Esodati, incerto il destino degli autorizzati ai volontari ante 2007

Giovedì, 06 Marzo 2014
Gli autorizzati alla contribuzione volontaria prima del 20 luglio 2007 attendono chiarimenti da parte del Ministero dell'Economia.

Tra i vari problemi ancora non risolti dopo l'approvazione della Riforma Fornero del 2011 c'è quello relativo ai lavoratori che sono stati autorizzati alla contribuzione prima del 2007. Un problema che riguarda alcune migliaia di persone, secondo i dati della Cgil, che non è stato sino ad oggi chiarito nè dell'Inps nè dal Ministero del Lavoro.  

Il problema riguarda nello specifico i lavoratori che sono stati autorizzati alla contribuzione volontaria entro il 20 luglio 2007 e che sarebbero dovuti andare in pensione con il requisito di 57 anni e 35 di contributi, secondo quanto stabilito dall'articolo 1, comma 8, della legge 247 del 2007. 

Ne abbiamo parlato noi di PensioniOggi.it con Sergio Rossi, responsabile del settore previdenza della Cgil per fare il punto della situazione.
"Effettivamente sui lavoratori ammessi alla contribuzione volontaria prima del 2007 non è stata fatta chiarezza" ha detto Rossi. "La legge 247/2007 consente a chi ha conseguito l'autorizzazione entro il 20 luglio 2007 di bloccare la possibilità di andare in pensione di anzianità con i requisiti vigenti all'epoca, cioè 57 anni e 35 di contributi. E ciò indipendentemente da qualsiasi ulteriore condizione. Il problema è che, anche se questa legge non è stata mai formalmente abrogata, l'Inps e il Ministero del Lavoro ne hanno dato una interpretazione restrittiva dopo l'entrata in vigore della Riforma del 2011" ha affermato Rossi.

"L'Inps ha ritenuto infatti decaduta la salvaguardia della 247/07 per tutti quanti coloro che non rispettano i paletti richiesti dai decreti attuativi delle successive salvaguardie varate in applicazione della Riforma Fornero. Ciò significa che per poter fruire della salvaguardia prevista dalla legge 247/07 gli interessati devono, fra l'altro, avere la presenza di almeno un contributo accreditato o accreditabile alla data del 6 dicembre 2011 e soprattutto rispettare la data di decorrenza del 6 gennaio 2015".

"In pratica solo i lavoratori autorizzati prima del 20 luglio 2007 che rispettano anche i paletti dei decreti attuativi della salvaguardia della legge 214/2011, possono cristallizzare i requisiti di accesso più favorevoli, cioè i vecchi 57 anni e 35 di contributi" ha precisato il rappresentante sindacale.

"Sul punto si sono anche espresse le Commissioni Parlamentari facendo presente al governo che il diritto per gli ante 2007 risulta già finanziato con la medesima legge e pertanto, il riconoscimento della salvaguardia, non comporta ulteriori oneri per lo Stato. Per questo chiediamo che Inps e Ministero del Lavoro ritornino sui loro passi e consentano l'applicazione del beneficio indipendentemente dal rispetto delle ulteriori condizioni richieste dalla legge 214 2011 e successive modifiche" ha detto il sindacalista.

"La pressione ha comunque sortito un primo effetto: l'Inps ha di recente chiesto al Ministero dell'Economia quali direttive da seguire per la risoluzione della questione. Speriamo che ciò possa aprire uno spiraglio nella soluzione del problema." ha concluso Rossi.

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