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Il disegno di legge in materia di sesta salvaguardia, approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati all'inizio del mese di luglio, sarà discusso dal Senato dopo la pausa estiva. Kamsin E' quanto si apprende dal calendario aggiornato dei lavori di Palazzo Madama. Il Senato sarà infatti sino all'8 Agosto impegnato a tempo pieno nell'esame del ddl costituzionale e nella conversione di due decreti legge che scadono il 23 Agosto: si tratta del Decreto sulla Pa, arrivato ieri in Commissione Affari Costituzionali del Senato dopo il via libera della Camera e del decreto legge in materia carceraria (dl 92/2014).

Il ddl sulla sesta salvaguardia, che è stato assegnato alla 11° Commissione Lavoro del Senato, prevede, nella sua versione uscita da Montecitorio, la tutela di ulteriori 32.100 lavoratori appartenenti ai seguenti profili: a) lavoratori in mobilità (5.500 soggetti); b) prosecutori volontari (12.000 soggetti); c) lavoratori cessati per accordi individuali o collettivi, licenziati individuali (8.800 soggetti);  d) lavoratori in congedo per la cura di parenti disabili (1.800 soggetti). Ed estende inoltre la platea dei beneficiari anche ad una nuova categoria: e) i cessati da un rapporto di lavoro a tempo determinato (4mila soggetti). (Qui lo strumento di Pensioni Oggi per verificare in anteprima la possibilità di accedere al beneficio).

Intervento che viene attuato attraverso 8.100 nuove posizioni da finanziarie e 24mila già finanziate ma non utilizzate. Si tratta nello specifico di 20mila posizioni derivanti dalla seconda salvaguardia che viene pertanto ridotta da 55mila a 35mila posizioni (con un intervento chirurgico sull'articolo 22, comma 1, lettera a) del Dl 95/2012 che riduce la capienza del contingente da 40mila a 20mila posti) e da 4mila posizioni rese disponibili nella quarta salvaguardia che vede ridursi la capienza del contingente dei cessati unilaterali da 6.500 posizioni a 2.500 (l'intervento opera sull'articolo 11, comma 2 del Dl 102/2013).

Zedde

Ieri è arrivato il primo via libera della Camera al decreto legge sulla Riforma della Pubblica Amministrazione. Kamsin Molte le novità che, come anticipato su Pensioni Oggi negli ultimi giorni, si accingono a fare ingresso nell'ordinamento temperando alcune criticità della Riforma Fornero del 2011. Vediamo dunque di riassumere le novità che ora saranno al vaglio del Senato prima del disco verde definitivo.

Quota 96 - Il decreto prevede, all’articolo 1-bis, che le disposizioni previgenti alla riforma pensionistica del 2011 (c.d. riforma Fornero) in materia di requisiti di accesso al sistema previdenziale continuino ad applicarsi anche al personale della scuola che abbia maturato i requisiti entro l'anno scolastico 2011/2012 (c.d. quota 96 della scuola). Inoltre, è prevista la possibilità, per le lavoratrici della scuola che entro l'anno scolastico 2011/2012 abbiano maturato i requisiti per il pensionamento, ai sensi delle disposizioni vigenti prima della entrata in vigore della riforma, e che successivamente abbiano optato per la liquidazione del trattamento pensionistico secondo le regole di calcolo del sistema contributivo (cd. opzione donna), di chiedere il ricalcolo del trattamento (vedi i dettagli) a loro erogato sulla base del sistema di calcolo retributivo o misto per il periodo fino al 31 dicembre 2011, e con il sistema di calcolo contributivo a decorrere dal 1° gennaio 2012.

Lavoratori Precoci - Sono state introdotte disposizioni, che prevedono la non applicazione delle riduzioni percentuali (vedi i dettagli) ai fini dell'accesso al pensionamento anticipato, limitatamente ai soggetti che maturino il solo requisito di anzianità contributiva previsto (attualmente 42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne) entro il 31 dicembre 2017 (quindi non dovendo rispettare il requisito anagrafico dei 62 anni).

Divieto incarichi di consulenza ai pensionati - Il provvedimento prevede che le p.a. non possono conferire incarichi di studio e di consulenza, né incarichi dirigenziali o direttivi o cariche in organi di governo di amministrazioni pubbliche, a soggetti già lavoratori pubblici e privati collocati in quiescenza, a meno che non si tratti di incarichi o cariche conferiti a titolo gratuito (articolo 6). Il divieto trova applicazione anche per gli incarichi e le cariche presso gli organi costituzionali.

Divieto del trattenimento in servizio - Al fine di favorire il ricambio generazionale nelle pubbliche amministrazioni, il decreto dispone l’abrogazione dell’istituto del trattenimento in servizio e l’ampliamento dell’ambito applicativo dell’istituto della risoluzione unilaterale del contratto da parte della P.A. nei confronti dei dipendenti che abbiano maturato i requisiti pensionistici. Per quanto attiene al primo punto si prevede che la cessazione dei trattenimenti in servizio dal 31 Ottobre 2014 (31 Dicembre 2015 per i magistrati). Nel corso dell'esame parlamentare del provvedimento è stata invece confermata che per i militari resterà in vigore l'attuale disciplina dell'ausiliaria e del richiamo a lavoro di chi è in pensione in quanto è stato cancellato per i "trattenimenti" dei vertici delle forze armate richiamati in ufficio il limite temporale del 31 dicembre 2015.

Per quanto riguarda la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro il provvedimento dispone che, in via generale, l'istituto non può trovare comunque applicazione prima del raggiungimento di un'età anagrafica che possa dare luogo a una riduzione percentuale del trattamento pensionistico per effetto del pensionamento anticipato (62 anni).

Oltre a ciò, si prevede che l'istituto non si applichi al personale di magistratura e che per i dirigenti medici e del ruolo sanitario del SSN la risoluzione unilaterale non possa avvenire prima del compimento dei 65 anni di età (68 anni per i responsabili di struttura complessa, per i professori universitari e per i dipendenti pubblici sospesi per i quali sia attivo l'istituto del ripristino del rapporto di lavoro).

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- Torino, 31 lug. - "Per me questa nomina e' motivo di orgoglio e responsabilita'". Cosi' Sergio Chiamparino, subito dopo la sua nomina al vertice della Conferenza delle regioni. "Sento tutto il peso di sostituire in questo incarico Vasco Errani, per molti anni pietra miliare nel mondo delle autonomie e del regionalismo." ha aggiunto, sottolineando poi che "per svolgere al meglio il mio lavoro avro' bisogno che si realizzi una grande collegialita' fra le commissioni, l'ufficio di presidenza e l'assemblea stessa". .
- Roma, 31 lug. - "Continuera' come prima, non c'e' alcun caso Cottarelli". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, arrivando a largo del Nazareno per partecipare alla direzione del Pd, in merito a indiscrezioni secondo cui il commissario alla spending review starebbe per dimettersi dal suo incarico. Stamne lo stesso Cottarelli, rispondendo ai giornalisti, ha spiegato che sull'argomento "non ho niente da dire". Fonti del Tesoro fanno sapere che il commissario comunque non intende fare alcun attacco al Governo. Sulla vicenda e' intervenuto anche il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan: "Non c'entro niente con quest'argomento". .
- Roma, 31 lug. - Governo e maggioranza battuti in commissione Giustizia del Senato sul un emendamento soppressivo, a prima firma Francesco Nitto Palma (FI) al Dl Carceri, che se restera' cosi' modificato dovra' nuovamente tornare alla Camera per la terza lettura.
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