Redazione

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- Milano, 31 mag. - Fermezza contro le manifestazioni di violenza, senso di responsabilita' e apetura al dialogo. Sono i suggerimenti di Giorgio Napolitano ai Prefetti d'Italia in occasione dell'anniversario del 2 giugno, per svolgere al meglio le loro funzioni in questo delicato periodo di crisi. "Nell'anniversario della Festa della Repubblica - e' scritto nel messaggio - mi rivolgo ancora una volta a Voi, rinnovando l'apprezzamento per l'impegno che dispiegate, insieme con le istituzioni rappresentative e le altre articolazioni decentrate dello Stato, nell'affermare i valori di legalita', di coesione e di integrazione, condizione essenziale per essere all'altezza delle difficili sfide che il nostro Paese e l'Europa tutta devono sostenere in una fase cosi' complessa e cruciale per il nostro futuro. Coloro che, come Voi, rivestono funzioni pubbliche sul territorio costituiscono, infatti, il fronte piu' esposto alle sfide della quotidianita' ed a quelle manifestazioni di malessere che debbono essere affrontate con senso di responsabilita' e lungimiranza, non disgiunte dalla necessaria fermezza contro ogni forma di violenza, di illegalita' e di prevaricazione. Il rinnovato sforzo che si chiede alle amministrazioni, nel farsi carico delle pressanti istanze ed aspettative di cittadini ed imprese, e' essenziale per ripristinare quei motivi di fiducia su cui fondare un nuovo spirito di iniziativa ed un nuovo rapporto con le Istituzioni, ineliminabili presidi di democrazia e di tutela dei soggetti piu' deboli, ma anche centri propulsori di sviluppo economico e sociale". "In questa delicata fase, in cui e' piu' che mai indispensabile vigilare affinche' sia garantita la funzionalita' delle pubbliche amministrazioni, particolarmente contro i tentativi di infiltrazione malavitosa, ed una equilibrata gestione delle situazioni di crisi, si chiede a Voi Prefetti il massimo impegno nell'assolvimento dei peculiari compiti conferiti dalla legge, confidando anche nella riconosciuta attitudine all'ascolto, al confronto e alla mediazione. Con questi auspici - conclude il messaggio del Presidente della Repubblica - a Voi Prefetti ed a tutti coloro che con Voi celebrano la Festa della Repubblica rivolgo il mio piu' intenso augurio di buon lavoro".

- Roma, 30 mag. - L'intenzione era parlare di giustizia, ma si e' finito per dibattere di telecamere nelle mutande. Puntata al fulmicotone, ieri, per 'Tango', dove Daniela Santanche', ospite di Ilaria D'Amico e Giuseppe Cruciani, e' stata protagonista di uno scontro con la giornalista sul diritto alla privacy. Oggetto del contendere, naturalmente, la condanna in via definitiva di Silvio Berlusconi e la sua interdizione dai pubblici uffici. All'onorevole di Forza Italia, che contestava la fondatezza delle accuse mosse al suo leader, la D'Amico ha replicato che e' inutile discutere una sentenza passata attraverso tre gradi di giudizio, ma presto il dibattito e' trasceso allo scontro. "Il giorno che le mettono una telecamera addosso anche su di lei il giudice scopre qualcosa" ha detto la Santanche' alla giornalista, "soprattutto se gliela mettono nelle mutande". Provocazione rimasta senza replica se non un sorriso imbarazzato della conduttrice e gli sguardi divertiti degli altri ospiti: Mario Adinolfi e Carlo Freccero. Mentre Cruciani si ostinava a chiedere, inascoltato, alla deputata perche' il suo partito non avesse firmato il referendum sulla prostituzione. .

- Roma, 30 mag. - "La Tasi determinera' un incremento del prelievo sulla prima casa. Nella migliore, ma irrealistica, ipotesi del 12%, nella peggiore del 60%. A certificarlo non e' lo studio di un partito, o la dichiarazione di un politico, e' la Banca d'Italia. E' un dato di fatto, i governi di sinistra, Letta prima e Renzi dopo, hanno aumentato le tasse". Cosi', il il senatore FI Altero Matteoli rileva che "Renzi da un lato ha dato a pochi e dall'altro ha tolto a tutti, non solo ai proprietari di case che sono l'ottanta per cento degli italiani, ma anche a chi ha messo da parte pochi risparmi. La primavera renziana e' gia' finita".
- Roma, 30 mag. - "La stampa italiana sta scrivendo di tutto su Nigel Farage". Cosi' Beppe Grillo su Facebook dove 'linka' al suo blog dove, con il titolo 'Nigel Farage, la verita'', rilancia una nota dell'ufficio stampa del leader degli euroscettici Ukip, incontrato mercoledi' scorso a Bruxelles. Una nota che sembra voler rivendicare la giustezza di un accordo con Farage che, cosi' si legge sul blog, sottolinea per parte suia come quello al Parlamento europeo sarebbe solo un "matrimonio di convenienza". Si tratterebbe di far parte, quindi, di un gruppo che "non e' un partito politico" ma e' piuttosto una "scelta strategica e pragmatica" per contare in Parlamento e riuscire ad ottenere qualcosa, sia dei "finanziamenti" sia "posizioni nelle commissioni". Inoltre, sempre nella nota dell'ufficio stampa di Farage pubblicato sul blog, viene sottolineato per capitoletti che l'UKIP e' "contro la guerra", e' "un'organizzazione democratica" che non pratica "nessuna forma di razzismo ne' xenofobia"; "si oppone alla dominazione tedesca e al controllo della Troika" e infine "sostiene la democrazia diretta e si oppone all'Euro". "La politica di liberta' di voto dell'Europe of Freedom and Democracy (EFD) - si legge nella nota dell'ufficio stampa di Farage sul blog di Grillo - e' rispettosa di ogni partito politico. A differenza dei Verdi e di molti altri gruppi del Parlamento europeo, il gruppo EFD permette alle delegazioni nazionali di votare come ritengono opportuno secondo la propria ideologia, preferenze politiche e di interesse nazionale. Per l'EFD, un gruppo non e' un partito politico. Si tratta di una scelta strategica e pragmatica al fine di ottenere posizioni nelle commissioni del Parlamento europeo, per ottenere finanziamenti, tempo di parola in parlamento, e un segretariato esperto e professionale. Non e' programmatica. Ciascuna delle parti all'interno del gruppo e' libera di scegliere il proprio modello di voto, direzione ideologica ecc. Nell'ottica del gruppo EFD si tratta di un matrimonio di convenienza per il reciproco vantaggio". Il blog pubblica quindi "Lo statuto del gruppo Ukip: il gruppo e' aperto ai deputati che credono in una Europa della Liberta' e della Democrazia e che riconoscono la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti umani e la democrazia parlamentare. Il gruppo sottoscrive il seguente programma : 1) Liberta' e cooperazione tra le persone di Stati diversi 2) Piu' democrazia e il rispetto della volonta' popolare 3) Rispetto per la storia d'Europa , delle tradizioni e dei valori culturali. Popoli e nazioni d'Europa hanno il diritto di proteggere i propri confini e rafforzare i propri valori storici, tradizionali, religiose e culturali. Il Gruppo rifiuta la xenofobia, l'antisemitismo e qualsiasi altra forma di discriminazione 4) Rispetto delle differenze e degli interessi nazionali: liberta' di voto. Accettando di far propri questi principi nei suoi procedimenti, il gruppo rispetta la liberta' delle sue delegazioni e deputati di votare come meglio credono". Seguono poi alcuni 'capitoletti' della politica seguita dal partito di Farage: "UKIP e' contro la guerra: a differenza dei leader verdi e liberali (ALDE), che hanno entrambi urlato per la guerra in Libia, quando Hermann Van Rompuy ha visitato il parlamento a dicembre 2012, l'UKIP ha avuto una opposizione coerente e di principio alle guerre imperialistiche straniere e contrario alla Gran Bretagna come cagnolino della politica estera aggressiva dell'UE o degli Stati Uniti. UKIP si e' opposta all'intervento militare dell'UE e del Regno Unito in Iraq, Afghanistan, Libia e Siria". Altro capitoletto: "UKIP e' un'organizzazione democratica, con delle procedure decise dai suoi membri: Nigel Farage e' il leader del partito UKIP, ma non decide la politica UKIP. Questa e' una questione dei membri del partito e del Consiglio Direttivo Nazionale. UKIP e' un'organizzazione democratica e non una dittatura - tiene a sottolineare l'ufficio stampa di Farage - nessuna forma di razzismo, sessismo o xenofobia e' tollerata. Nessuno che sia mai stato membro di un partito di estrema destra puo' unirsi a UKIP. Questo e' scritto nella costituzione del partito. La costituzione del partito e' stata modificata in modo che i membri del partito e i deputati che infrangono la legge o mettono in imbarazzo il partito possono essere espulsi. Ex eurodeputato UKIP Nikki Sinclaire e' stato espulso dal UKIP dopo essere stato sorpreso nell'appropriazione indebita di denaro da parte del Parlamento europeo. La politica UKIP sugli errori dei membri e' "Una volta che si trovano fuori, si sono gettati fuori". Nigel Farage si e' offerto di testimoniare in tribunale contro l'ex deputato che e' stato scoperto a prendere i soldi da parte del Parlamento europeo. E' stato affermato nel corso della riunione dell'Ufficio di presidenza del Parlamento europeo all'inizio di quest'anno che le accuse formulate contro il signor Farage dal deputato liberal democratico MacMillan Scott sono state vagliate e nulla di male e' emerso nei confronti del signor Farage. Farage ha lavorato come broker al London Metal Exchange, non e' mai stato un banchiere e non ha nulla a che fare con le banche o servizi finanziari. Farage non ha mai sostenuto offerte di libero scambio UE e ha detto pubblicamente che non sosterra' l'affare TTIP. Farage ha attaccato le grandi banche, le grandi imprese e i grandi burocrati che come lui afferma dominano l'UE". Altro capitoletto: "UKIP si oppone alla dominazione tedesca e al controllo della Troika: Farage ha difeso il diritto dei paesi di proteggere i loro poveri dagli effetti disastrosi della UE, della Commissione Europea, FMI, BCE (la Troika). Egli si oppone al federalismo dell'UE, piu' correttamente chiamato centralizzazione. Farage e' contro la dominazione tedesca dell'Europa attraverso il suo potere politico ed economico". C'e' poi: "Politica energetica UKIP: UKIP si oppone alla politica energetica dell'UE perche' sovvenziona turbine eoliche inefficienti e assurdamente costose. Si ritiene che la politica energetica dell'Unione europea stia spingendo al rialzo i prezzi, provocando poverta' di combustibile per i poveri e guidando l'industria di Europa e verso la Cina e l'India dove la manodopera e l'energia sono a buon mercato. Ha una politica di sostegno per il carbone, il gas di scisto, l'energia nucleare e delle maree. L'appartenenza al gruppo EFD consente al Movimento 5 Stelle di perseguire una propria politica distinta per l'energia". Infine: "UKIP sostiene la democrazia diretta e si oppone all'Euro: UKIP ha sempre difeso la democrazia locale e nazionale. E' un appassionato sostenitore dei referendum locali e nazionali. Si oppone alle imponenti leggi comunitarie e alle politiche economiche sulle popolazioni che non danno il loro consenso per tali politiche. E' fortemente contrario alla centralizzazione della UE e al controllo della Troika. Si ritiene che il progetto euro abbia generato poverta' e disoccupazione per milioni di persone nel sud Europa e debba per cio' essere combattuto". Tutto firmato: ufficio stampa di Nigel Farage. .

- Roma, 30 mag. - "La stampa italiana sta scrivendo di tutto su Nigel Farage". Cosi' Beppe Grillo su Facebook dove 'linka' al suo blog dove, con il titolo 'Nigel Farage, la verita'', rilancia una nota dell'ufficio stampa del leader degli euroscettici Ukip, incontrato mercoledi' scorso a Bruxelles. Una nota che sembra voler rivendicare la giustezza di un accordo con Farage che, cosi' si legge sul blog, sottolinea per parte suia come quello al Parlamento europeo sarebbe solo un "matrimonio di convenienza".

Si tratterebbe di far parte, quindi, di un gruppo che "non e' un partito politico" ma e' piuttosto una "scelta strategica e pragmatica" per contare in Parlamento e riuscire ad ottenere qualcosa, sia dei "finanziamenti" sia "posizioni nelle commissioni". Inoltre, sempre nella nota dell'ufficio stampa di Farage pubblicato sul blog, viene sottolineato per capitoletti che l'UKIP e' "contro la guerra", e' "un'organizzazione democratica" che non pratica "nessuna forma di razzismo ne' xenofobia"; "si oppone alla dominazione tedesca e al controllo della Troika" e infine "sostiene la democrazia diretta e si oppone all'Euro".

"La politica di liberta' di voto dell'Europe of Freedom and Democracy (EFD) - si legge nella nota dell'ufficio stampa di Farage sul blog di Grillo - e' rispettosa di ogni partito politico. A differenza dei Verdi e di molti altri gruppi del Parlamento europeo, il gruppo EFD permette alle delegazioni nazionali di votare come ritengono opportuno secondo la propria ideologia, preferenze politiche e di interesse nazionale. Per l'EFD, un gruppo non e' un partito politico. Si tratta di una scelta strategica e pragmatica al fine di ottenere posizioni nelle commissioni del Parlamento europeo, per ottenere finanziamenti, tempo di parola in parlamento, e un segretariato esperto e professionale. Non e' programmatica. Ciascuna delle parti all'interno del gruppo e' libera di scegliere il proprio modello di voto, direzione ideologica ecc. Nell'ottica del gruppo EFD si tratta di un matrimonio di convenienza per il reciproco vantaggio".

Il blog pubblica quindi "Lo statuto del gruppo Ukip: il gruppo e' aperto ai deputati che credono in una Europa della Liberta' e della Democrazia e che riconoscono la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti umani e la democrazia parlamentare.

Il gruppo sottoscrive il seguente programma :

1) Liberta' e cooperazione tra le persone di Stati diversi

2) Piu' democrazia e il rispetto della volonta' popolare

3) Rispetto per la storia d'Europa , delle tradizioni e dei valori culturali. Popoli e nazioni d'Europa hanno il diritto di proteggere i propri confini e rafforzare i propri valori storici, tradizionali, religiose e culturali. Il Gruppo rifiuta la xenofobia, l'antisemitismo e qualsiasi altra forma di discriminazione

4) Rispetto delle differenze e degli interessi nazionali: liberta' di voto. Accettando di far propri questi principi nei suoi procedimenti, il gruppo rispetta la liberta' delle sue delegazioni e deputati di votare come meglio credono". Seguono poi alcuni 'capitoletti' della politica seguita dal partito di Farage: "UKIP e' contro la guerra: a differenza dei leader verdi e liberali (ALDE), che hanno entrambi urlato per la guerra in Libia, quando Hermann Van Rompuy ha visitato il parlamento a dicembre 2012, l'UKIP ha avuto una opposizione coerente e di principio alle guerre imperialistiche straniere e contrario alla Gran Bretagna come cagnolino della politica estera aggressiva dell'UE o degli Stati Uniti. UKIP si e' opposta all'intervento militare dell'UE e del Regno Unito in Iraq, Afghanistan, Libia e Siria".

Altro capitoletto: "UKIP e' un'organizzazione democratica, con delle procedure decise dai suoi membri: Nigel Farage e' il leader del partito UKIP, ma non decide la politica UKIP. Questa e' una questione dei membri del partito e del Consiglio Direttivo Nazionale. UKIP e' un'organizzazione democratica e non una dittatura - tiene a sottolineare l'ufficio stampa di Farage - nessuna forma di razzismo, sessismo o xenofobia e' tollerata. Nessuno che sia mai stato membro di un partito di estrema destra puo' unirsi a UKIP. Questo e' scritto nella costituzione del partito. La costituzione del partito e' stata modificata in modo che i membri del partito e i deputati che infrangono la legge o mettono in imbarazzo il partito possono essere espulsi. Ex eurodeputato UKIP Nikki Sinclaire e' stato espulso dal UKIP dopo essere stato sorpreso nell'appropriazione indebita di denaro da parte del Parlamento europeo. La politica UKIP sugli errori dei membri e' "Una volta che si trovano fuori, si sono gettati fuori". Nigel Farage si e' offerto di testimoniare in tribunale contro l'ex deputato che e' stato scoperto a prendere i soldi da parte del Parlamento europeo. E' stato affermato nel corso della riunione dell'Ufficio di presidenza del Parlamento europeo all'inizio di quest'anno che le accuse formulate contro il signor Farage dal deputato liberal democratico MacMillan Scott sono state vagliate e nulla di male e' emerso nei confronti del signor Farage. Farage ha lavorato come broker al London Metal Exchange, non e' mai stato un banchiere e non ha nulla a che fare con le banche o servizi finanziari. Farage non ha mai sostenuto offerte di libero scambio UE e ha detto pubblicamente che non sosterra' l'affare TTIP. Farage ha attaccato le grandi banche, le grandi imprese e i grandi burocrati che come lui afferma dominano l'UE". Altro capitoletto: "UKIP si oppone alla dominazione tedesca e al controllo della Troika: Farage ha difeso il diritto dei paesi di proteggere i loro poveri dagli effetti disastrosi della UE, della Commissione Europea, FMI, BCE (la Troika). Egli si oppone al federalismo dell'UE, piu' correttamente chiamato centralizzazione. Farage e' contro la dominazione tedesca dell'Europa attraverso il suo potere politico ed economico".

C'e' poi: "Politica energetica UKIP: UKIP si oppone alla politica energetica dell'UE perche' sovvenziona turbine eoliche inefficienti e assurdamente costose. Si ritiene che la politica energetica dell'Unione europea stia spingendo al rialzo i prezzi, provocando poverta' di combustibile per i poveri e guidando l'industria di Europa e verso la Cina e l'India dove la manodopera e l'energia sono a buon mercato. Ha una politica di sostegno per il carbone, il gas di scisto, l'energia nucleare e delle maree. L'appartenenza al gruppo EFD consente al Movimento 5 Stelle di perseguire una propria politica distinta per l'energia". Infine: "UKIP sostiene la democrazia diretta e si oppone all'Euro: UKIP ha sempre difeso la democrazia locale e nazionale. E' un appassionato sostenitore dei referendum locali e nazionali. Si oppone alle imponenti leggi comunitarie e alle politiche economiche sulle popolazioni che non danno il loro consenso per tali politiche. E' fortemente contrario alla centralizzazione della UE e al controllo della Troika. Si ritiene che il progetto euro abbia generato poverta' e disoccupazione per milioni di persone nel sud Europa e debba per cio' essere combattuto". Tutto firmato: ufficio stampa di Nigel Farage.

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