Pensioni, Adeguate dal 2021 le aliquote contributive dei professori delle università private

Valentino Grillo Venerdì, 11 Dicembre 2020
Lo prevede un passaggio della legge di bilancio. Stop alla disciplina transitoria che recava aliquote di contribuzione inferiori rispetto alla generalità degli iscritti alla Cassa Stato
Armonizzate dal 1° gennaio 2021 le aliquote di contribuzione per i professori e ricercatori delle università private legalmente riconosciute. Lo prevede un passaggio dello schema di legge di bilancio per il 2021 all'esame del Parlamento. Dal 1° gennaio 2021 le aliquote a carico del datore di lavoro e dei professori e ricercatori delle università private legalmente riconosciute il cui statuto preveda che per il trattamento pensionistico dei propri professori e ricercatori si applichi la disciplina vigente per i dipendenti statali ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 243/1991 saranno ancorate a quelle in vigore per le stesse categorie di personale presso le università statali (e quindi all'8,8% a carico del dipendente e 24,2% a carico del datore di lavoro).

Il personale in questione, infatti, ha continuato a beneficiare di aliquote di finanziamento IVS inferiori in virtu' della deroga contenuta nell'articolo 2, comma 2, della legge n. 335/1995 (c.d. Riforma Dini) secondo cui per le categorie di personale non statale i cui trattamenti siano a carico del bilancio dello Stato rimangano ferme, in via transitoria, le aliquote vigenti alla predetta data. L'adeguamento, come detto, scatta dal 1° gennaio 2021 e non ha effetti retroattivi (quindi per il quinquennio 2016-2020 periodo per il quale i contributi previdenziali non sono ancora prescritti, restano salve le aliquote inferiori). A tal fine la legge di bilancio dispone un trasferimento dal bilancio dello Stato all'INPS per il 2021, di quasi 54 milioni di euro per compensare le minori entrate contributive per il quinquennio antecedente l'entrata in vigore della novella.

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