Pensioni, Ecco la proposta di FdI per attrarre i pensionati stranieri in Italia

Bernardo Diaz Mercoledì, 12 Settembre 2018
Il disegno di legge è stato presentato ieri al Senato da Fratelli d'Italia. Regime fiscale agevolato per dieci anni per i pensionati stranieri che si trasferiscono nel mezzogiorno.
Anche l'Italia potrebbe attrarre i pensionati esteri dal punto di vista fiscale. E' stato presentato ieri in Senato il DDL numero 407 promosso da Fratelli d'Italia che punta a favorire anche nel nostro paese un regime fiscale più favorevole per i pensionati stranieri che prendano la residenza nelle regioni del meridione. Similmente a quanto previsto dalle legislazioni di altri paesi europei, Portogallo in primis.

Il provvedimento presentato ieri dalla stampa nazionale specifica che i pensionati che trasferiscono la propria residenza in Italia in uno dei comuni all'interno delle Regioni dell'ex obiettivo convergenza (Puglia, Sicilia, Campania e Calabria) possano optare per l’assoggettamento ad un’imposta sostitutiva agevolata, per dieci anni, dei redditi percepiti all’estero derivanti da pensioni e assegni assimilati, a condizione che non siano stati fiscalmente residenti in Italia, per un periodo almeno pari a nove periodi d'imposta nel corso dei dieci precedenti l’inizio del periodo di validità dell’opzione. Per effetto dell’esercizio dell’opzione, dunque, il disegno di legge prevede un’imposta sostitutiva dell’Irpef  calcolata in via forfetaria, nella misura di 6mila euro per ciascun periodo d’imposta di validità della predetta opzione. L’imposta, da versare in un’unica soluzione entro la data prevista per il versamento del saldo delle imposte sui redditi, non è deducibile da nessuna altra imposta o contributo. E' prevista anche una incentivazione al trasferimento della residenza per il coniuge (o per altri familiari) del pensionato: in tal caso l'imposta sostitutiva si ridurrebbe a 2.500 euro per ciascun periodo d’imposta per ciascuno dei familiari. Secondo gli estensori dall'agevolazione fiscale ci sarebbero effetti sostanzialmente positivi per il bilancio dello Stato e impatti significativi sulla crescita economica complessiva, sia in termini produttivi che occupazionali.

Secondo i promotori la ratio dell'intervento normativo proposto è quella di attrarre un maggior numero di stranieri residenti  in Italia, incentivandone la presenza «stabile», in particolare nelle aree più disagiate, soprattutto al fine di attivare un incremento «strutturale» di consumi e investimenti che possano contribuire, in maniera decisiva, alla crescita economica delle zone interessate, anche grazie al conseguente aumento «indotto» dei consumi. La proposta presentata al Senato e assegnata alla Commissione Finanze «è di immediata applicazione», ha detto il senatore Fdi ed estensore Adolfo Urso che auspica che possa essere inserita nella prossima legge di bilancio dall'esecutivo giallo-verde e dunque vedere la luce entro il prossimo anno.



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Documenti: Il disegno di legge numero 407/2018

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