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Tempi dimezzati per il riconoscimento dell'invalidità, estensione dell'efficacia del riconoscimento provvisorio, proroga automatica delle prestazioni in favore dei minori disabili che diventano maggiorenni, piu' facilitazioni nei concorsi e maggiori posti per le auto riservati in città. Kamsin Sono queste le principali novità "stabilizzate" con la conversione definitiva dell’articolo 25 del dl 90/2014 avvenuta ieri alla Camera.

In prima linea c'è il dimezzamento dei tempi per il riconoscimento da parte delle Commissioni mediche dello stato di invalidità. Viene infatti ridotto da 90 a 45 giorni il termine oltre il quale - in assenza della pronuncia della commissione - l'accertamento è effettuato, in via provvisoria dal medico specialista nella patologia del richiedente. 

Vengono inoltre ampliati gli effetti di tale accertamento provvisorio, prevedendo che esso rilevi - oltre che per le agevolazioni lavorative stabilite, con riferimento ai soggetti con handicap in situazione di gravità, dall'art. 33 della L. 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni - anche ai fini dell'applicazione delle norme sull'assegnazione di sede (nell'ambito delle amministrazioni pubbliche) e sulle domande di trasferimento, di cui all'art. 21 della citata L. n. 104 del 1992, nonché delle norme sui riposi, i permessi ed i congedi per l'assistenza a soggetti con handicap in situazione di gravità, di cui all'art. 42 del testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni.

Passa da 180 a 90 giorni il termine entro cui deve pronunziarsi la commissione medica nell'accertamento dell'invalidità e, viene previsto che la commissione medica, previa richiesta motivata dell’interessato, possa rilasciare, al termine della visita, un certificato provvisorio, il quale produce effetto fino all’emissione dell’accertamento definitivo da parte della commissione medica dell’INPS. 

Minori disabili - Innovazioni anche per i minori affetti da disabilità e titolari di una o piu' prestazioni economiche a carico dello Stato. In particolare si consente il riconoscimento provvisorio delle prestazioni erogabili agli invalidi maggiorenni ai minori titolari di indennità di frequenza a condizione che la domanda relativa a queste ultime sia stata presentata entro i sei mesi antecedenti il compimento della maggiore età.

Viene inoltre rafforzata la garanzia - per il disabile o l'invalido civile titolare di altri benefici economici - della continuità dell'erogazione delle provvidenze economiche nel momento del passaggio dalla minore alla maggiore età. In tal caso le prestazioni continuano ad essere erogate, ferma restando la sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa di settore, senza necessità di presentare domanda in via amministrativa. 

Minori controlli sull'invalidità - Viene anche previsto che, nelle more dell’effettuazione delle eventuali visite di revisione e del relativo iter di verifica, i minorati civili e le persone con handicap, in possesso di verbali in cui sia prevista la rivedibilità conservino i diritti acquisiti in materia di benefici, prestazioni ed agevolazioni di qualsiasi natura. Per costoro inoltre, la convocazione a visita nei casi di verbali per i quali sia prevista la rivedibilità, sarà di competenza dell'INPS. Ci sarà poi l'esclusione dalle visite di controllo dello stato di invalidità in caso sia stata accertata una menomazione o una patologia stabilizzata o ingravescenti (con la soppressione quindi della condizione che tale accertamento abbia dato luogo al riconoscimento dell’indennità di accompagnamento o di comunicazione).

Concorsi e Pubblico Impiego - Una serie di facilitazioni riguardano la partecipazione ai concorsi pubblici. La persona affetta da invalidità pari o superiore all'80% non sarà infatti piu' tenuta a sostenere la prova preselettiva, eventualmente inserita nei concorsi pubblici e negli esami di abilitazione alla professione. Inoltre i disabili, i quali abbiano conseguito le idoneità nei concorsi pubblici, possono essere assunti, ai fini dell'adempimento degli obblighi sul collocamento obbligatorio dei disabili (di cui alla L. 12 marzo 1999, n. 68), anche oltre il limite dei posti ad essi riservati nel concorso.

Riforma Pa, si accorciano i tempi per il riconoscimento dell'invaliditàZedde 

- Roma, 8 ago. - Maria Elena Boschi alla fine del voto sulle riforme prima bacia Paolo Romani e altri big di Forza Italia, poi si concede un brindisi con Anna Finocchiaro e altri esponenti democratici, infine va a trovare il presidente del Senato, Pietro Grasso, per ringraziarlo. Lo aveva fatto anche in Aula, lodando le doti della seconda carica dello Stato, per "il suo euqilibrio e la sua imparzialita'". Di tutt'altro avviso, invece, i 'frondisti' di FI e gli esponenti dell'opposizione, da M5s a Lega (anche se Calderoli sottolinea le "pressioni ricevute"), con Augusto Minzolini che paragona Grasso a don Abbondio. Matteo Renzi aveva fissato il traguardo nell'8 agosto e cosi' e' stato: "Ci vorra' tempo, sara' difficile, ci saranno intoppi. Ma nessuno potra' piu' fermare il cambiamento iniziato oggi", ha twittato il capo dell'esecutivo che ha evitato di essere presente in Aula per non surriscaldare ulteriormente gli animi. E in realta' la mattinata al Senato e' andata via liscia, senza gli incidenti dei giorni scorsi, con i grillni e i leghisti - cosi' fa anche Sel - che preferiscono abbandonare l'Aula e i numerosi interventi dei 'frenatori', in dissenso con la linea dei propri partiti. Con 183 si' e 4 astenuti il ddl riforme costituzionali ottiene il suo primo via libera. Nel Pd non votano in 14, (tra questi Nerina Dirindin, Francesco Giacobbe, Renato Turano, Erica D'Adda, Grazia Maria Gatti, Sergio Lo Giudice, Claudio Micheloni,Vannino Chiti, Corradino Mineo, Massimo Mucchetti, Lucrezia Ricchiuti, Walter Tocci, Felice Casson e due astenuti, Mario Tronti e Silvana Amati). In FI le assenze sono 19 (Augusto Minzolini, Pietro Liuzzi, Pietro Iurlaro, Claudio Fazzone, Eva Longo, Luigi Perrone, Claudio Fazzone, Francesco Aracri, Cinzia Bonfrisco, Vittorio Zizza, Ciro Falanga, Francesco Bruni, Luigi D'Ambrosio Lettieri mentre non sono assenze politiche quelle di Bernabo' Bocca, Sandro Bondi, Manuela Repetti, Niccolo' Ghedini, Riccardo Conti, Riccardo Mazzoni), otto quelle in Ncd (Paolo Bonaiuti, Luigi Compagna, Francesco Colucci e Antonio Gentile, Antonio Azzollini, Carlo Giovanardi, Antonio D'Ali, Giuseppe Esposito). Tra le fila di Gal a non partecipare al voto sono in 6. Tra gli azzurri promettono battaglia proprio i fedelissimi vicini a Raffaele Fitto e anche nel Pd c'e' chi rimanda alla Camera le prossime mosse, dove i numeri sono piu' ampi, ma dove la battaglia "sara' tutta interna al partito di Largo del Nazareno", fa notare Andrea Olivero, viceministro delle Politiche Agricole ed esponente di Democrazia Solidale. Walter Tocci del Pd non usa mezze misure, "se queste riforme le avrebbe fatte Berlusconi noi saremmo gia' in piazza", dice. In dissenso anche Mineo ("Ma voglio tranquilizzare il premier, non siamo sciacalli") e Vannino Chiti, che porta al suo capogruppo Luigi Zanda un foglio in bianco e nero, con la scritta "vergogna" e i nomi dei dissidenti; c'e' la promessa di Mario Mauro ("il dibattito e' iniziato solo ora"), e l'invettiva del Gal D'Anna. Poi la 'galanteria' di Roberto Calderoli che ringrazia la Finocchiaro per il lavoro svolto in Commissione e si astiene (a differenza degli altri esponenti del Carroccio) premettendo di essere pronto in futuro anche a dire si' al ddl Boschi se verrano recepite le modifiche chieste. Perche', come lo stesso ministro per le Riforme sottolinea, "questo e' solo il primo passaggio". Ci saranno cinque letture, e' Calderoli stesso a ricordarlo facendo notare l'utilizzo da parte di Grasso del 'canguro' jet che ha fatto 'saltare' un gran numero di emendamenti. La Boschi sa che il percorso e' lungo ("non e' mai venuta meno la determinazione, e' un primo segnale della voglia di cambiamento e della capacita' di rispettare gli impegni presi con i cittadini"), ma oggi e' il giorno dei festeggiamenti e, in un clima gia' quasi vacanziero, si concede un brindisi alla buvette, "ora per la legge elettorale ci vediamo a settembre", saluta il ministro. .

L'Inps inizierà la prossima settimana l'invio delle comunicazioni riguardanti la possibilità di fruire della salvaguardia ai lavoratori interessati alla “c.d. salvaguardia dei 2500”, ex art. 11 bis del Dl 101/2013. Kamsin E' quanto risulta da un approfondimento condotto dalla redazione di Pensioni Oggi presso la sede Inps centrale di Roma questa mattina. L'istituto di previdenza ha precisato infatti che sono ancora in corso di ultimazione le verifiche delle posizioni di quei lavoratori che, nel corso dell’anno 2011, per l’assistenza a portatori di handicap in situazione di gravità, hanno fruito del congedo straordinario retribuito o dei permessi mensili retribuiti. 

Nel tentativo di accelerare i tempi in vista soprattutto della peculiarità del comparto scuola, l’Istituto ha ritenuto tuttavia di inviare le lettere di certificazione ai soggetti che perfezionano un diritto a pensione in salvaguardia entro il 31 agosto del 2012. Il criterio ordinatorio è rappresentato dalla prossimità al raggiungimento dei requisiti per il perfezionamento del diritto al primo trattamento pensionistico utile (come precisato dal messaggio inps 522/2014, punto 1.2.2).

Concluse le operazioni di monitoraggio, saranno inviate le lettere di certificazione agli ulteriori soggetti che si collocheranno in posizione utile in graduatoria. 

Ad ogni modo, come la norma prevede, le pensioni liquidate non potranno avere decorrenza anteriore al 1° gennaio 2014. 

Esodati, Inps: certificazione della quarta salvaguardia sino al 31 Agosto 2012

Esodati, in pensione anche chi è stato rioccupato

Esodati, Inps: ancora aperte le verifiche sulla quarta salvaguardiaZedde

- Roma, 8 ago. - Prima via libera per le riforme volute da Matteo Renzi e concordate con Silvio Berlusconi: al Senato il voto finale segna il disco verde con 183 voti a favore. Maggioranza netta, quindi, ma non piena rispetto alla somma dei voti che i partiti favorevoli alla revisione della Costituzione avrebbero potuto esibire. Ne mancano parecchi da Forza Italia, non pochi dal Pd. L'ultima giornata di discussione vede sparare le ultime salve da parte degli scontenti: Sel, dissidenti del Pd e dissenzienti di FI.

Arriva il Senato dei 100, cosi' cambia la Costituzione

Secondo i primi calcoli, nel Partito Democratico sono in 16, in Forza Italia addirittura 19. Il Movimento 5 Stelle non partecipa, come anche Sel, alla votazione. Ma, comunque, il pacchetto riformista passa l'esame e gia' a settembre sara' incardinato alla Camera, dove il percorso sara' con ogni probabilita' piu' agibile di quanto non sia stato a Palazzo Madama. Quella di oggi, infatti, e' la prima lettura del primo ramo del Parlamento. A norma di Costituzione, seguira' la prima della Camera, la seconda del Senato, la seconda della Camera. Prima di dichiarare esperito l'iter si dovra' aspettare qualche mese.

La principale riforma riguarda il Senato: ridotto a 100 membri, rappresentanti delle regioni, e con limitate capacita' di intervento nel cuore del dibattito politico. Cambia anche l'istituto referendario: sia per natura (potra' essere anche propositivo e di indirizzo), sia per modalita' di presentazione e svolgimento. Alla fine gioisce Matteo Renzi, reduce da un paio di giorni abbastanza difficili. "Ci vorra' tempo, sara' difficile, ci saranno intoppi. Ma nessuno potra' piu' fermare il cambiamento iniziato oggi" twitta felice. E, per far capire che non si scherza, arriva la notizia che, sempre al Senato, la riforma della legge elettorale verra' esaminata gia' a partire dal 3 settembre. Secondo le priorita' concordate al Nazareno.

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