L'indennità di congedo parentale spetta per ogni giornata di lavoro, anche la domenica, se lavorata. Lo precisa l'ispettorato nazionale del lavoro con nota n. 1116/2020 in risposta ad un chiarimento in ordine al riconoscimento dell’indennità giornaliera per congedo parentale per i lavoratori turnisti con qualifica di operaio tenuti a rendere la prestazione di domenica. Ai sensi dell'art. 32 del Tu maternità (dlgs n. 151/2001) ciascun genitore indipendentemente dalla situazione lavorativa in cui si trova l'altro genitore e in relazione a ogni figlio, ha diritto, nei primi dodici anni di vita del figlio, di astenersi dal lavoro per massimo sei mesi, continuativi o frazionati, potendo fruire, alle condizioni previste dalla legge anche di un'indennità economica.

Riguardo a diritto e misura di tale indennità, l'Inl richiama le istruzioni Inps (circolare n. 41/2006): «per quanto riguarda, invece, il congedo parentale (già astensione facoltativa), si ritiene (...) che il diritto a fruire del beneficio di cui all'art. 32 del T. U. non possa essere riconosciuto durante le pause contrattuali, essendo tale diritto esercitabile nei soli periodi di svolgimento dell'attività lavorativa. Vanno pertanto indennizzate nella misura del 30% della retribuzione (...) che la/il lavoratrice/tore percepirebbe qualora non si astenesse e conteggiate come congedo parentale soltanto le giornate di previsto svolgimento dell'attività (comprese le festività cadenti nei periodi di congedo parentale richiesti) e non anche le giornate rientranti nelle c.d. pause contrattuali».

Pertanto, conclude l'Inl, l'indennizzo è dovuto tutte le volte in cui è programmata la prestazione lavorativa, in base alla turnazione, anche se di domenica.

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