
Redazione
Consulta-Csm: l'ira di Napolitano per il Parlamento recalcitrante
Mercoledì, 17 Settembre 2014Consulta, Napolitano inascoltato Altra fumata nera alla Camera
Mercoledì, 17 Settembre 2014- Roma, 17 set. - Niente da fare, nemmeno Giorgio Napolitano puo' molto contro le riottosita' dei partiti. Una recalcitranza alimentata e sostenuta dalla possibilita' di dare sfogo a malumori e inviare segnali attraverso l'arma del voto segreto. E nemmeno dopo un incontro deciso in poche ore tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, che rilancia e rinnova quel Patto del nazareno colonna portante dell'attuale stagione politica. Dodicesima fumata nera: i giudici della Corte Costituzionale ancora mancanti restano tali. Luciano Violante e Donato Bruno, anzi, segnano un regresso nel numero dei consensi. Due giorni fa avevano ricevuto 530 e 529 voti rispettivamente. Ieri erano 526 e 544. Oggi 518 e 511, sempre piu' lontani da quei 570 consensi che segnano il quorum necessario. Con l'aggravante che - mossa inusuale - era giunta esplicita la richiesta dal Quirinale a farla finita con i tatticismi ed a procedere con l'elezione. "Si rifletta bene", aveva tuonato il Presidente della Repubblica, se continuano a "prevalere immotivate preclusioni nei confronti di candidature di altre forze politiche o la settaria pretesa di considerare idonei solo i candidati delle propria parte il meccanismo si paralizza". Quindi basta con i settarismi che bloccano l'attivita' parlamentare. E' finita in un altro modo.
L'IRA DI NAPOLITANO PER IL PARLAMENTO RECALCITRANTE (LEGGI)
Da parte del Pd e da parte di Forza Italia le prime reazioni vedono il rinnovo della fiducia ai candidati ufficiali. Anzi, qualcuno all'interno di FI gia' giura che domani la Lega si ravvedera' e fara' convergere i suoi voti su Violante e Bruno. Quindi sara' la volta buona. Renzi e Berlusconi, un'ora e quaranta di colloquio a Palazzo Chigi, concordano su una serie di punti. Avanti con le riforme, avanti con l'Italicum che, a detta del premier, dovra' essere approvato entro l'anno. Ma gia' da giorni, in Transatlantico, qualcuno fa notare che, con questo preludio, il cammino non sara' comunque facile.
Vertice Renzi-Berlusconi, subito la legge elettorale
Mercoledì, 17 Settembre 2014Consulta-Csm: ancora fumata nera
Mercoledì, 17 Settembre 2014Tv, primo round a Giannini, Ballaro' fa 11,76%; per Floris share del 3,46%
Mercoledì, 17 Settembre 2014AGI) - Roma, 17 set. - Il primo round della 'guerra' degli ascolti tra Massimo Giannini e Giovanni Floris e' andato decisamente a Ballaro', su Rai3: ieri sera ha esordito con un ascolto di 2 milioni 503mila spettatori e media share dell'11,76%. Invece Floris, che ha lasciato Ballaro' e la Rai migrando a La7 dove ha ieri lanciato il suo nuovo programma "diMartedi'", ha esordito con un ascolto pari a 755mila spettatori e media share del 3,46%.
Il successo di Giannini, almeno nel primo faccia a faccia a distanza, era comunque atteso; l'incognita semmai riguardava l'entita' degli ascolti che l'ex vicedirettore di Repubblica e spesso ospite di punta con la conduzione Floris avrebbe fatto ora che il timone e' passato nelle sue mani. E gli ascolti sono andati bene, anche se rispetto alla passata stagione si e' registrato intorno ai 5-600mila spettatori in meno e un paio di punti sotto la media stagionale.
Da aggiungere che nella passata stagione il programma di Rai3 terminava intorno alle 23,30 mentre ieri e' andato oltre la mezzanotte. Il picco di ascolto di Ballaro' si e' avuto con la parte finale dell'intervista a Roberto Benigni, con 3 milioni 972mila spettatori alle 21,40, mentre il picco di share alle 23,17 con l'intervento del segretario della Fiom Maurizio Landini, ed e' stato del 15,5%. Soddisfazione e' stata subito espressa dal direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, per il risultato di Giannini.
Il dg di viale Mazzini - a quanto si apprende - ha telefonato al conduttore complimentandosi per il risultato che ha accompagnato il suo esordio televisivo. Dal dg i complimenti anche al direttore di Rai3, Andrea Vianello. Gubitosi ha sottolineato la grande professionalita' dei lavoratori della Rai che ha contribuito a questo successo, parlando di grande gioco di squadra.
Nessun commento, per ora, invece ne' da parte di Giannini ne', sul fronte opposto, da Floris: si preferisce guardare gia' alla prossima sfida, martedi' 23, per capire quale possa essere il trend stagionale dei due talk di approfondimento, l'uno consolidato negli anni con la conduzione Floris ed ora in mano a Giannini, l'altro invece in una fase di netto rodaggio, e dunque e' come se Floris debba ripartire da zero e su una rete completamente diversa dal servizio pubblico.
Tra i commenti della giornata da segnalare quello dell'Aiart. Premesso che "la concorrenza e' sempre positiva", per il presidente del'associazione degli utenti televisivi cattolici, i dati di ascolto sono inferiori alle aspettative sia per l'uno che per l'altro programma e testimoniano che "il pubblico ha raggiunto il massimo della ricettivita' nei confronti dei talk show politici, che rischiano di trasformarsi in 'parlatoi'".