoro. Mi sono laureato nel 1976 in Giurisprudenza alla Cattolica. Dal 1985 lavoro all'Inps.

La Circolare del Ministero del Lavoro conferma la stretta sulle regole per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga. Restano esclusi i liberi professionisti.

Kamsin Sulla Cassa in deroga arriva la stretta. Dopo la pubblicazione del decreto ministeriale 83473/2014 il ministero del lavoro ha precisato, con la Circolare 19/2014 dello scorso 11 Settembre, che gli accordi per l'accesso alla cassa integrazione guadagni in deroga stipulati dopo il 4 Agosto 2014 dovranno riguardare lavoratori con almeno 8 mesi di anzianità lavorativa per quest'anno e 12 dal 2015.

La Circolare conferma che il trattamento di cassa integrazione guadagni in deroga possa essere richiesto soltanto dai soggetti giuridici qualificati come imprese, così come individuate dall'articolo 2082 del codice civile. Rientrano nell'ambito di applicazione anche i piccoli imprenditori di cui all'articolo 2083 del codice civile (coltivatori diretti del fondo, artigiani, piccoli commercianti). Il piccolo imprenditore, infatti, è sottoposto allo statuto generale dell'imprenditore, sia pure con alcune peculiarità definite dalla legge con la finalità di uno snellimento e semplificazione degli adempimenti. Restano esclusi quindi i dipendenti degli studi professionali.

Il disco verde al trattamento sarà possibile solo verso i lavoratori che siano sospesi dal lavoro o effettuino prestazioni di lavoro a orario ridotto per contrazione o sospensione dell'attività produttiva dovuta: a) situazioni aziendali dovute ad eventi transitori e non imputabili all'imprenditore o ai lavoratori; b) situazioni aziendali determinate da situazioni temporanee di mercato; c) crisi aziendali; d) ristrutturazione o riorganizzazione. Il trattamento non può essere in nessun caso concesso per la causale di cessazione dell'attività dell'impresa o di parte della stessa.  In altri termini l'impresa che chiude i battenti anche parzialmente non potrà ottenere la Cig in deroga per i propri dipendenti.

Per ogni unità produttiva riferita a imprese non rientranti nel campo di applicazione della Cig e dei fondi di solidarietà, la Cassa integrazione in deroga potrà essere conseguita al massimo per 11 mesi nel 2014, che scendono a 5 nel 2015. Per le aziende che, invece, possono contare sulla Cig, ovvero sui fondi di solidarietà, si potrà prevedere una proroga del trattamento della Cig in corso ma solo per situazioni eccezionali, a salvaguardia dei livelli occupazionali e sempre che sia prevista una ripresa dell'attività lavorativa.

Mobilità in deroga - Per quanto riguarda la mobilità in deroga, la Circolare ricorda che può essere concessa solo se i lavoratori (con anzianità aziendale di almeno 12 mesi, di cui almeno sei di lavoro effettivamente prestato) non hanno diritto ad altra prestazione a sostegno del reddito connessa alla cessazione del rapporto di lavoro (quale l'Aspi). La durata massima della mobilità in deroga per i lavoratori che già ne beneficiano da almeno 3 anni, anche non continuativi, è di 5 mesi solo per il 2014 (8 mesi per le zone del mezzogiorno).

Per coloro che hanno beneficiato della mobilità in deroga per meno di 3 anni, la durata massima è stabilita in 7 mesi per il 2014 (10 mesi nel mezzogiorno), ridotta a 6 mesi (8 mesi nel mezzogiorno) per gli anni 2015 e 2016. Per questi ultimi soggetti è prevista, poi, una durata massima complessiva che oscilla tra i 3 anni e 4 mesi e i 3 anni e 8 mesi. Anche per la mobilità in deroga, i datori di lavoro devono essere imprenditori.

Riforma Cig in deroga, studi professionali esclusi dal beneficio

Decreto Cig in Deroga, il testo del Dm 83473/2014Zedde

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato ieri il decreto legge sullo smaltimento dell'arretrato civile. Si tratta del decreto legge numero 132 del 12 Settembre 2014. Il testo comprende le misure su arbitrato e negoziazione assistita da avvocati e anche per il taglio delle ferie dei magistrati.

Al massimo 30 giorni di ferie per i giudici -  Potranno arrivare al massimo a 30 giorni le ferie dei giudici, oggi pari a 45 giorni. Lo sottolinea il sito del governo, che nella rubrica Passo dopo passo dedica all'intervento che ha provocato la protesta delle toghe un' infografica dal titolo "Meno Ferie ai magistrati: giustizia più veloce". I tribunali saranno chiusi dal 6 al 31 agosto, anzichè dal primo agosto al 15 settembre. In grande evidenza il numero delle cause pendenti (5,2 mln)e il tempo medio per una sentenza civile di primo grado (945 giorni).

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Il pacchetto casa che al consiglio dei ministri del 29 agosto scorso era stato approvato “salvo intese” tra il ministero delle infrastrutture e il ministero dell'economia, alla fine è entrato nel decreto.

Kamsin Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato oggi il decreto cosiddetto 'sblocca Italia', e il decreto legge "in materia di degiurisdizionalizzazione e processo civile". I decreti erano stati varati dal consiglio dei ministri lo scorso 29 agosto.

Nel decreto sblocca Italia ci sono "misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive". In particolare chi acquisterà una casa nuova o ristrutturata con un indice di risparmio energetico elevato e la concederà in affitto per otto anni a canone concordato, avrà un bonus fiscale dallo Stato del 20 per cento del prezzo di acquisto fino ad un massimo di 300mila euro da spalmare in otto anni. Nel decreto non c'è invece il rinnovo del bonus del 65 per cento sulle ristrutturazioni edilizie che migliorano l'efficienza energetica. Questo perché, in realtà, il bonus è ancora in vigore fino al 31 dicembre di quest'anno e dunque il veicolo idoneo per confermare lo sgravio sarà contenuto nella prossima legge di stabilità. Ma il decreto contiene alcuni incentivi in materia di riqualificazione energetica e antisisimica.

Il provvedimento sulla Giustizia ha invece l'obiettivo di smaltire l'arretrato civile. Nel testo ci sono le norme sull'arbitrato, la negoziazione assistita da avvocati e anche il taglio delle ferie dei magistrati.

Sblocca Italia, meno adempimenti per le ristrutturazioni edilizieZedde

Le aziende potranno versare il contributo ordinario, dovuto per le mensilità da gennaio a settembre 2014, entro il giorno 16 dicembre 2014, senza applicazione di sanzioni ed interessi. E' quanto ha precisato l'Inps con il messaggio 6897/2014. Kamsin Il pagamento dei contributi relativi al mese di ottobre del fondo di solidarietà residuale è invece previsto per il 16 Novembre. 

Il Ministro del Lavoro con Decreto 79141 del 7 Febbraio 2014, in concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha istituito a suo tempo presso l’ INPS il Fondo di solidarietà residuale con lo scopo di dare una copertura integrativa salariale a quei settori rimasti esclusi dai precedenti interventi normativi in materia.  Il Decreto a suo tempo ha fissato che il Fondo a partire dal 1° Gennaio 2014 è soggetto al finanziamento  con contributi sia a carico dei lavoratori dipendenti sia a carico del datore di lavoro nelle aziende con più di 15 dipendenti da versare mensilmente.

L’ Inps, dopo aver fissato la prima scadenza al 16 Settembre e per gli arretrati Gennaio/Luglio al 16 Dicembre con una maggiorazione dell’ 1% per interessi legali, ha aggiornato le scadenze: pagamento del primo contributo il 16 Novembre per il versamento dei contributi relativi al mese di Ottobre (il 17 perché il 16 è festivo)  e nuovo termine per gli arretrati Gennaio/Settembre fissato per il 16 Dicembre. 

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I rappresentanti del Comitato hanno incontrato questa mattina il relatore al provvedimento Mario Mauro (Pi) e il presidente di palazzo Madama Pietro Grasso in occasione dell'avvio della discussione in Senato del provvedimento in materia di sesta salvaguardia. E' quanto si apprende da una nota stampa diffusa da Palazzo Madama. Kamsin Mauro ha appoggiato l'esigenza di stringere i tempi dell'esame del disegno di legge auspicando gia' per fine settembre l'approdo in Aula. L'iter del provvedimento e' pero' legato al jobs act in commissione Lavoro e spettera' a una conferenza dei capigruppo del Senato convocata per oggi pomeriggio fissare i tempi dei provvedimenti.

 "Il nostro obiettivo - ha detto Mauro - e' garantire i tempi per sanare una situazione disastrosa. Credo che nel giro di poche settimane dovrebbe concretizzarsi, ma il provvedimento e' in coda al jobs act". Al momento quindi l'obiettivo di relatore e commissione e' sostanzialmente quello di garantire i tempi, ma, ha chiarito Mauro, "se saranno necessarie modifiche anche soltanto di natura tecnica lo chiariremo in commissione". Secondo Claudio Ardizio, coordinatore del Comitato esodati, il testo potrebbe approdare in Aula al Senato "gia' il 12 ottobre se i capigruppo decideranno di chiudere il jobs act per il 26 ottobre. Noi siamo venuti qui per chiedere tempi rapidi per l'approvazione del ddl". Al momento, ha riferito, il totale dei salvaguardati e' 170mila, ne mancano altri 170.600, di questi probabilmente saranno salvaguardati 45.600 ("per cui servono 3 miliardi, di cui 2 miliardi ci sono gia' di risparmi"), mentre 125mila "sono le tipologie che il governo non intende portare avanti".

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