APE SOCIAL e CONTRATTO A TERMINE

Si, mommmi, sembra che sia così.Tieni presente, però, che la legge deve essere ancora approvata e alla quale dovrà poi seguire la solita routine (pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, circolare Inps ed altro). Quindi passeranno sicuramente molti mesi, fermo restando che dovrà essere prodotta una nuova istanza e che l'Inps si prenderà minimo altri 3 mesi per la verifica. Nel mio caso, che andrò in pensione di vecchiaia il 1° Agosto 2018, la cosa non mi interessa affatto.
Io spero vivamente che le misure vengano adottate anche quest'anno, in caso di riesame delle domande respinte, perché l'anticipo mi dovrebbe scattare da Maggio e.....non so se mi spiego, dovrei avere parecchi soldini di arretrati.

Si concordo e la circolare 2884/17 è chiara ma ora vi chiedo .... ho le traveggole io o è vero che sino ad ora i contratti a termine erano esclusi a priori dalla possibilità di accedere alla APE SOCIAL ..... (questo mi è stato risposto telematicamente e verbalmente dall'INPS) e che dal 2018 invece i contratti a termine saranno inclusi nella possibilita' di ricevere sto benedetto anticipo pensionistico ???
Io leggo ovunque che la legge di stabilita' 2018 ha apportato queste modifiche ai requisiti sino ad ora richiesti per i lavoratori con contratto a termine.

La circolare 2884/17 dell'Inps è chiara, ma mi sembra che ai funzionari preposti all'esame delle domande entra da un orecchio e esca dall'altro.
La legge peraltro chiarisce che le condizioni per accedere all'Ape sono essenzialmente 3: condizioni di disoccupato, accertate dopo licenziamento; relativa fruizione del sussidio di disoccupazione e termine dello stesso 3 mesi prima della presentazione della domanda. C'è da dire inoltre che lo stato di disoccupazione è esclusiva competenza dei Centri per l'Impiego e non dell'Inps. Pertanto ritengo, ed è il motivo per cui ho presentato riesame, che i contratti a termine della durata inferiore ai 6 mesi non interrompono lo stato di disoccupazione a patto che, come chiarisce appunto la famosa circolare 2284/17, dopo la scadenza del contratto si torni nuovamente a fruire ininterrottamente di nuovo sussidio di disoccupazione prima della richiesta dell'Ape.
Questo è il mio pensiero e spero proprio che adesso, dopo il richiamo a Boeri da parte del Ministro del Lavoro, l'Inps torni sui suoi passi e conceda questa benedetta Ape Sociale anche a tutte quei richiedenti che lo stato di disoccupazione lo avevano prima e non dopo il contratto a termine.

Grazie Doc951 seguiro' il tuo consiglio!

Si vero Nicola54, questo per chi ha fatto, come me, richiesta nel 2017 ma con le legge di stabilità 2018 pare ci sia questa possibilità :

"Ape a tempo determinato – Si amplia per il 2018 la platea dei beneficiari, estendendo l’indennità anche in caso di scadenza di un contratto a tempo determinato, a condizione che il lavoratore, nei 3 anni precedenti la cessazione del rapporto, abbia avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi"

FAQ n. 18 Domanda:

I lavoratori agricoli e non, lavoratori a termine che hanno una scadenza naturale del contratto, non possono accedere all’APE sociale perché manca la condizione del licenziamento. Si chiede di sapere se tutte le forme di lavoro a termine che giungono a naturale conclusione, escludono la possibilità di accesso all’APE sociale

Risposta ufficiale dell’INPS:
Sì, un lavoratore che cessi l’attività lavorativa in seguito alla scadenza naturale di un contratto a termine non rientra tra i potenziali beneficiari dell’APE sociale. Questo tuttavia non esclude che anche un lavoratore a termine, ove sia licenziato prima della naturale scadenza del contratto, possa, in presenza di tutti i requisiti e le condizioni normativamente previsti, accedere all’APE Social.
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Da quanto si legge il lavoratore che ha avuto l’ultimo rapporto a tempo determinato non rientra mai, ripeto mai, tra i potenziali beneficiari dell’APE Social.


Messaggio INPS n. 2884 par. 1 del 11 luglio 2017

(…) si chiarisce che non preclude l’accesso ai benefici in parola l’eventuale sospensione della prestazione per la disoccupazione(…)Si può far riferimento, a titolo esemplificativo, ai casi in cui l’erogazione della prestazione di mobilità ordinaria viene sospesa per i giorni in cui il lavoratore svolge attività di lavoro subordinato a tempo parziale o a tempo determinato.

Questo messaggio firmato dal direttore generale dell’INPS precisa invece che, nel caso in cui la mobilità o la NASPI o l’ASDI vengano sospese per contratti a tempo determinato poi riprese successivamente e concluse integralmente, è possibile usufruire sulla prestazione dell’APE Social.