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- Roma 22 mag. - "Se non mi fanno fare le riforme allora si che e' fallito il mio progetto e vado a casa". Lo dice il premier Matteo Renzi a Radio Anch'io. "Io sono qui a Roma per cercare di cambiare le regole del gioco", ribadisce il presidente del Consiglio. "Se falliamo la colpa e' mia. Non cerco alibi. Se vinciamo vincono gli italiani", ha sottolineato Renzi. "Non e' un problema di percentuali anche se sono convinto che davvero possiamo fare un bel risultato. Serve un voto per rafforzare l'Italia", ha chiarito il premier parlando delle Europee. .
- Roma, 22 mag. - "Dopo il discorso del 24 aprile 2009 a Onna i sondaggi che mi riguardavano andarono al 75,3% e questo provoco' terrore in certe parti. Nell'opposizione si riunirono e dissero, questo non ce lo togliamo piu' dalle scatole e comincio' il delendum Berlusconi". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Omnibus e ha aggiunto: "E si arrivo' al colpo di Stato nel 2011. L'apprezzamento verso il mio governo era cosi' alto che ritennero che bisognava fare di tutto per evitare che continuassimo anche vincendo le future elezioni. Da li' parti' la manovra fallita nel 2010, che continuo' con una tempesta perfetta" fino al "colpo di Stato" dell'11 novembre 2011. "Io ho le prove di tante cose", ha detto Berlusconi ed ha annunciato "con la nuova legislatura chiederemo una commissione d'inchiesta anche al Parlamento europeo". "Questa legislatura non andra' avanti fino al 2018", ha spiegato Berlusconi, "penso che noi dobbiamo guardare all'ipotesi di anticipazione immediata delle elezioni con molta attenzione. Per come va l'economia, passata dallo sviluppo con i miei governi alla recessione, cerdeo che questo portera' fra un anno, massimo un anno e mezzo, a elezioni, sempre che non avvengano fatti traumatici" con la vittoria di Grillo. Napolitano? "Pensavamo che fosse una cosa per un breve periodo e coloro che sarebbero stati votati al suo posto avevamo fondati motivi per ritenere che sarebbero stati pessimi Presidenti della Repubblica e assolutamente nemici", ha detto Berlusconi, spiegando il si' del suo partito alla rielezione di Giorgio Napolitano a Capo dello Stato ed ha aggiunto "non avevamo le prove che certe azioni avevano determinato la caduta del governo". Su Giorgio Napolitano Berlusconi ha anche detto lasciamo "alla storia dare il suo giudizio". E ancora: "Sara' la storia a lodare o a rimproverare". "Il governo Renzi e' largamente inadeguato alla situazione. Quando qualcuno li ha chiamati dilettanti allo sbaraglio ho convenuto con questa frase. Non ho detto di essere disposto ad allearmi con Renzi. Vedremo. E' inutile ipotizzare situazioni". Io malanconico? "Non e' vero, resto ottimista"risponde l'ex cavaliere a proposito delle elezioni europee. .

- Roma, 22 mag. - "Il governo Renzi e' largamente inadeguato alla situazione. Quando qualcuno li ha chiamati dilettanti allo sbaraglio ho convenuto con questa frase". Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo a Omnibus su La7. "Dopo il discorso del 24 aprile 2009 a Onna i sondaggi che mi riguardavano andarono al 75,3% e questo provoco' terrore in certe parti. Nell'opposizione si riunirono e dissero, questo non ce lo togliamo piu' dalle scatole e comincio' il delendum Berlusconi", ha detto ancora Berlusconi che ha aggiunto: "E si arrivo' al colpo di Stato nel 2011. L'apprezzamento verso il mio governo era cosi' alto che ritennero che bisognava fare di tutto per evitare che continuassimo anche vincendo le future elezioni. Da li' parti' la manovra fallita nel 2010, che continuo' con una tempesta perfetta" fino al "colpo di Stato" dell'11 novembre 2011. "Io ho le prove di tante cose", ha detto Berlusconi ed ha annunciato "con la nuova legislatura chiederemo una commissione d'inchiesta anche al Parlamento europeo".

"Lo spread e' una bufala", ha detto Silvio Berlusconi a Omnibus. "Una volta si facevano le guerre con gli eserciti adesso con la deriva finanziaria", ha aggiunto. Il contratto "da 406 miliardi tra la Federazione russa e la Cina porta la storia indietro di 20 anni". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Omnibus a proposito dell'intesa tra i due paesi sulla vendita di gas. Su Alitalia "ci sono problemi di management e problemi sindacali". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Omnibus. Alitalia, ha aggiunto, "con 21 milioni di passeggeri impiega 14 mila lavoratori. Ryanair con 61 milioni di passeggeri ha 6 mila persone". Quindi la colpa "non e' del governo" che intervenne per "tenere Alitalia in Italia".

Dopo il voto della Camera è diventato definitivamente legge il decreto su emergenza abitativa e mercato delle costruzioni approvato dal governo alla fine di marzo.  Il sostegno alle locazioni è uno degli obiettivi principali del provvedimento voluto dal ministro delle Infrastrutture Lupi: viene perseguito con diversi interventi. Da una parte c'è un incremento degli stanziamenti: 100 milioni in più per il Fondo nazionale dedicato a questa finalità e di 225,92 quello destinato in particolare agli inquilini morosi incolpevoli.

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Alcune novità importanti anche per i proprietari. Viene resa definitiva la discesa al 10 per cento dell'aliquota della tassazione sostitutiva sui redditi da locazione in caso di contratti a canone concordato, nelle aree ad alta densità abitativa: la novità si applicherà per il quadriennio 2014-2017.  C'è poi la stretta sulle occupazioni, uno dei punti più contestati dai movimenti di protesta. Chiunque occupi abusivamente un immobile non potrà chiedere né di avere la residenza in quello stabile e nemmeno l'allacciamento di utenze pubbliche quali acqua elettricità e gas. Qualora ciò invece avvenga, i relativi atti saranno comunque nulli per legge. Inoltre agli occupanti di alloggi di edilizia residenziale pubblica sarà preclusa la partecipazione alle procedure di assegnazione di case di questo tipo.

Sempre sull'edilizia residenziale pubblica, il decreto rilancia un programma di recupero e razionalizzazione dei relativi alloggi, mettendo sul piatto 500 milioni. Altri 67,9 milioni dovrebbero invece servire per il recupero di alloggi da assegnare agli inquilini delle categorie meno abbienti, che abbiano avuto un provvedimento di sospensione degli sfratti. Su questo fronte sono previste agevolazioni anche per le imprese: in particolare i redditi che derivano dalla locazione di alloggi sociali, di nuova costruzione oppure che abbiano ricevuto interventi di manutenzione e di recupero, non concorreranno alla formazione del reddito d'impresa ai fini dell'Ires né alla formazione del valore della produzione ai fini dell'Irap.

- Londra, 22 mag. - Con l'apertura dei seggi nei Paesi Bassi, primi ad andare alle urne tra i 28 Stati membri dell'Unione, e' ufficialmente scattato l'iter delle elezioni europee: per i cittadini olandesi le operazioni di voto sono cominciate alle 6,30 del mattino. In totale, a livello Ue, debbono essere eletti i 751 deputati al prossimo EuroParlamento di Strasburgo. Con mezz'ora di ritardo, anche nel Regno Unito i seggi si sono aperti per le elezioni europee: lo rimarranno fino alle 22. Si prevede una partecipazione pari a circa il 35 per cento degli aventi diritto, in totale 46 milioni di persone. Di regola i sudditi britannici non mostrano particolare interesse per questo tipo di consultazione, ma nella fattispecie l'attenzione dell'opinione pubblica appare assai piu' elevata a causa dei sondaggi che vedono in vantaggio l'Ukip di Nigel Farage, lo United Kingdom Indipendence Party, euroscettico e anti-immigrazione: l'ultimo in ordine di tempo lo accredita del 32 per cento delle intenzioni di voto, con un incremento di 5 punti su aprile, davanti ai laburisti con il 27 per cento, 3 punti in meno di un mese fa, e ai conservatori del premier David Dameron, al 23 per cento. Oltre a eleggere i 73 rappresentanti della Gran Bretagna all'EuroParlamento di Strasburgo, dovranno essere rinnovati 161 Consigli Municipali in Inghilterra e undici in Irlanda del Nord: i risultati sono attesi rispettivamente per domani e per sabato, e di nuovo si aspettano buoni risultati per l'Ukip e per il Labour. In Italia si registrano le ultime schermaglie da campagna elettorale. Ieri il premier Matteo Renzi ha messo in guardia: "Io vado a casa domattina se il Parlamento mi impedisce di fare le riforme. Io non sono aggrappato alla seggiola. Io vado a casa domattina se il Parlamento mi manda a casa. E' il Parlamento italiano che ti manda a casa. Se il parlamento impedisce al governo di andare avanti io non avrei alcun problema" a fare un passo indietro. "So che non ho avuto una leggittimazione popolare - spiega il segretario del Pd - ma c'e' stata una leggittimazione parlamentare, che e' costituzionale". .
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