Cassa Ragionieri, Nel 2017 cresce il numero dei pensionati

Nicola Colapinto Giovedì, 10 Maggio 2018
Lo certifica il bilancio consuntivo 2017 approvato dall'assemblea dei delegati. La Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri ha chiuso però i conti con un utile di 45,4 milioni di euro.
Conti in chiaro per la Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri. L'ente pensionistico guidato da Luigi Pagliuca, dopo il semaforo verde acceso dal comitato dei delegati sul resoconto finanziario ha approvato l'altro giorno il bilancio consuntivo 2017  macinando utili pari a 45,4 milioni di euro» (+15,5 milioni circa rispetto al bilancio di previsione assestato), risultato che è stato «influenzato favorevolmente da un incremento dei proventi di natura finanziaria per 16,9 milioni circa». Il patrimonio investito al 31 dicembre dell'anno precedente ammonta a 2.035 milioni di euro, con «una valorizzazione a mercato di 2.105 milioni». Ad arretrare rispetto al passato, però, sono i redditi dichiarati dalla categoria: il reddito medio dichiarato dagli iscritti è stato pari a 47,4 mila euro (riferito all’anno 2016) in decremento del 3,29% rispetto al 2016 (riferito all’anno 2015); scende anche il volume d’affari medio dichiarato che nel 2017 è stato di 93,6 mila euro in decremento del 2,06% rispetto a quello dichiarato nel precedente esercizio.

Confermato anche il trend costante dell'ultimo decennio con una progressiva riduzione degli iscritti attivi e l'aumento dei pensionati. Nel 2017 il numero degli iscritti non pensionati alla Cassa si è ridotto passando da 25.520 a 25.312 iscritti mentre il numero di pensionati è salito a 9.118 registrando un incremento di 131 unità rispetto al 2016. Le nuove iscrizioni sono state 281 di cui 153 sono gli esperti contabili, quasi il 67% degli iscritti attivi è di sesso maschile, mentre la presenza in esercizio delle donne è pari al 33% circa. Dal 2004 ad oggi il numero dei pensionati è quasi raddoppiato mentre il numero degli iscritti è calato di circa il 10%. Questi numeri, come si ricorderà, hanno costretto alla Cassa a cancellare la pensione di anzianita' dal 2014. 

Nonostante il trend negativo le Riforme hanno consentito di mantenere un buon margine di contribuzione dell’area previdenziale. Nel 2017 la differenza tra i ricavi per contributi e i costi per prestazioni previdenziali e assistenziali è risultata pari a 48,2 milioni circa in riduzione di 3,3 milioni di euro rispetto al precedente esercizio a causa della maggiore rettifica di svalutazione dei crediti, delle sanzioni e degli interessi vantati nei confronti degli iscritti. La contribuzione degli iscritti accertata in competenza è in crescita di 28,8 milioni rispetto al precedente esercizio, mentre la spesa per previdenza e assistenza, rileva un decremento di 2,1 milioni (230,2 milioni del 2017 contro i 232,3 milioni del 2016).

Il rendimento del portafoglio obiettivo del portafoglio mobiliare investito nelle Gestioni affidate a terzi ha conseguito un risultato del 5,74%. Il margine di contribuzione della gestione degli investimenti mobiliari ha realizzato un risultato al netto dell’imposizione fiscale in termini relativi del 1,7% a fronte dell’1,3% del passato esercizio. In termini assoluti il risultato netto della gestione degli investimenti mobiliari ha rilevato un margine di contribuzione di 23,9 milioni a fronte dei 18,1 milioni del precedente esercizio.

L’assemblea dei Delegati ha recentemente anche approvato modifiche allo Statuto e al Regolamento per i trattamenti assistenziali che ampliano le tutele a favore degli associati sostenendo interventi a favore della formazione e dello sviluppo della professione, nonché un importante intervento di manutenzione sul Regolamento della previdenza a più di 4 anni dalla sua approvazione. Le modifiche, che ora dovranno essere inviate ai Ministeri vigilanti per l’approvazione, cambiano il sistema sanzionatorio che introduce forme di attenuazione per il ravvedimento spontaneo degli iscritti per le morosità non contestate dall’ente e aggiustano il tiro su alcune norme alla luce dell’esperienza maturata, a tutela in particolare delle categorie più deboli come i superstiti e i pensionati di invalidità e inabilità.

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Documenti: Il bilancio 2017 di Cassa Ragionieri

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