Redazione

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- San Francisco, 22 set. - Non poteva mancare la visita al quartier generale di Twitter a San Francisco per Matteo Renzi, tra i piu' attivi sul social network con oltre 1 milione e 300mila 'seguaci'.

Dopo aver visitato gli uffici in un grande open space, il premier e' stato accolto dall'amministratore delegato Dick Costolo, con il quale ha avuto un confronto sulle opportunita' con cui Twitter puo' dare una mano in Italia, in particolare nel settore del turismo e della pubblica amministrazione. Costolo si e' impegnato a visitare presto l'Italia e a incontrare un gruppo di imprenditori per comprendere le reali opportunita' del Paese. Nel corso dell'incontro tra Renzi e Costolo c'e' stata anche l'occasione per uno scambio di battute sulle vacanze fiorentine dell'ad di Twitter.

- San Francisco - Matteo Renzi ha inaugurato a San Francisco la nuova Scuola elementare italiana. Il progetto 'La scuola', un istituto internazionale completamente bilingue che si ispira dal punto di vista didattico al modello degli asili di Reggio Emilia, arrivera' a contare complessivamente 160 alunni, dalla scuola per l'infanzia alle elementari. "L'Italia e' un luogo del passato per la sua ricchezza storica", ha osservato il premier nel suo intervento dopo il taglio del nastro, "l'area di San Francisco e' la capitale del futuro. C'e' un legame? Si', investiamo nell'istruzione, nella scuola per fare in modo che luoghi come questo possano far crescere le idee". .
- Roma, 22 set. - Il Garante della privacy ha disposto in via d'urgenza il blocco di ogni ulteriore diffusione dell'articolo pubblicato, anche online, sul quotidiano 'la Repubblica' in cui sono riportati ampi stralci dell'interrogatorio del 6 agosto scorso di Massimo Giuseppe Bossetti. L'articolo pubblicato dal quotidiano riporta, tra l'altro, informazioni relative ai familiari dell'indagato, quali la moglie, il figlio, la madre, il fratello e il padre, con particolare attenzione a quelle inerenti le abitudini sessuali. Tali informazioni, osserva il garante, "incidono gravemente sulla dignita' delle persone terze estranee alla vicenda processuale", in particolare del figlio minore, che "rischia di subire un nuovo pregiudizio a causa della possibile ulteriore diffusione delle notizie". L'articolo pubblicato dal quotidiano contiene, inoltre, ampie citazioni virgolettate dell'interrogatorio, "dalle quali - si legge nella nota del garante - si puo' configurare anche una violazione degli articoli 114 e 329 del codice di procedura penale". Con lo stesso provvedimento, il Garante ha prescritto a tutte le testate di "conformare l'utilizzo delle informazioni sulla vicenda di cronaca alle norme poste dal Codice sulla privacy, dal Codice deontologico dei giornalisti e dalla Carta di Treviso a garanzia della dignita' dei familiari dell'indagato" e ha invitato tutti i media a "procedere ad una valutazione piu' attenta ed approfondita circa l'oggettiva essenzialita' di dettagli e informazioni attinenti ad aspetti intimi, omettendone la pubblicazione quando non rispondono ad un'esigenza di giustificata informazione su vicende di interesse pubblico ed evitando altresi' ogni forma di accanimento informativo intorno ad aspetti intimi delle persone coinvolte, in particolare quando queste lo sono solo in mondo indiretto e marginale". Il provvedimento del Garante e' stato inviato alla Procura della Repubblica competente e al Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti per la valutazioni di rispettiva competenza. .
- Roma, 22 set. - L'Italia rinnovi le istituzioni, le strutture sociali, i comportamenti collettivi perche' "non possiamo piu' restare prigionieri di conservatorismi, corporativismi e ingiustizie". Giorgio Napolitano coglie l'occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico per ribadire la necessita' di varare le riforme, a partire da quella del lavoro, e di mettere in campo "politiche nuove e coraggiose per la crescita e l'occupazione, dirette soprattutto e piu' efficacemente ai giovani". Misure, spiega, per traghettare il Paese fuori "dalle secche di una crisi drammatica". Davanti a tremila studenti radunati nel cortile d'onore del Quirinale, il Presidente della Repubblica sprona tutti all'unita': "Sia chiaro - afferma - che per farcela ci si deve non gia' chiudere nei vecchi recinti nazionali, e sbraitare contro l'Europa, ma stringerci ancor di piu' in uno sforzo comune, integrare ancor piu' le nostre energie, in spirito di solidarieta', nella grande Europa unita che abbiamo via via costruito in oltre sessant'anni". Anche al Governo il Capo dello Stato manda un messaggio: "Confidiamo - dice - nella chiarificazione e concretizzazione degli impegni annunciati per il superamento di situazioni ormai insostenibili, che le politiche del passato non hanno mai risolto". Napolitano invita i ragazzi a guardare all'Unione con fiducia: "Cogliete con entusiasmo ogni opportunita' di percorrere, scoprire, conoscere la nostra Europa. E' il luogo - sottolinea - del vostro futuro, il centro ideale di valori di modernita' e di progresso in cui credere". I principi "del pluralismo politico, culturale e religioso, e dei diritti umani, civili e sociali" che caratterizzano l'Ue, afferma ancora, costituisco "il patrimonio di civilta' che l'Europa e' decisa a difendere dalla nuova ondata di fanatismo, di barbarie, di terrore che e' purtroppo venuta crescendo". Agli alunni e ai docenti Napolitano infine ricorda di guardare sempre "ai valori della legalita', del rispetto delle istituzioni, del dialogo. Valori che - conclude - si servono non a parole ma rifiutando nei fatti ogni violenza, ogni sopruso, ogni forma di corruzione". .

- Roma, 22 set. - E' ancora alta tensione nel Pd sulla riforma del lavoro. Alla vigilia dell'approdo in aula al Senato prosegue il dibattito sull'articolo 18 e domani mattina a palazzo Madama si terra' una riunione dei gruppi del Partito democratico: un'assemblea alla quale parteciperanno il ministro Giuliano Poletti e il responsabile Economia e Lavoro della segreteria dei Democratici, Filippo Taddei. Che oggi definisce "avvilente" il fatto che si voglia "ridurre tutto a un derby sull'articolo 18".

Delrio, nostra riforma supera l'articolo 18

E aggiunge: "Cerchiamo di fare di piu', io per parte mia cerchero' di favorire una discussione che sia il piu' possibile chiara. Lunedi' siamo in direzione proprio per parlare di questo". Il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, ha sostenuto: "Siamo vicini ai cittadini italiani, vogliamo bene all'Italia e cerchiamo di fare misure che siano di buon senso, che aiutino il nostro Paese a ripartire, a cominciare dal mondo del lavoro; quindi stando insieme agli imprenditori e ai lavoratori".

Lo scontro nel Pd e' cosi' aspro che sono tornate a girare voci di una scissione. Anche se l'ex segretario Guglielmo Epifani le liquida cosi': "Le voci di scissione nel Pd sono una sciocchezza, roba inesistente. Ma non giova a nessuno accentuare lo scontro e sarebbe un errore gravissimo non trovare un'intesa sul Jobs act". Anche se secondo Epifani, superato il periodo di prova di tre anni, il reintegro deve rimanere "magari affinandolo".

Secondo il vicesegretario Pd Debora Serracchiani, c'e' la "sensazione che qualcuno voglia strumentalizzare il tema del lavoro per una resa dei conti nel Pd". E invece, afferma, "andranno rispettate le decisioni della direzione perche' siamo un partito non una ditta ne' una bocciofila". Direzione che si terra' lunedi' prossimo, 29 settembre: "Discuteremo di questi temi nella prossima direzione convocata per il 29, senza ricatti e anatemi ideologici. Ma, dopo la discussione, dobbiamo fare la sintesi e a quella dovranno attenersi i gruppi parlamentari" dice Marina Sereni.

Pier Luigi Bersani pero' ha gia' minacciato battaglia a difesa dell'articolo 18 con la presentazione di molti emendamenti alla legge delega. Secondo Maurizio Sacconi (Ncd) le proposte che arrivano dalla minoranza Pd sono peggiorative mentre Renato Brunetta ribadisce che Forza Italia e' pronta a votare il Jobs Act ma sottolineando che "se il Pd si spaccasse in due e avesse bisogno, per far passare la fiducia, del nostro voto non ci sarebbe piu' la maggioranza per Renzi con tutte le conseguenze del caso".

E' d'accordo anche il democratico Cesare Damiano: "E' chiaro che se fossero determinanti i voti di Forza Italia per tenere in piedi il governo su questo argomento ci sarebbe anche una conseguenza politica. Non vorrei che Renzi riuscisse a fare sui temi del lavoro quel che non e' riuscito a fare Berlusconi".

Intanto, Beppe Grillo attacca: "Il ricatto sull'articolo 18 e' fatto dalla Bce". E lancia l'hasthag #CoeRenzie" ricordando "quando Renzie difendeva l'articolo 18".

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