Incremento pensione invalidità civile.

Si utilizzano i redditi presenti nel casellario centrale pensioni riferiti all' anno in corso e i redditi diversi dalle pensioni conseguiti nell' anno precedente .
( Art 35 L.14/2009 modificato da Art 13 L. 122 /2010 )

Giovanni198714 ha scritto: Giustissimo, ma in tutto questo fanno fede i redditi 2019 o i redditi 2020?

Anche a me questo sembra un punto poco chiaro. E anche per mio figlio farebbe la differenza tra concessione del beneficio o meno (nel qual caso presenterei domanda di ricostituzione reddituale).
La nota INPS del 28/10 infatti (ripresa da Pensionioggi in questo articolo) recita testualmente:

INPS ha scritto: 3. Domanda di ricostituzione

Se i redditi personali dei soggetti indicati nel paragrafo precedente hanno subito una variazione nel corso del 2020, che incide sul diritto alla maggiorazione, ovvero non sono stati comunicati all’INPS attraverso le previste modalità, non sarà possibile procedere d’ufficio al riconoscimento della maggiorazione.
In tali casi, l’interessato dovrà quindi presentare una domanda amministrativa di ricostituzione reddituale, utilizzando l’apposito servizio online sul sito www.inps.it, oppure rivolgendosi alla Struttura territoriale di competenza o a un Istituto di patronato regolarmente abilitato a prestare tale servizio di assistenza.

Una volta effettuata la ricostituzione reddituale la Struttura territoriale procederà alla verifica del diritto alla maggiorazione e, in presenza dei prescritti requisiti, al riconoscimento del beneficio.

Giustissimo, ma in tutto questo fanno fede i redditi 2019 o i redditi 2020?

Giovanni scrive:
"Puoi avere pure redditi pari a 13.000 sempre a 650 viene portata...".
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Nel caso lei abbia redditi coniugali non superiori a 14.447,42 euro le confermo che la pensione vienga incrementata fino a € 651,51.
Prima percepiva circa 290 e adesso circa 650 per una differenza che è pari a circa 360.
Quest'ultimo importo incide però nel nuovo computo del reddito di cittadinanza perché questo si compone di una quota A, come integrazione del reddito familiare, fino alla soglia di 6.000 euro annui,moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini Rdc.
Per questo motivo se avrà diritto all'integrazione fino a 650, si ritroverà successivamente una decurtazione del RDC.
Da ultimo ringrazio il signor Gianni per i suoi interventi sempre dettagliati che ci aiutano a fare chiarezza.

Ho saltato il riferimento normativo : comma 5 Articolo 38 Legge 448/ 2001 . Punto 4 della circolare inps 44 / 2002 .

Confermo quanto scritto in precedenza. La sentenza della Corte Costituzionale ha esteso una normativa già applicata da tanti anni . Il comma 5 della L.448 /2001 dispone alla lettera c : qualora i redditi posseduti risultino inferiori ai limiti ( personale e coniugale ) , l' incremento è corrisposto in misura tale da non comportare il superamento dei limiti stessi . Aggiungo che per il pensionato coniugato esiste il doppio limite , quello personale e quello coniugale .
Per approfondire e verificare la normativa segnalo la circolare Inps n. 44 del 1/3/2002 .