Redazione

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- Trento, 31 mag. - La strada delle riforme e' chiara e vicina, e' quanto afferma il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan che oggi ha partecipato alla nona edizione del Festival dell'Economia a Trento. "Oggi siamo davanti a un bivio: vivacchiare oppure fare quelle riforme che ci mettano sulla strada di una crescita sostenuta o duratura. Saro' soddisfatto soltanto quando potremo registrare la creazione di nuovi posti di lavoro". E poi un appello ai giovani ancora senza lavoro: "Ai giovani consiglio di cogliere ogni opportunita' di fare la prima esperienza di lavoro, ovunque sia, anche se non e' in linea con le loro aspettative. L'Italia ha bisogno del loro talento per cambiare in meglio". Nell'agenda governativa al primo posto c'e' la riforma della PA. "E' indispensabile - afferma Padoan - perche'tutte le altre riforme possano esplicare gli effetti che ci attendiamo".

Sempre nel corso del Festival dell'Economia a Trento, Padoan lancia le linee guida per la ripresa economica. "L'unica via per combattere il debito pubblico e' migliorare la crescita. Il debito scende - ha aggiunto - se l'economia reale cresce. Se non c'e' crescita, gli spostamenti sono minimi o nulli".

Non manca un bilancio sulle europee e una previsione sul futuro dell'Italia e dell'Europa. "Italia e Germania dopo il 25 maggio hanno in comune la vittoria dei partiti al governo. Occorre spingere - ha insistito - per aiutare la crescita". E ancora il principio della fiducia: "Dobbiamo fare in modo che l'Italia sia seria e credibile", ha detto il ministro parlando del rapporto con la Germania. "Non e' facile, ma e' importante", ha aggiunto. La schiacciante vittoria di Matteo Renzi alle europee dara' al Governo nuova energia per i suoi piani di riforma e rafforzera' la voce dell'Italia in seno all'Unione europea nel chiedere politiche in grado di favorire la crescita. Intervistato dal Wall Street Journal, il titolare del dicastero di via XX settembre sottolinea che il voto "dara' rinnovato impeto al Governo". E promette: "Utilizzeremo questo capitale politico addizionale senza tentennamenti".

In attesa che l'Italia assuma la presidenza di turno dell'Ue, Padoan non ha dubbi: "L'Europa", dice, "deve ora mettere chiaramente la crescita e l'occupazione in cima alla lista delle priorita'". Con un'avvertenza precisa: "non deve trattarsi soltanto di parole, ma di cominciare ad agire concretamente". Ad esempio, osserva Padoan, "a un Paese che realizza riforme strutturali dovrebbe essere riconosciuto un profilo di bilancio diverso". Un cambio di atteggiamento che deve riguardare anche la Bce. L'Eurotower, spiega il ministro, "ha sempre correttamente affermato che la politica monetaria puo' aiutare fino a un certo punto e che la responsabilita' per una maggiore crescita e' innanzitutto nelle mani dei Governi che devono realizzare le riforme strutturali. Ora che i Governi stanno diventando piu' seri su questo fronte, mi aspetto che la Bce lo riconosca". 

- Roma, 30 mag. - In Forza Italia continuano le fibrillazioni interne dopo il magro risultato delle europee. Una discussione amplificata dalla apertura per una riunificazione del centrodestra lanciata dal leader di Ncd Angelino Alfano. Il tema resta quello del rilancio della riunificazione dell'area politica anche attraverso il ricorso alle primarie.

Oggi è andata in scena il botta e risposta tra Berlusconi e Fitto, quest'ultimo ha ottenuto un ottimo risultato alle europee e negli ultimi giorni piu' degli altri ha chiesto di ricvorrere alle primarie per la guida di Forza Italia.

"Chiedo a tutti di non proseguire con uno sterile dibattito a mezzo stampa sulle primarie e a non contribuire cosi' all'immagine negativa che i media ostili costruiscono ogni giorno a nostro danno". Lo afferma in una nota Silvio Berlusconi. "Forza Italia e', fin dalla sua fondazione, venti anni fa, un movimento politico aperto, democratico, rispettoso del contributo di tutti i suoi militanti, attento a valorizzare ogni idea maturata al suo interno e le diverse esperienze che lo hanno reso grande", premette Berlusconi, "In tale direzione ho sempre orientato la mia attivita' di Presidente e Fondatore, con l'equilibrio, la capacita' di sintesi e il rispetto di tutti che mi sono sempre stati riconosciuti".

Gia' prima delle elezioni, su mio preciso stimolo, abbiamo avviato un cammino di rinnovamento importante e articolato, che sono certo dara' presto i suoi frutti", aggiumge, "Nei prossimi giorni, come gia' stabilito, ci confronteremo all'interno del nostro Ufficio di Presidenza per fare un primo bilancio e stabilire nel merito e nel metodo le nostre prossime iniziative, consapevoli che l'esito delle elezioni del 25 maggio ci obbliga ad un cambio di passo e di visione politica che non puo' certo ridursi ad un confronto, pur legittimo, su organigrammi e metodi di selezione". "Chiedo quindi a tutti di non proseguire con uno sterile dibattito a mezzo stampa sulle primarie e a non contribuire cosi' all'immagine negativa che i media ostili costruiscono ogni giorno a nostro danno", conclude.

A rispondere e' Raffaele Fitto in una lettera aperta a Silvio Berlusconi: "Carissimo Presidente" "raccolgo l'appello che hai rivolto a tutti, e dunque preannuncio che al prossimo Ufficio di presidenza lavoreremo per una proposta articolata di rilancio sia sul terreno dei contenuti sia su quello organizzativo". "E sono sicuro che sara' una discussione ricca, positiva e costruttiva, che probabilmente sarebbe anche utile trasmettere in diretta audiovideo, dando modo a tutti di seguire, senza filtri il nostro comune ragionamento", aggiunge.

"Consentimi di ribadirti pubblicamente ciò che ho gia' avuto modo di dirti a quatt'occhi, con l'affetto e la sincerita' di sempre. Quello che fa male al nostro movimento non e' certamente il libero dibattito di idee, condotto da chi come me lo fa lealmente, ma la piccola dose quotidiana di falsita' e veleni che alcuni mettono in circolo da troppo tempo. In un grande movimento, come noi siamo, chi discute in modo limpido (senza retroscena, senza sottintesi, senza doppie verita') e lo fa forte di una coerenza nota, dovrebbe essere una risorsa e non un problema".

"Ho l'orgoglio di conoscere un Berlusconi che si è sempre fatto forte delle idee innovative, e ha sempre alzato l'asticella del cambiamento, spiazzando tutti".

- Milano, 31 mag. - Il premier Matteo Renzi, in un'intervista a 'La Stampa', ribadisce che il suo esecutivo durera' a lungo. "Non so se sia un bene o un male - sostiene - ma credo che per qualche anno non vedrete altri presidenti del consiglio. L'Italia ha scelto la stabilita' e per noi stabilita' significa fare riforme molto dure e forti". Stabilita', che secondo il presidente del consiglio, consente il cambiamento: "Il segnale delle urne non si presta ad equivoci. E' la prima volta dal 1958 che un partito prende piu' del 40%, allora credo che fosse il governo Fanfani: 56 anni fa. Piu' forte di cosi' gli italiani non potevano parlare".
- Milano, 31 mag. - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell'anniversario della nascita della Repubblica, ha inviato un messaggio ai Prefetti d'Italia, affinche' se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza del 2 giugno. Nel messaggio tra l'altro, il presidente invita ad affrontare "con senso di responsabilita'", le "manifestazioni di malessere" anche se con "fermezza contro ogni violenza" e una "equilibrata gestione delle situazioni di crisi". "Nell'anniversario della Festa della Repubblica - e' scritto nel messaggio - mi rivolgo ancora una volta a Voi, rinnovando l'apprezzamento per l'impegno che dispiegate, insieme con le istituzioni rappresentative e le altre articolazioni decentrate dello Stato, nell'affermare i valori di legalita', di coesione e di integrazione, condizione essenziale per essere all'altezza delle difficili sfide che il nostro Paese e l'Europa tutta devono sostenere in una fase cosi' complessa e cruciale per il nostro futuro. Coloro che, come Voi, rivestono funzioni pubbliche sul territorio costituiscono, infatti, il fronte piu' esposto alle sfide della quotidianita' ed a quelle manifestazioni di malessere che debbono essere affrontate con senso di responsabilita' e lungimiranza, non disgiunte dalla necessaria fermezza contro ogni forma di violenza, di illegalita' e di prevaricazione. Il rinnovato sforzo che si chiede alle amministrazioni, nel farsi carico delle pressanti istanze ed aspettative di cittadini ed imprese, e' essenziale per ripristinare quei motivi di fiducia su cui fondare un nuovo spirito di iniziativa ed un nuovo rapporto con le Istituzioni, ineliminabili presidi di democrazia e di tutela dei soggetti piu' deboli, ma anche centri propulsori di sviluppo economico e sociale". "In questa delicata fase, in cui e' piu' che mai indispensabile vigilare affinche' sia garantita la funzionalita' delle pubbliche amministrazioni, particolarmente contro i tentativi di infiltrazione malavitosa, ed una equilibrata gestione delle situazioni di crisi, si chiede a Voi Prefetti il massimo impegno nell'assolvimento dei peculiari compiti conferiti dalla legge, confidando anche nella riconosciuta attitudine all'ascolto, al confronto e alla mediazione. Con questi auspici - conclude il messaggio del Presidente della Repubblica - a Voi Prefetti ed a tutti coloro che con Voi celebrano la Festa della Repubblica rivolgo il mio piu' intenso augurio di buon lavoro". .
- Milano, 31 mag. - Il premier Matteo Renzi, in un'intervista a 'La Stampa', ribadisce che il suo esecutivo durera' a lungo. "Non so se sia un bene o un male - sostiene - ma credo che per qualche anno non vedrete altri presidenti del consiglio. L'Italia ha scelto la stabilita' e per noi stabilita' significa fare riforme molto dure e forti". Stabilita', che secondo il presidente del consiglio, consente il cambiamento: "Il segnale delle urne non si presta ad equivoci. E' la prima volta dal 1958 che un partito prende piu' del 40%, allora credo che fosse il governo Fanfani: 56 anni fa. Piu' forte di cosi' gli italiani non potevano parlare". "La Germania per me e' un modello, non un nemico". "Lo e' - spiega il presidente del Consiglio - quando penso al mercato del lavoro o alla struttura pubblica" ma "questo non significa non avere idee diverse su tante questioni". L'Italia quindi a Bruxelles, "ripetera' che l'impostazione di fondo dell'Europa non deve essere centrata soltanto sull'austerita' ma anche sulla crescita, l'occupazione e le riforme". Per quanto riguarda poi la nomina del presidente della Commissione Ue, il premier usa il latino e insiste: "la posizione del governo italiano e' molto chiara: nomina sunt consequentia rerum. Prima di ragionare di nomi, mettiamoci d'accordo sull'agenda. Mi interessano piu' i posti di lavoro che i posti di potere".
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