
Redazione
Riforma Pensioni, i trattamenti saranno pagati il 10 del mese
Venerdì, 17 Ottobre 2014Una norma contenuta nella bozza della legge di stabilità prevede che l'Inps metterà in pagamento le pensioni il 10 di ciascun mese per uniformare e razionalizzare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali.
Kamsin Potrebbero cambiare le date di accredito dei trattamenti previdenziali. L'articolo 26 della bozza del disegno di legge di stabilità 2015 prevede che, dal prossimo 1° gennaio 2015, al fine di razionalizzare ed uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall'Inps, assegni e prestazioni previdenziali nonchè l'indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, "sono poste in pagamento il 10 di ciascun mese o il giorno successivo se festivo o non bancabile" con unica soluzione nei confronti dei beneficiari di più trattamenti, se non sono presenti cause ostative.
Attualmente, com'è noto, l'istituto eroga le prestazioni in giorni differenti a seconda delle gestioni in cui viene liquidato il trattamento. Con l'unificazione delle date di pagamento l'Inps punta ad ottenere un risparmio nelle commissioni bancarie.
Un'altra novità riguarda l'obbligo di comunicare il decesso del pensionato all'Inps da parte del medico necroscopo attraverso il sistema telematico già presente per la comunicazione dello stato di malattia.
Il certificato di accertato decesso dovrà essere trasmesso dal medico entro 48 ore dall'evento con lo scopo di ridurre i casi di indebita erogazione.
Con il provvedimento inoltre il governo provvede alla cancellazione delle prestazioni accessorie erogate dall'Inps per le cure termali.
Zedde
Anticipo TFR, buste paga piu' ricche dal prossimo anno per i privati
Venerdì, 17 Ottobre 2014Dal prossimo anno i lavoratori del settore privato, con esclusione delle badanti e dei lavoratori agricoli, potranno chiedere l'anticipo del TFR in busta paga in via sperimentale a costo zero per le imprese.
Kamsin "In via sperimentale, in relazione ai periodi di paga decorrenti dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018, i lavoratori dipendenti del settore privato, esclusi i lavoratori domestici ed i lavoratori del settore agricolo, che abbiano un rapporto in essere da almeno 6 mesi presso il medesimo datore di lavoro" possono richiedere "di percepire la quota maturanda" del tfr "compresa quella eventualemnte destinata ad una forma pensionistica complementare" tramite "liquidazione diretta mensile" come parte integrativa della retribuzione.
E' quanto si legge nella bozza della legge di stabilita' varata dal Consiglio dei ministri. Il governo dà dunque il via l'operazione anticipo TFR. Il meccanismo prevede il coinvolgimento degli istituti bancari che saranno chiamati ad anticipare alle imprese le risorse per il pagamento del TFR con la stessa remunerazione garantita oggi al Tfr in azienda, cioè l'1,5 per cento più lo 0,75 per cento del tasso di inflazione. In caso di mancata restituzione delle somme da parte dell'azienda, secondo quanto si apprende nelle bozze, alla scadenza del finanziamento la banca si potrà rivolgere all'Inps sul fondo di garanzia. Che sarà ulteriormente rafforzato con una garanzia pubblica di 100 milioni di euro.
Il provvedimento sarà operativo non prima di metà 2015 all'esito dell'adozione di appositi regolamenti attuativi che prevedono il coinvolgimento dell'Associazione bancaria italiana, ed avrà effetto retroattivo dall'inizio dell'anno. Pertanto i lavoratori potrebbero riscattare il TFR conseguito nel 2014 ed ottenerlo in busta paga in una unica soluzione.
Potrà beneficiarne anche chi aderisce al Fondo di previdenza integrativa. Ne restano esclusi invece i lavoratori del pubblico impiego.
Zedde
Legge di stabilità 2015, nessuna novità per le Pensioni
Giovedì, 16 Ottobre 2014Ancora un "no" al mondo della previdenza con la legge di stabilità. Niente fondi per i 4mila lavoratori della scuola che si riconoscono nel movimento dei cd. quota 96. Fuori dalle misure anche i lavoratori precoci che chiedevano la cancellazione delle penalizzazioni sino al 2017. I Commenti: "Renzi ci ha deluso".
Kamsin Non ci sono novità sostanziali sulle pensioni. La redazione di pensionioggi.it è in grado di anticipare le misure del disegno di legge di stabilità 2015 (si tratta ancora di una bozza) ma salta subito all'occhio come il Governo abbia ancora una volta smentito sè stesso. Niente fondi per i 4mila lavoratori della scuola che si riconoscono nel movimento dei cd. quota 96, niente ai lavoratori precoci che chiedevano la cancellazione delle penalizzazioni sino al 2017, niente per le pensioni minime e neppure per lo scivolo pensionistico per i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro dopo il 2012 e che dunque sono fuori dalle salvaguardie sino ad ora approvate.
Insomma anche dopo la presentazione della legge di stabilità i problemi rimangono gli stessi di sempre. Un bluff che pesa come un macigno come ci ricordano diverse mail dei lettori che abbiamo ricevuto stanotte: "ci aspettavamo di piu'" scrive Domenico, "Renzi ci ha preso in giro" è la sintesi piu' eloquente dello stato d'animo dei lettori.
Anzi. Secondo le prime bozze della legge di stabilità ci sarà una dura stretta sulla previdenza privata e complementare. Per le casse di previdenza delle professioni la tassazione delle rendite finanziarie ora ferma al 20 per cento salirà al 26 per cento e sarà dunque trattata come i rendimenti di un qualsiasi investitore privato. A rischio anche la previdenza complementare. La bozza prevede infatti l'armonizzazione fiscale dei fondi di previdenza complementare attraverso l'aumento della tassazione ora ferma all'11,5 per cento al 20 per cento.
Sempre con il provvedimento il governo stanzia 1,5 miliardi per i nuovi ammortizzatori sociali come saranno coniati dal disegno di legge delega sul Jobs act. L'unica vera novità è la decontribuzione per i datori di lavoro che stipulano i contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti (anch'essi saranno introdotti con il Jobs Act entro i primi mesi del prossimo anno). In tal caso lo Stato si farà carico per tre anni del pagamento dei contributi per i nuovi assunti. Nei prossimi giorni pensionioggi.it dedicherà un ampio approfondimento ai contenuti della legge di stabilità.
Zedde
Legge di stabilità, lo Stato pagherà i contributi dei neoassunti
Venerdì, 17 Ottobre 2014Verranno azzerati i contributi, sia il 32,7% a carico dell'azienda che il 9,19% a carico del lavoratore. Il beneficio potrà essere cumulato con l'abolizione della componente del costo del lavoro sulla base imponibile IRAP.
Kamsin Le imprese che assumeranno a partire dal 2015 con il nuovo contratto a tempo indeterminato tutele crescenti (misura che sarà approvata entro l'inizio del prossimo anno), non dovranno pagare i contributi per i successivi tre anni. E' quanto prevede il disegno di legge di stabilità licenziato lo scorso mercoledì dal Consiglio dei Ministri presieduto dal premier Matteo Renzi.
Lo Stato si farà dunque carico della copertura contributiva per incentivare l'assunzione di nuovi lavoratori.
La legge di stabilità ha messo sul piatto per il 2015 1,9 miliardi per procedere all'azzeramento sia dei contributi a carico dell'azienda sia di quelli a carico del lavoratore (pari rispettivamente al 32,70% e al 9,19%). La novità è rivolta alle imprese che assumeranno nel 2015 lavoratori con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Si tratta questa di una misura prevista dal ddl delega sul Jobs act all'esame della Commissione Lavoro della Camera che sarà approvato entro fine anno.
Le stime della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro mostrano un vantaggio di circa 8800 euro per l'impresa su un lavoratore con contratto a tempo indeterminato con un reddito di circa 24mila euro (in parte dovuto anche però dalla riduzione della componente lavoro dall'Irap, l'altra misura contenuta nella legge di stabilità che potrà essere cumulata con il beneficio in questione). Per il lavoratore la riduzione degli oneri contributivi dovrebbe tradursi in un vantaggio di circa 1400 euro l'anno in piu' in busta paga.
Zedde
Riforma Pensioni, il Governo delude le aspettative con la legge di stabilità
Giovedì, 16 Ottobre 2014Previsti 800 milioni per le partite Iva che hanno un reddito basso, "si tratta di circa 900.000 italiani che avranno uno sgravio fiscale". In arrivo anche 500 milioni per le famiglie.
Kamsin Brutte notizie, ancora una volta, per coloro che speravano in un intervento in materia pensionistica con la legge di stabilità. Nelle slide presentate dal Governo al termine del Cdm di ieri non c'è alcun cenno alla soluzione dei problemi che interessano centinaia di migliaia di lavoratori. A cominciare dai quota 96 della scuola, allo stop delle penalizzazioni per chi matura un diritto a pensione anticipata entro il 2017, all'introduzione di una maggiore flessibilità in uscita.
Qui di seguito i punti principali della legge nel comunicato stampa diffuso dall'esecutivo:
- Meno tasse per 18 miliardi;
- Gli 80 euro diventano una misura definitiva;
- Via gli alibi per chi deve assumere: zero contributi per i contratti a tempo indeterminato;
- Investimenti nei settori chiave del Paese: scuola, lavoro, giustizia;
- Riduzione del 70% del patto di stabilità per i Comuni;
- Più risorse per ricerca e innovazione;
- Stop alle spese non coperte;
- Spending review: taglio di 15 miliardi di euro;
- Recupero e contrasto dell’evasione per 3,8 miliardi e 1 miliardo dalle slot machines;
- Libertà per i lavoratori dipendenti di avere il TFR in busta paga con zero costi per le imprese.
Le misure della legge di Stabilità 2015 - Renzi ha spiegato che ci saranno 18 miliardi di tasse in meno, e 15 miliardi di spending review; e 3,8 miliardi di entrate dalla lotta all'evasione. Una lotta che "non si fa con la multa al cliente che esce dal negozio ma con l'incrocio della banche dati". Altri 3,6 miliardi deriveranno dalle rendite finanziarie. Di questi, 2,4 come previsto dalla legge gia' approvata, 1,2 da altre misure ad esempio sulle fondazioni bancarie. "Abbiamo confermato il bonus degli 80 euro, alla faccia di quelli che dicevano che non ce l'avremmo fatta"; la misura varra' 9,5 mld, anche se "avevamo sperato di arrivare a 10". "Per chi vuole assumere verranno meno tutti gli alibi", sottolinea il premier.
Nella legge di stabilita' ci sara' un intervento di riduzione del costo del lavoro e lo sgravio della componente lavoro dal calcolo dell'Irap. Tra le novità, lo stanziamento da 800 mln per le partite Iva. «Oltre 900mila italiani - ha spiegato il premier in conferenza stampa - avranno accesso ad uno sgravio fiscale inserito in misure già previste: in soldoni, chi ha come partita Iva un basso reddito, anziché spendere migliaia di euro per tasse e commercialista, avrà un regime forfettario che significherà un risparmio di 800 milioni per 900mila titolari di partite Iva».
Zedde