Questi indicatori di stabilità sono particolarmente significativi nei sistemi pensionistici a ripartizione, in quanto il loro andamento sta a significare che la collettività degli iscritti e dei pensionati è in una situazione di equilibrio dal punto di vista previdenziale, considerato che gli attivi, e quindi le entrate per contributi, sono superiori alle passività ed alla numerosità dei pensionati.
Al 31 dicembre dello scorso anno i veterinari iscritti in attività alla Cassa erano 29.700 circa, cui si aggiungono quasi 6.400 pensionati. A oltre dieci anni dallo scoppio della crisi economica globale, la categoria vede i propri redditi restare in un orizzonte di stabilità, o di lieve crescita, sebbene la media dei guadagni degli associati risenta ancora della congiuntura negativa e intorno a circa 17.000 euro lordi annui. Al riguardo il Presidente Mancuso ha approfittato dell’occasione per riepilogare ai delegati provinciali le attività di recupero crediti che nell’ultimo decennio sono state svolte dall’Enpav per gestire la morosità nel versamento dei contributi previdenziali e per recuperare i crediti contributivi. Ha altresì evidenziato che questa attività di recupero crediti, seppure svolta dando la dovuta attenzione al momento di difficoltà professionale in cui versano molti veterinari, tuttavia rappresenti un dovere per Enpav in quanto è soggetto delegato alla gestione del diritto alla pensione, costituzionalmente garantito.
Durante l’assemblea è stato presentato il nuovo piano di comunicazione che l’Ente sta predisponendo allo scopo di promuovere e valorizzare Enpav e far conoscere quanto più efficacemente possibile, anche attraverso nuovi canali di comunicazione, in modo chiaro l’offerta dei servizi che l’Ente mette a disposizione e a supporto dei veterinari. L’intento è quello di superare un tipo di comunicazione occasionale, spot, per sostituirla con una modalità di comunicazione più immediata, uniforme e continua, capace di generare una comune visione dell’Enpav.