
Redazione
Scuola si cambia, la riforma e' on line - Guarda il documento e il video
Mercoledì, 03 Settembre 2014- Roma, 3 set. - Un videomessaggio per illustrate il 'piano educativo' e il libretto rosso digitale della 'Buona scuola' per entrare nel merito. Dopo giorni di anticipazioni e tweet arriva l'annunciata riforma della scuola, consultabile sul sito dei mille giorni del governo. Parte il conto alla rovescia: due mesi di confronto ("a voi chiedo di essere protagonisti e non spettatori", esorta Renzi nel messaggio annunciando la campagna d'ascolto "scuola per scuola" dal 15 settembre al 15 novembre) e un anno per "una rivoluzione".
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Nessuna imposizione, insiste il premier: "Vi propongo un patto, un patto educativo, non l'ennesima riforma, non il solito discorso che propongono tutti i politici". Perche', ed e' questa la sostanza dell'intero pacchetto, occorre ripartire dalla scuola per far ripartire il Paese: "E' la scuola il cuore di tutto", sottolinea Renzi. E' lo stesso presidente del Consiglio a elencare alcuni dei cardini del piano: "Noi diciamo basta ai precari e alla 'supplentite', ma ci vuole anche il coraggio di dire che si devono giudicare gli insegnanti e che gli scatti di stipendio devono essere sulla base del merito e non dell'anzianita'". Per fare tutto questo, a partire dall'assunzione di 148.100 precari a settembre 2015, le risorse saranno nella legge di Stabilita'.
Renzi presenta la rivoluzione della scuola ecco le linee guida del governo - Video
Ecco, in sintesi, i punti delle linee guida.
1. MAI PIU' PRECARI NELLA SCUOLA.
Un piano per assumere 148.100 precari a settembre 2015 e chiudere le Graduatorie a Esaurimento.
2. DAL 2016 SI ENTRA SOLO PER CONCORSO.
40mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 e il 2019. Si diventera' di ruolo solo per concorso. 3. BASTA SUPPLENZE. Garantire alle scuole, grazie al Piano di assunzioni, un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze.
3. LA SCUOLA FA CARRIERA: QUALITA', VALUTAZIONE E MERITO.
Scatti, si cambia: ogni 3 anni 2 prof su 3 avranno in busta paga 60 euro netti al mese in piu' grazie a una carriera che premiera' qualita' del lavoro in classe e formazione.
4. LA SCUOLA SI AGGIORNA
Formazione continua obbligatoria mettendo al centro i docenti che fanno innovazione.
5. SCUOLA DI VETRO
Online dal 2015 i dati di ogni scuola e un registro nazionale dei docenti.
6. SBLOCCA SCUOLA
Coinvolgimento di presidi, docenti, amministrativi e studenti per individuare le 100 procedure burocratiche piu' gravose e abolirle.
7. LA SCUOLA DIGITALE
Piani di coinvestimento per portare a tutti banda larga veloce e wifi.
8. CULTURA IN CORPORE SANO
Musica e Sport nella scuola primaria e piu' Storia dell'arte nelle secondarie.
9. LE NUOVE ALFABETIZZAZIONI
Rafforzare piano per le lingue straniere.
10. FONDATA SUL LAVORO
Alternanza Scuola-Lavoro negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali.
11. LA SCUOLA PER TUTTI, TUTTI PER LA SCUOLA
Stabilizzare il Fondo per il Miglioramento dell'Offerta Formativa. Attrarre risorse private con incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche.
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Mercoledì, 03 Settembre 2014Scuola: da assunzione precari a banda larga, ecco le linee guida del governo
Mercoledì, 03 Settembre 2014- Roma, 3 set. - Dopo giorni di anticipazioni, tweet, interviste e smentite questa mattina sono finalmente state divulgate le linee guida della scuola. Il governo le ha pubblicate sul sito passodopopasso.it, in un rapporto intitolato "La buona scuola. Facciamo crescere il Paese". Il primo punto del documento - lungo 136 pagine - riguarda la stabilizzazione degli insegnanti precari. Si tratta di un piano straordinario che prevede l'assunzione a settembre 2015 di quasi 150mila insegnanti precari (148.100 per la precisione) e la chiusura delle Graduatorie ad esaurimento.
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Il costo si aggira intorno ai 3 miliardi ma, sottolinea il rapporto, "potra' essere inferiore, anche in maniera significativa, proporzionalmente alle risorse che verranno risparmiate grazie all'abolizione delle supplenze", prevista nel documento. Una stima 'cauta' - viene specificato - parla di un risparmio che potrebbe arrivare "a 300-350 milioni all'anno".
Inoltre, "dal 2016 si diventera' docenti di ruolo solo per concorso, come previsto dalla Costituzione" e "il concorso, bandito nel 2015 per il triennio di riferimento 2016-2019 - si legge ancora - offrira' in questo modo una reale opportunita' a tutti coloro che si sono abilitati all'insegnamento negli ultimi anni e che hanno maturato un'aspettativa a diventare (presto) docenti di ruolo". Tra il 2016 e il 2019, viene ulteriormente precisato, si tratta quindi di assumere "40mila giovani qualificati" nella scuola. Per quanto riguarda invece le supplenze, le linee guida spiegano che verra' superato l'attuale sistema: grazie al Piano di assunzioni, si legge, a sostituire il prof malato ci sara' "un team stabile di docenti" che garantira' agli studenti "la continuita' didattica a cui hanno diritto".
Tra i cambiamenti piu' importanti previsti nel rapporto c'e' poi un "nuovo status giuridico" per gli insegnanti "che consenta incentivi economici basati sulla qualita' della didattica, la formazione in servizio, il lavoro svolto per sviluppare e migliorare il progetto formativo della propria scuola". Il governo propone di introdurre un sistema di crediti didattici, formativi e professionali che saranno riconosciuti durante la carriera e che saranno inseriti in un registro pubblico consultabile dai dirigenti scolastici, ma anche delle "banche ore" con le ore che ciascun docente "guadagna" nelle giornate di sospensione didattica deliberate a inizio anno dal Consiglio d'istituto. Al posto degli scatti di anzianita' arrivano dunque gli scatti di competenza, che avranno luogo ogni 3 anni. "Ogni 3 anni - si legge nelle linee guida - due terzi (66%) di tutti i docenti di ogni scuola (o reti di scuole) avranno diritto ad uno scatto di retribuzione. Si trattera' di quei docenti della singola scuola (o della singola rete di scuole) che avranno maturato piu' crediti nel triennio precedente".
Gli scatti di competenza "saranno legati all'impegno e alla qualita' del proprio lavoro" e "il valore di ogni scatto triennale potrebbe essere di circa 60 euro netti al mese. Due insegnanti su tre - prosegue il documento del governo - incrementeranno il loro stipendio ogni 3 anni e non piu' ogni 9, ogni 6, ogni 7, come avviene oggi. Con il sistema attuale un docente deve aspettare 9 anni per avere 140 euro netti in piu' al mese. Il piu' bravo come il peggiore d'Italia. Con il nuovo sistema i docenti piu' bravi possono avere gia' 120 euro netti in piu' dopo 6 anni, per giungere dopo 9 anni a 180 euro netti in piu'". E nella propria carriera "ciascun docente potra' maturare fino a 12 scatti di competenza, il doppio rispetto a quelli previsti attualmente". Per gli insegnanti e' inoltre prevista "una formazione continua obbligatoria mettendo al centro i docenti che fanno innovazione attraverso lo scambio fra pari. Per valorizzare - si spiega - i nuovi Don Milani, Montessori e Malaguzzi".
Inoltre, dal 2015 verranno messi online i dati di ogni singola scuola (budget, valutazione, progetti finanziati) e un registro nazionale dei docenti per aiutare i presidi a migliorare la propria squadra e l'offerta formativa. Nelle linee guida c'e' anche un "piano di co-investimento per portare a tutte le scuole la banda larga veloce e il wifi". Un altro obiettivo e' "portare musica e sport nella scuola primaria e piu' storia dell'Arte nelle secondarie", ma anche piu' inglese. Infine, verrebbe introdotta un'alternanza scuola-lavoro obbligatoria negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l'anno. E si cerchera' di "attrarre risorse private attraverso incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche". L'esecutivo intende tuttavia "non calare dall'alto" la riforma ma coinvolgere tutti i protagonisti della scuola con una grande consultazione pubblica che si terra' dal 15 settembre al 15 novembre prossimi, come ha spiega il premier Matteo Renzi in un videomessaggio: "Dal 15 settembre al 15 novembre andremo scuola per scuola, aula per aula a raccogliere le vostre opinioni. Scriveteci, criticateci, diteci la vostra". Le risorse per la riforma saranno all'interno della Legge di Stabilita'.
Disoccupazione, Ocse: Italia al quinto posto tra i paesi peggiori
Mercoledì, 03 Settembre 2014Nel 2014 l'Italia e' salita dal sesto al quinto posto della classifica dei paesi Ocse con il tasso di disoccupazione piu' elevato, con un 12,6% che segue il 26,8% della Grecia, il 25,1% della Spagna, il 14,3% del Portogallo e il 13,9% della Slovacchia. Kamsin E' quanto emerge dai dati contenuti nell'Employment Outlook 2014 dell'Ocse, relativi al mese di maggio.
Rispetto all'edizione 2013 del rapporto, quando il tasso di disoccupazione in Italia era stato stimato all'11,9%, il nostro paese ha perso una posizione a favore dell'Irlanda, dove il tasso di disoccupazione e' sceso dal 14,5% al 12%. Non solo, l'Italia e' anche l'unico paese tra i primi cinque in classifica dove il tasso di disoccupazione rispetto all'anno scorso e' aumentato. Sono infatti migliorati i dati di Grecia (27,8% nel 2013), Spagna 27,3% nel 2013), Portogallo (18,2% nel 2013) e Slovacchia (14,6% nel 2013), nonostante l'Ocse, nelle stime diffuse l'anno scorso, avesse previsto il contrario.
Dall'altro lato della classifica, i paesi Ocse con il tasso di disoccupazione piu' basso sono Norvegia (3,3%), Giappone (3,5%), Corea del Sud (3,7%), Austria (4,7%), Svizzera (4,8%), Messico (4,9%) e Germania (5,1%). Secondo le stime, In Italia il tasso di disoccupazione e' destinato a salire al 12,9% nel quarto trimestre del 2014 dal 12,6% dell'analogo periodo del 2013, per poi scendere al 12,2% nel quarto trimestre 2015. Dal rapporto emerge anche che l'Italia e' il quarto paese dell'area Ocse per diffusione di 'false partite Iva', ovvero, lavoratori che sulla carta sono liberi professionisti ma di fatto offrono prestazioni subordinate.
Zedde