
Redazione
Elusione fiscale, sotto i mille euro non saranno punibili le fatture false
Mercoledì, 19 Novembre 2014Pronta la norma sull'abuso del diritto. Per le imprese scatta la non punibilità per le frodi sotto i mille euro: ci saranno solo sanzioni amministrative.
Kamsin Entro fine mese, nel prossimo consiglio dei ministri, o al massimo a quello successivo, il Governo dovrebbe varara altri due decreti legislativi di attuazione della riforma fiscale, quella stessa riforma che ha portato alla dichiarazione dei redditi precompilata. Il provvedimento piu' atteso è quello sull'elusione fiscale, il cosiddetto «abuso del diritto», quello per cui si riescono a pagare meno tasse pur senza violare nessuna norma tributaria, ma sfruttando le maglie delle regole, non sarà più un reato. O almeno non sempre.
Il lento lavoro di rifinitura delle norme - elaborato dalla commissione presieduta dal presidente emerito della Corte costituzionale, Franco Gallo, che ha visto coinvolti nelle ultime settimane ministero dell’Economia, agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza - è, infatti, ormai quasi completato. Molte le notività in arrivo come anticipate dall'agenzia di stampa Public Policy. In primo luogo le frodi sotto i mille euro non saranno piu' punibili penalmente, ci saranno solo sanzioni amministrative. La normativa, inoltre, sarà estesa anche alle violazioni già commesse alla data di entrata in vigore delle nuove norme purché non sia stato notificato un atto di accertamento.
La soglia di punibilità sale a mille euro - Il testo del provvedimento allo studio del Governo indica una soglia di mille euro al di sotto della quale è prevista la non punibilità per il reato di frode fiscale attraverso l’uso ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Ci saranno, in tal caso, solo sanzioni amministrative. Inoltre le nuove norme dovrebbero essere applicabili anche alle violazioni già commesse prima dell’entrata in vigore del decreto delegato a condizione, tuttavia, che non stato già notificato un atto impositivo. Secondo le indiscrizioni, inoltre le imprese che decideranno di aderire ad un regime di adempimento collaborativo sotto la supervisione del Fisco, in caso di dichiarazione dei redditi infedele, avranno una soglia di punibilità più alta, il doppio di quella di coloro che invece non scelgono la collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.
C’è poi tutto il capitolo dei reati tributari. La certezza è che dovrebbe essere depenalizzato il reato di omesso versamento Iva oltre la soglia dei 50 mila euro.
Il raddoppio dei termini di accertamento tributario - Ancora aperta la questione relativa al raddoppio dei termini di accertamento tributario. Oggi il Fisco ha normalmente 4 anni di tempo per scovare gli evasori ma, in caso di reato, i termini possono essere raddoppiati sino ad a 8 anni. La norma inserita nel decreto sull’abuso del diritto, prevede invece che il raddoppio dei termini di accertamento possa essere concesso all’Agenzia delle Entrate solo nel caso in cui la denuncia penale avvenga entro i termini ordinari, ossia quattro anni. Se la denuncia parte il quinto anno l’accertamento è nullo. L’Agenzia avrebbe chiesto di mantenere la possibilità di operare oltre i limiti temporali in alcuni casi, quando emergano nuovi elementi che possano riaprire le istruttorie. La norma non è retroattiva e, anzi, la delega prevede espressamente che non possa esserlo.
Zedde
Riforma Pensioni, la Camera vota sui quota 96, opzione donna e precoci
Mercoledì, 19 Novembre 2014La Commissione Bilancio della Camera esamina le proposte di modifica al ddl stabilità riguardanti i lavoratori precoci, la proroga dell'opzione donna, i quota 96 della scuola, esodati e ferrovieri.
Kamsin E' ripreso oggi in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati l’esame della legge di stabilità. In Commissione si registra un duro braccio di ferro tra maggioranza e minoranza con il Governo che ha aperto alla possibilità di apportare diverse modifiche al testo. Oggi, infatti, il governo dovrebbe presentare i propri emendamenti più importanti.
«Gli 80 euro non si toccano» ha annunciato ieri il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. Il governo sta valutando la possibilità di rendere strutturale la compensazione dei debiti delle imprese con il Fisco con i crediti da loro vantati nei confronti della Pa e di elevare l’esenzione fiscale dei buoni pasto fino a 7 euro per i ticket elettronici, a 6 per quelli cartacei, la revisione della tassazione sulla previdenza complementare e sulle Casse dei Professionisti, il taglio ai patronati. Sempre il governo ha presentato un emendamento che autorizza la Difesa a vendere gli immobili liberi di pregio all’asta riducendo il prezzo di vendita da porre a base d’asta. Ieri in commissione Bilancio è stata bocciata la proposta di trasferire le risorse della Cassa conguaglio per il settore elettrico alla Tesoreria unica.
Gli occhi, tuttavia, sono tutti puntati agli emendamenti segnalati dalle opposizioni al ddl che chiedono, in piu' punti, di modificare alcune criticità della Riforma Fornero del 2011. In primis la possibilità di una estensione del regime sperimentale donna a tutto il 2015; la soluzione della vicenda dei quota 96 della scuola; la sterilizzazione delle penalizzazioni per i lavoratori precoci sino al 2017; alcune modifiche per i ferrovieri e gli esodati del settore edile o con alle spalle il fallimento dell'azienda. Pensionioggi.it ha già elencato le proposte emendative segnalate in Commissione per la loro votazione. Sulla vicenda si attende tra oggi e domani il parere del Governo e del relatore della maggioranza e quindi le votazioni della Commissione.
Ieri anche la sinistra del Pd ha presentato i propri emendamenti alla manovra per «correggere il segno della politica economica del governo» ha detto Stefano Fassina. Otto gli emendamenti sottoscritti da una trentina di deputati. Due riguardano il bonus bebè e il bonus Irpef. Per gli 80 euro l’idea è utilizzare l’Isee (Indicatore situazione economica equivalente) per ridefinirne l’attribuzione, tenendo conto della «composizione del nucleo familiare e di eventuali altri redditi» con un limite di reddito a 15 mila euro. Anche per il bonus-bebè varrebbe tale limite.
Zedde
Jobs Act, arriva il primo sì al nuovo articolo 18
Mercoledì, 19 Novembre 2014Le nuove regole valgono solo per le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato. Il Governo rinuncia alla vacatio legis per accelerare i tempi di entrata in vigore delle norme.
Kamsin In Commissione Lavoro ha retto l'accordo raggiunto all'interno del Pd sulla riforma del mercato del lavoro. Sarà esclusa per i licenziamenti economici la possibilità di reintegra sul posto di lavoro, verrà sostituita da un indennizzo certo e crescente con le anzianità di servizio. La reintegra resta per i licenziamenti nulli e discriminatori nonchè specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare con tempi, però, certi per impugnare.
La formulazione è ancora vaga, perché il Jobs act è un disegno di legge delega e quindi fissa solo i principi generali che saranno poi dettagliati dalle norme attuative ma in ogni caso il reintegro nel posto di lavoro resterà per i licenziamenti nulli e discriminatori, cioè quelli basati sul credo politico o religioso. Mentre sarà cancellato per i licenziamenti economici, legati all’andamento dell’azienda, per i quali ci sarà solo un «indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità di servizio»; resterà il reintegro per «specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato». I casi concreti verranno indicati nel primo decreto attuativo, quello sul contratto unico a tutele crescenti che il governo vuole emanare il giorno stesso dell’entrata in vigore della delega, cancellando per di più i 15 giorni di vacatio legis che di solito passano tra la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e l’entrata in vigore.
I nuovi indennizzi - Per quanto riguarda l'impugnazione del licenziamento economico, secondo i piani del Governo, viene previsto un indennizzo pari a 1,5 mensilità per ogni anno di lavoro del dipendente, con un tetto massimo di 36 mensilità. In caso, invece, di accordo tra le parti l'indennizzo non sarà superiore ad una mensilità per ogni anno di lavoro fino a un massimo di 24 mesi. Le nuove regole si applicheranno, com'è noto, solo ai lavoratori assunti dal prossimo anno. In caso di impugnazione inoltre le nuove regole prevedono tempi certi è più brevi di quelli attuali.
Le altre modifiche - Tra gli altri emendamenti che sono stati formulati dal governo, c'è la specificazione che i controlli a distanza saranno circoscritti ai soli impianti e agli strumenti di lavoro. Un altro emendamento, riformulato dal governo, chiarisce che le collaborazioni coordinate e continuative "sono una forma contrattuale che resterà in vigore fino al suo esaurimento".
Novità anche per la cassa integrazione: l'emendamento riformulato dal governo chiarisce che la norma che vieta la cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività aziendale o di un ramo si applica alle sole cessazioni definitive. Pertanto, se è possibile la prosecuzione dell'attività aziendale, l'erogazione non sarà arrestata.
Zedde
L. Stabilità, Fassina (Pd): proponiamo di estendere il bonus degli 80 euro
Mercoledì, 19 Novembre 2014La Minoranza del Partito democratico propoone per i lavoratori autonomi, titolari di posizione Iva e iscritti alla gestione separata Inps, di cancellare l’aumento di contribuzione previdenziale dal vigente 27 al 33%.
Kamsin La minoranza Dem ha presentato ieri otto emendamenti alla manovra "per aiutare il premier a risolvere i drammatici problemi del Paese". E' quanto hanno assicurato nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri alla Camera Gianni Cuperlo, Alfredo D’Attorre, Pippo Civati, Margherita Miotto e lo stesso Fassina, primo firmatario delle proposte di modifica. Le firme sono già una trentina e altre, sperano i promotori, arriveranno.
Tra i piu' contestati ci sono due emendamenti sul bonus bebè e sul bonus Irpef. L'idea di Fassina è di utilizzare l'ISEE (Indicatore situazione economica equivalente) per ridefinire l'attribuzione degli 80 euro tenendo conto della "composizione del nucleo famigliare e di eventuali altri redditi. Il limite di 'reddito Isee' viene fissato a 15.000 euro". Si prevede inoltre la "ristrutturazione" del bonus bebè per concentrarlo anch'esso sui nuclei familiari fino a 15.000 euro di “reddito Isee”. Con i criteri proposti dalle minoranze dem le risorse recuperate consentono, ad esempio, di aiutare una famiglia monoreddito con due figli con un imponibile di 39.900 euro; oppure una famiglia con tutti e due i genitori lavoratori con un reddito complessivo di 50.250 euro con tre figli di cui uno da 0 a 3 anni.
Un terzo emendamento prevede che la decontribuzione per i contratti a tempo indeterminato riguardi solo quelli addizionali rispetto a quelli già esistenti: le risorse recuperate finanzierebbero la riforma degli ammortizzatori sociali. Per i lavoratori autonomi, titolari di posizione Iva e iscritti alla gestione separata Inps, viene cancellato l’aumento di contribuzione previdenziale dal vigente 27 al 33%. Le misure per la produttività e il sostegno alle micro e piccole imprese passa attraverso la ristrutturazione dello sgravio Irap. Infine parte dei proventi delle privatizzazioni viene dirottata in un fondo per la sicurezza del territorio e contro il dissesto idrogeologico. Oggi il governo dovrebbe
L’obiettivo dichiarato è cambiare verso alla politica economica del governo, ma l’operazione ha anche uno scopo politico: è la prima mossa dell’ala sinistra del Pd per provare a saldare le varie anime dell’opposizione in un fronte dei «non renziani». D’Attorre parla di «convergenza in chiave positiva, per costruire un’area di sinistra». Civati assicura che «non è un complotto». E Fassina dichiara «guerra alla povertà, alla recessione e alla precarietà, non al governo».
Le proposte di modifica 'per' e non 'contro' hanno puntualizzato Fassina e Cuperlo, che non sono un tentativo di "sabotare" la manovra economica del governo, tanto è vero che si muovono nel perimetro di misure elaborate dal Mef, correggendole in modo che, ad esempio, si possa allargare la platea dei beneficiari del bonus bebè e dei destinatari degli 80 euro. "Questo è il nostro governo - ha detto Gianni Cuperlo, respingendo le illazioni su un'azione di disturbo della minoranza nei riguardi di Renz i- non stiamo all'opposizione. Siamo un pezzo della maggioranza che sta dentro il Pd e cerca di mettere in campo delle proposte che rendano più redistributiva e espansiva la manovra economica, ma rimanendo nel perimetro stabilito dal governo".
Zedde
Riforma Pensioni, bocciato l'emendamento del M5S sulle pensioni minime
Martedì, 18 Novembre 2014Non è passato l'emendamento a firma del M5S che chiedeva l'innalzamento delle pensioni minime a 600 euro al mese mediante il dimezzamento del bonus sugli 80 euro.
Kamsin Con le prime votazioni al ddl di stabilità che si sono svolte oggi in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati qualche punto fermo, sul nuovo provvedimento, inizia ad intravedersi. Sul piano di assunzioni previste dalla Buona Scuola la Commissione ha allargato le immissioni in ruolo, da attuare entro settembre 2015, anche ai dirigenti scolastici e al personale amministrativo, tecnico e ausiliario: l’emendamento, riformulato, a prima firma dell’onorevole Maria Coscia (Pd), prevede infatti che la stabilizzazione non sia più limitata ai docenti ma anche ai dirigenti. C'è poi la conferma del piano straordinario di assunzioni per la stabilizzazione dei precari che dovrà essere avviato dal prossimo anno.
Domani e dopodomani le votazioni entreranno nel vivo
Domani e dopodomani la Commissione Bilancio proseguirà nella votazione degli emendamenti "segnalati". Tra le proposte che dovrebbero essere accolte dal Governo c'è la revisione del taglio ai Patronati (che dovrebbe essere più contenuto, non più di 150 milioni ma ridotto a soli 40-50 milioni di euro), l'aumento dei fondi per i malati di Sla (si passerebbe da 250 milioni a 400 milioni, 50 in più di quanto stanziato lo scorso anno), la revisione della tassazione dei fondi per la previdenza complementare e quelli per le Casse Professionali. Oggi non è passato, invece, l'emendamento a firma del M5S che chiedeva l'innalzamento delle pensioni minime a 600 euro al mese mediante il dimezzamento del bonus degli 80 euro. L'esito era tuttavia scontato.
Il Governo, inoltre, potrebbe presentare specifici emendamenti per l'inserimento nella bolletta elettrica del canone Rai chiesto dal sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli; la revisione del regime dei "minimi", con la tassazione flat per le partite Iva ridotta dal 15 al 10 per cento e contestuale innalzamento da 15 mila a 30 mila del reddito entro il quale sarebbe consentito ottenere la facilitazione.
Local Tax - Altre modifiche, invece, saranno rimandate al passaggio in Senato della manovra di bilancio. A cominciare da quella che forse è la norma più attesa, l'accorpamento della Tasi e dell'Imu nella cd. Local tax. Il disegno della nuova tassazione sugli immobili è ormai abbastanza definito anche se si lavora alle ultime limature: l'aliquota base sulle prime case sarà del 2,5 per mille con un tetto al 5 per mille e una detrazione fissa di 100 euro. Per le seconde case, invece, il prelievo andrà dall'8,5 per mille fino ad un massimo del 12 per mille.
Zedde