Redazione

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- San Francisco, 22 set. - Una promessa arriva da Matteo renzi in visita negli Stati Uniti: "Faremo di tutto per cambiare l'Italia". Il premier da San Francisco ricorda che questa "e' la citta' del futuro, mentre da noi ci sono le capitali del passato. La nostra scommessa e' trasformare noi stessi". Dagli Usa Matteo Renzi vuole dare "un messaggio di fiducia all'Italia" cambiando "la pubblica amministrazione...usando l'Ict (l'information technology) per cancellare la parola certificato e avere un amministrazione come un nuvola (il modello degli archivi immateriali e diffusi), cambiando il rapporto tra cittadini e burocrazia". In Italia "non si cambia se si ha una testa striminzita e ripiegata": con queste parole Matteo Renzi si e' rivolto a 150 rappresentanti di 'start up' della Silicon Valley fondate da italiani, nel corso dell'incontro. "Non sono qui per dirvi di tornare in Italia ma di andare avanti e cambiare il mondo", ha aggiunto il presidente del Consiglio, nell'incontro allo Yacht Club St. Francis. L'Italia e' un Paese che ha bisogno di una "rivoluzione sistematica" per risolvere tutti i principali problemi, "bisogna cambiare il Paese, il sistema politico, il mondo del lavoro"."Non bastano le riforme se non ci sono idee, le riforme possono cambiare qualcosa, le idee possono cambiare tutto", ha sottolineato Renzi. "Non cedo alla cultura dei cervelli in fuga e non faro' il discorso di tornare in Italia, vi chiedo di andare avanti e faremo di tutto per cambiare l'Italia, renderla un Paese piu' semplice, con un mercato del lavoro diverso, con una classe politica dimagrita". .

- Roma, 22 set. - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia del tragico incidente sul lavoro verificatosi all'interno di un impianto industriale di Adria, ha chiesto al Prefetto di Rovigo di esprimere ai familiari dei quattro operai deceduti i sentimenti di partecipe cordoglio e di rendersi interprete della sua solidale vicinanza all'operaio ferito. .
- Roma, 22 set. - "#CoeRenzie: quando Renzie difendeva l'articolo 18". Cosi' Beppe Grillo su twitter attacca il presidente del Consiglio e lancia l'hashtag #CoeRenzie. Grillo ripropone un post pubblicato sul suo blog con tanto di video annesso nel quale si vede Matteo Renzi che difendeva l'articolo 18. "Renzie da paladino dell'articolo 18 - si legge sul blog - e' diventato improvvisamente ultraberlusconiano, tanto da guadagnarsi il plauso nientepopodimeno che di Brunetta. Cosa e' successo? hi ha votato Pd nel 2013 sapeva che l'unica misura per il lavoro proposta dal loro partito sarebbe stata la 'rimodulazione' dell'articolo 18? E i precari? E l'IRAP? E la tassazione al 44%? Perche' togliere una garanzia al lavoratore che pesa sulle aziende senza dare alla persona un sostegno (presente in tutta Europa a parte Italia e Grecia) come il reddito di cittadinanza? Quando e' avvenuta la giravolta di Renzie? Al buio del Nazareno?". "Ospite di Michele Santoro nell'aprile del 2012 - ricorda ancora il blog di Grillo - incalzato sulla necessita' di riformare lo Statuto dei lavoratori, Renzi disse: "In questo momento nel mio territorio ci sono almeno 3 crisi aziendali di aziende di 150 persone che hanno deciso dalla mattina alla sera di chiudere e di andarsene. L'articolo 18 per loro non e' un problema e per quel lavoratore non e' una sicurezza. Ho detto sull'articolo 18 e lo ripeto qui che non ho trovato un solo imprenditore, in tre anni che faccio il sindaco, che mi abbia detto: 'Caro Renzi, io non lavoro a Firenze o in Italia, non porto i soldi, perche' c'e' l'articolo 18'. Nessuno me l'ha detto. Non c'e' un imprenditore che ponga l'articolo 18 come un problema. Perche', mi dicono, c'e' un problema di burocrazia, di tasse, di giustizia, non dell'articolo 18. E non ho mai trovato neanche un ragazzo, precario, che mi abbia detto: 'sogno l'articolo 18'. Per quello che mi riguarda l'articolo 18 e' un problema mediatico. E' un problema che si e' posto soltanto nel dibattito mediatico'". .

I Sistemi di calcolo della pensione

Martedì, 23 Settembre 2014
Con l'introduzione della Legge Fornero anche i lavoratori con almeno 18 anni di anzianità contributiva al 1995 hanno una parte dell'assegno calcolata con il sistema contributivo

- San Francisco (California), 22 set. - Cena alla Stanford University per il premier Matteo Renzi che domenica sera e' stato ospite di John Hennessy, il rettore del prestigioso campus sulle colline a sud di San Francisco: un appuntamento a cui erano presenti tra gli altri anche due ex segretari di Stato, George Shultz e Condoleezza Rice. Il premier ha pronunciato un breve discorso di saluto in cui ha sottolineato l'impegno del suo governo per un'Italia piu' aperta al mondo e all'innovazione tecnologica. Non a caso la 'sei giorni' in Usa di Renzi si apre nella Silicon Valley, culla dell'universo tecnologico mondiale, dove oggi fara' visita a Twitter (per incontrare l'ad Dick Costolo) a Yahoo! (dove sara' accolto da Melissa Mayer) e Google.In programma anche due incontri significativi con i responsabili di 150 start-up italiane e con gli scienziati e i docenti italiani (nella Silicon Valley ce ne sono ben 5.000). Poi l'inaugurazione di una scuola internazionale bilingue frequentata dai figli dei cervelli in fuga. La citta' californiana del Golden Gate Bridge e' la prima tappa di una settimana di 'full immersion' negli Stati Uniti per Renzi, che proseguira' a New York e poi a Detroit. La trasferta del premier, che prende spunto dall'Assemblea generale dell'Onu, intreccia i grandi temi dell'attualita' mondiale con quelli dell'innovazione e della crescita economica che passa anche dai legami internazionali. Da martedi', infatti, il presidente del Consiglio sara' a New York per la sessione inaugurale della 69ma assemblea generale dell'Onu dove dovrebbe intervenire giovedi'. Primo appuntamento il vertice sui cambiamenti climatici, poi un colloquio con Bill e Hillary Clinton, l'ex presidente e il possibile prossimo candidato democratico alla Casa Bianca. Tra incontri bilaterali, il discorso al Palazzo di Vetro e la partecipazione a varie conferenze ed eventi, giovedi' e' previsto anche un intervento davanti al Council on Foreign Relations, incentrato sui temi economici e in particolare sull'occupazione giovanile. L'ultima tappa e' in programma venerdi' a Detroit, dove insieme a Sergio Marchionne visitera' la sede della Fiat Chrysler Automobile, a Auburn Hills, prima di ripartire per Roma. .

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