L’Istituto di previdenza rilascia il servizio online per la presentazione delle istanze da parte dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che maturano 62 anni di età e 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023.
I chiarimenti in un messaggio dell’Inps. Possibile optare per un diverso pensionamento, a scelta tra quota 100 o 102, se sussistono i relativi requisiti anagrafici e contributivi previsti dalle precedenti normative.
In Gazzetta il Decreto che attua le previsioni contenute nella legge di bilancio 2023. Chi ha i requisiti per quota 103 potrà optare per riscuotere in busta paga le trattenute contributive a proprio carico sino all’età di 67 anni.
Il tetto massimo mensile erogabile nel 2023 sarà di 2.840€ lordi. Rivalutato annualmente durerà sino al raggiungimento dell’età anagrafica di vecchiaia, cioè 67 anni. I chiarimenti in un documento dell’Inps.
L’Istituto previdenziale ha aggiornato l’applicativo per consentire la presentazione delle istanze da parte dei lavoratori in possesso di 62 anni e 41 anni di contributi nel 2023.
I primi dettagli sulla nuova prestazione contenuta nella Finanziaria 2023. Confermato il tetto all’assegno pensionistico che non potrà eccedere le cinque volte il trattamento minimo sino all’età di 67 anni.