Risposta pensione

saluti al forum,

Volevo aggiungere che bisogna vedere se vale il gioco della candela.....altrimenti lasciare come Side ha evidenziato.

Vi dico che il patronato ai suoi tempi quando pagavo l'imu sulla prima casa non era i grado di farlo giusto mentre sul sito : www.avvocatoandreani.it ci sono dei calcolatori che sbagliano di pochissimo dalla realtà, dunque la morale è: fidarsi si.... non fidarsi ancor meglio.

Partire dal presupposto che dietro una scrivania ci sono persone che ne sanno meno di te, che se ti sei informato in rete tu parti in vantaggio.

Aggiungo come mia filosofia personale che i lor signori che lavorano al patronato o INPS o chi sia altro ente , lo fanno esclusivamente x raggiungere le 8 ore quotidiane punto e basta... non gli frega nulla.

Siamo italiani...

gli utenti Side, Border, Cochise, Nicola54 e il sottoscritto quando può scrive, danno consigli precisi e documentati a GRATISS non notizie fuorvianti.

RICORDARSI CHE BISOGNA SENTIRE PIU' DI UNA CAMPANA.

P.s. ricordarsi che il link che ho sopra citato è molto attendibile ( mi ha risolto molti dubbi) come lo è il sito pensionioggi.it.

Fatene tesoro!

Commento molto preciso e soprattutto sensato !
Niente da aggiungere..

In base a quanto esposto, se il patronato fa un errore che causa un danno, si deve innanzitutto farlo presente al responsabile dell’ente e vedere di trovare un accordo per il ristoro del danno, dato che hanno un’assicurazione per lo svolgimento della loro attività. Se il responsabile si rifiuta pagare, bisogna inviagli una diffida ad adempiere, tramite raccomandata o pec.

In caso di risposta negativa, si può fare causa con competenza del tribunale ordinario, ma se il valore della causa non supera i 5.000 euro, ci si può rivolgere al Giudice di Pace.

Bisogna valutare attentamente l’entità del danno e l’effettiva responsabilità in capo al patronato prima di far causa. Ad esempio, l’ente non è responsabile se non gli sono stati forniti i dati o gli elementi corretti per adempiere in modo completo al mandato, nel caso in cui non si tratti di elementi direttamente dall’ente reperibili, senza considerare che nei casi in cui l’obbligazione è a titolo gratuito, la valutazione della diligenza nell’adempimento della stessa è effettuata con maggiore tenuità.

Peraltro, anche quando sussistono tutti gli elementi utili a domandare un risarcimento del danno, una certa aleatorietà nell’intraprendere la causa non si può negare, come non si può negare un notevole impegno di spesa, nella maggior parte dei casi (salvo il diritto al patrocinio gratuito).

Una soluzione come detto, potrebbe essere prima d’intentar causa, il domandare un importo a titolo transattivo e valutare quanto eventualmente offerto dal patronato.

Ecco il motivo per cui dicevo nel mio post precedente che per venirne a capo, bisogna imbarcarsi in un ulteriore "odissea"....ciao Border

Ultima cosa,
per informazione per coloro che sono stati "vittime" di errori del patronato,
ho cercato di approfondire la questione, in effetti i patronati hanno delle assicurazioni che coprono i loro errori derivanti da pratiche mal presentate,
allego il link del sito dei "nostri cugini" Ape social forum, in cui vi è una discussione dedicata all'argomento e dove sono riportate esperienze di utenti che in alcuni casi hanno ottenuto i risarcimenti del danno subito.

www.apesocial.it/forum/viewtopic.php?f=1...69305ff5238&start=90

Grazie Side,
hai ragione.. primo: è tutta da dimostrare la responsabilità, secondo : si rischia di rodersi il fegato invece di godersi la pensione !
Morale ... informarsi personalmente degli adempimenti da fare o tramite persone di estrema fiducia.. oppure su PensioniOggi !!!

Ciao Border,
i patronati hanno delle assicurazioni generiche per compensare questo genere di errori, e se non si è ben attenti quando serve, significa imbarcarsi in altre "odissee" dalle non verificate possibilità di risarcimento (chissà quando e come)......