Redazione
I punti del Cdm di oggi: Sblocca Italia e pacchetto giustizia
Venerdì, 29 Agosto 2014
- Roma, 29 ago. - Ci sono, ai primi punti, il dl Sblocca Italia, quello sull'arretrato della giustizia civile e il pacchetto di 5 ddl su responsabilita' civile dei magistrati, efficienza del processo civile, riforma del giudice di pace, modifiche all'estradizione e prescrizione nell'ordine del giorno reso noto da Palazzo Chigi in vista del Consiglio dei ministri convocato per oggi alle ore 16 a Palazzo Chigi. Questo l'ordine del giorno del Consiglio dei ministri di oggi, come reso noto da Palazzo Chigi: - DECRETO-LEGGE: Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita' produttive (PRESIDENZA - INFRASTRUTTURE E TRASPORTI); - DECRETO-LEGGE: Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell'arretrato in materia di processo civile (PRESIDENZA - GIUSTIZIA); - DISEGNO DI LEGGE: Misure volte a rafforzare il contrasto alla criminalita' organizzata e ai patrimoni illeciti (GIUSTIZIA - INTERNO); N. 5 DISEGNI DI LEGGE (GIUSTIZIA) recanti: - Riforma della disciplina riguardante la responsabilita' civile dei magistrati; - Delega al Governo recante disposizioni per l'efficienza del processo civile; - Delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace; - Delega al Governo per la riforma del Libro XI del Codice di procedura penale. Modifiche alle disposizioni in materia di estradizione per l'estero: termine per la consegna e durata massima delle misure coercitive; - Modifiche alla normativa penale, sostanziale e processuale e ordinamentale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi, oltre che all'ordinamento penitenziario per l'effettivita' rieducativa della pena; - DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per l'attuazione della direttiva 2014/23/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, della direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE e della direttiva 2014/25/UE sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE (PRESIDENZA - INFRASTRUTTURE E TRASPORTI); - LEGGI REGIONALI; - VARIE ED EVENTUALI. "Tutto pronto" per la riforma della Giustizia che arriva sul tavolo del Cdm di questo pomeriggio. Lo assicura il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, entrando a Palazzo Chigi. Porterete tutt'e due i pacchetti, quello sul civile e il penale, e' la domanda dei cronisti. "Tutto", risponde il Guardasigilli. .
Delrio ribadisce, non e' vero che togliamo soldi al Sud
Venerdì, 29 Agosto 2014
- Roma, 29 ago. - Smentite su Facebook dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio le voci sulla riduzione dei finanziamenti al sud. "Leggo che il governo toglierebbe soldi al Sud riducendo il cofinanziamento sui progetti europei. Semplicemente non e' vero". "Le risorse di cui si parla restano nelle disponibilita' degli stessi soggetti, temi e territori. Per velocizzarne la spesa, non solo per il Sud ma anche per molti progetti nazionali, una parte delle risorse vanno nel Piano di Azione e Coesione e sono disponibili subito se si hanno progetti e capacita' di spesa. Quindi nessun rinvio a data da destinarsi ne' meno risorse per le regioni del Sud". "Questa misura e' nuova? No - spiega Delrio - e' stata concepita dal ministro Barca nel 2011 in accordo con la Commissione Europea e le Regioni". "Perche' fu fatta? Per evitare - riprende Delrio - di perdere i fondi europei che hanno tempistiche strette e se non si spende in tempo, si perde tutto. E' noto infatti come l'Italia non riesca a spendere tutti i fondi europei, buona parte dei quali sono per il Sud. E' stata utile? Si, se non fosse stata fatta (lo hanno fatto anche paesi come Belgio Spagna Francia) l'Italia oggi non rischierebbe di perdere 'solo' 5/7 mld ma 10/12! Perche' e' necessario usare il Piano Azione e Coesione anche nella nuova programmazione? Perche' rimangono da spendere ancora, da tutti i Fondi e le risorse connesse, e solo per la passata programmazione 2007/2013, circa 26 miliardi (!!!) solo in Campania, Sicilia e Calabria. Si aggiungeranno quindi ai nuovi obiettivi del Piano 2014/2020 che a loro volta andranno rendicontati in fretta". "Abbiamo fatto l'Agenzia per Coesione per aiutare sia regioni che ministeri e tre task force sono attive in Campania, Calabria e Sicilia. Se una regione dimostrera' di saper spendere avra' comunque subito le risorse a disposizione nei vari fondi: europei e nazionali. Dovremmo discutere forse piu' che dell'ammontare delle risorse (sono tantissime e tutte disponibili sia per le regioni che per i ministeri) della qualita' della spesa e della capacita' amministrativa. Della capacita' di pianificare in maniera strategica industria, logistica, ricerca, fiscalita'. Questo governo - sottolinea ancora Delrio - ha fatto del Sud la sua scommessa. In tre mesi dalla prima visita abbiamo sbloccato scuole, Bagnoli, citta' della Scienza, il tribunale di Reggio Calabria e abbiamo tante altre sfide da far tremare i polsi. Ma per favore discutiamo di cose vere...". .
Lavoro: Poletti, dato disoccupazione coda della lunga crisi
Venerdì, 29 Agosto 2014
- Roma, 29 ago. - "I dati diffusi dall'Istat evidenziano come l'andamento del lavoro segua quello altalenante dell'economia. Dopo l'incremento complessivo di circa 100.000 occupati registrati nei mesi di maggio e giugno, a luglio gli occupati calano di 35.000 unita'". Questo il commento del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al dato sulla disoccupazione diffusi oggi dall'Istituto di statistica. Secondo Poletti "Sono gli effetti negativi della coda di una lunga crisi dalla quale il Paese sta faticosamente uscendo, cui si sono aggiunte le turbolenze internazionali che stanno pesando sull'economia di tutti i grandi paesi europei. E' un dato positivo l'aumento del tasso di occupazione giovanile, che a luglio cresce dello 0,6% rispetto al mese precedente". Poletti, commentando anche il dato fornito dall'Isfol sulle attivazioni di nuovi contratti nel secondo trimestre, aggiunge che "i dati dell'Isfol sulle attivazioni di nuovi contratti di lavoro nel secondo trimestre dell'anno evidenziano una crescita del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e dello 0,7% rispetto al primo trimestre dell'anno in corso. Ma l'elemento piu' significativo e' che l'aumento su base tendenziale trova la sua componente piu' forte in un aumento del 16,1% dei contratti di apprendistato, con una decisa inversione della tendenza alla diminuzione iniziata con il varo del Testo Unico sull'apprendistato nell'aprile del 2012". "Accanto all'aumento del 3,9% dei contratti a termine, e' poi di particolare rilievo l'incremento dell'1,4% dei contratti a tempo indeterminato, la prima variazione positiva dopo due anni (rispetto al primo trimestre dell'anno, la crescita e' del 3,1%). Da questi dati si puo' ricavare una prima indicazione positiva sulle misure contenute nel decreto lavoro. La semplificazione delle norme sull'apprendistato ha evidentemente favorito un aumento del ricorso a questa tipologia contrattuale particolarmente importante per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro; quella delle norme per il contratto a termine ha prodotto un moderato aumento dell'utilizzo di questo contratto, senza pero' provocare ripercussioni sul contratto a tempo indeterminato che, al contrario, cresce per la prima volta dopo due anni. Confidiamo che queste tendenze si possano confermare e consolidare nei prossimi mesi. Questo quadro - conclude - ci conferma l'urgenza di proseguire sulla strada delle riforme che abbiamo intrapreso". .
Renzi, in 12 mesi 10 miliardiChi sbaglia paga, anche i giudici
Venerdì, 29 Agosto 2014
- Roma, 29 ago. - "Nei prossimi 12 mesi saranno destinati 10 miliardi a sbloccare le opere". Lo ha detto il premier Matteo Renzi. Il decreto Sblocca Italia mette a disposizione 4,6 miliardi per 5 investimenti aeroportuali. Matteo Renzi in sala stampa a palazzo Chigi ribatte a chi "dice, leggo, che gli 80 euro non sevono? Rispetto la posizione ma dico che c'e' un disegno ideale e ideologico dietro parte del mondo economico che dice dovremmo ridurre il salario ai lavoratori", e il presidente del Consiglio mette nel mirino anche "editoralisti e commentatori autorevoli". "Autorevoli editorialisti raccontano che se l'Italia facesse almeno cio' che fanno tutti sarebbe piu' competitiva. Non e' riducendo il salario del lavoratore che l'Italia uscira' dalla situazione di crisi. Non e' facendo cio' che fanno tutti, ma facendo cose diverse che usciremo dalla crisi". Renzi ha spiegato che "Da alcune discussioni avute con i colleghi europei abbiamo convenuto che la situazione europea e' preoccupante e la presidenza italiana il 6 di ottobre indira' un appuntamento, un vertice ad hoc come quello che Hollande ha lanciato sul Financial Times. Il 6 di ottobre l'Europa si riunira' per discutere delle questioni legate alla crescita". "Non abbiamo messo oggi interventi sulle questioni della scuola ma il programma e' pronto e senza problemi di coperture. E' una riforma che fara' data a partire dal 2015. E' chiaro che non si puo' partire dal 1 settembre. Dovevamo evitare troppa carne al fuoco, una questione di buon senso". .
Adozioni gay: Sacconi, continua anomalia della giustizia italiana
Venerdì, 29 Agosto 2014
- Roma, 29 ago. - "Come piu' volte paventato, la giustizia italiana e' arrivata a riconoscere il diritto all'adozione delle coppie omosessuali nonostante il Parlamento non abbia fin qui voluto regolare la materia sulla base di una scelta prevalente e consapevole". Lo ha affermato in una nota Maurizio Sacconi, capogruppo al Senato del Nuovo Centrodestra. "L'anomalia giudiziaria italiana continua e investe non soltanto le istituzioni e i rapporti economici ma anche la stessa antropologia. Il legislatore ha il dovere di affermare il primato della democrazia, di pronunciarsi al riguardo specifico e di affrontare la piu' generale irresponsabilita' della giustizia italiana che puo' decidere tutto e il contrario di tutto senza mai risponderne", conclude Sacconi. .

