lavoratori precoci

Buongiorno, in assoluta certezza ho maturato 2082 settimane al 31 dicembre scorso ( Ecocert ufficiale). Per la domanda respinta mi riferivo ai requisiti che inspiegabilmente mi dicono che devo ripresentare la domanda non prima dei 6 mesi dalla maturazione al diritto. So bene che la domanda di pensione la dovrò presentare successivamente intorno a fine 2019. Questo quindi non riesco a spiegarmi ...i 6 mesi prima della maturazione del diritto. Il dubbio che ho è che ripresentare dal domanda al prossimo Luglio ci sia il rischio che i fondi siano finiti. Allora vale la pena fare ricorso o riesame ? La persona che valuterà presso INPS sarà la stessa ? Grazie dei consigli che potete suggerirmi

Signora Rita,
lei scrive che al 31 dicembre 2018 ha maturato 2.082 settimane di contributi.
Se è corretto il suo calcolo al 31 dicembre 2019 perfeziona i requisiti di lavoratrice precoce usufruendo della pensione anticipata, trascorsi 3 mesi ai sensi del decreto legge 4/19 convertito con legge 26/2019.
Di conseguenza può presentare domanda di riconoscimento delle condizioni per l'accesso al beneficio, ma non la domanda di pensione anticipata che è distinta dalla precedente.
Dovrebbe verificare se è certa che al 31 dicembre 2018 ha maturato le 2.082 settimane utili al diritto, perché come può verificare siamo proprio al limite per perfezionare i 41 anni di contributi entro la fine dell'anno.

O.k. .....

massimo62 ha scritto: però avendo lavorato al 31/12/96 solo 17 anni l'INPS non mi regala i 3 anni di invalidità.
Invece molti che hanno fatto tanti anni di cassa integrazione o altro a questi vengono regalato i contributi, io per avere una discreta pensione mi tocca lavorare ancora per 3 anni.....
massimo

Massimo, purtroppo il sistema pensionistico Italiano ha subito a partire dagli anni 90 ( riforma Amato del 1992), una fase di austerity con l'entrata in vigore di requisiti sempre più stringenti per aver diritto alle prestazioni previdenziali.
Poi con le altre riforme successive (Dini 1995 - Prodi 1997 - Berlusconi 2001 fino ad arrivare alla "sberla" Fornero 2011) le condizioni di accesso si sono fatte sempre più difficili e penalizzanti..
Certo sono lontani i tempi in cui nel 1973, c'erano le baby pensioni con la possibilità per le lavoratrici della pubblica amministrazione, sposate e con figli di andare in pensione dopo 14 anni, sei mesi e un giorno, dopo 20 anni gli altri statali e dopo 25 anni per tutti i dipendenti privati.
Erano delle assurdità che le generazioni a venire, tra cui la nostra, ne hanno pagato le conseguenze..
Penso che se andra avanti cosi, anche noi ci sentiremo dire,un giorno, dai nostri figli e nipoti, che siamo stati dei previlegiati.

Serena Pasqua

massimo62 ha scritto: Invece molti che hanno fatto tanti anni di cassa integrazione o altro a questi vengono regalato i contributi, io per avere una discreta pensione mi tocca lavorare ancora per 3 anni.....
massimo

Massimo ,capisco che hai le tue ragioni ma volevo puntualizzare che coloro che sono stati in cassa integrazione hanno versato un contributo mensile( seppur minimo) come lo hanno fatto le aziende, dunque l'inps non ci ha regalato un casso.

Sono contributi figurativi in costanza di lavoro, a differenza dalla disoccupazione che è un sussidio al 100%.

Quello che mi fa innervosire è che io sono precoce invalido civile con diritto ad accedere alla legge 41 precoce da agosto 2018 (documento unicarpe arrivato il 03/01/19) oppure posso accedere da subito anche con la legge fornero come invalido civile (tre anni di invalidità) però avendo lavorato al 31/12/96 solo 17 anni l'INPS non mi regala i 3 anni di invalidità.
Invece molti che hanno fatto tanti anni di cassa integrazione o altro a questi vengono regalato i contributi, io per avere una discreta pensione mi tocca lavorare ancora per 3 anni.....
massimo