
Redazione
Renzi: Pil 2014 non sara' buono; soldi per scuola e infrastrutture
Martedì, 09 Settembre 2014Renzi, meno tasse sul lavoro Per Pil 2014 non sono ottimista
Martedì, 09 Settembre 2014- Roma, 9 set. - "Nella legge di Stabilita' ci sara' un'ulteriore riduzione delle tasse sul lavoro. La scommessa e' quella di ridare potere d'acquisto al ceto medio". Lo ha detto Matteo Renzi a Porta a Porta. "Per il Pil non sono ottimista: balliamo intorno allo zero e questo non e' sufficiente per ripartire. Nel 2014 i dati non saranno buoni. L'anno prossimo cresciamo, a patto di mettere le risorse di Draghi in cose concrete come la scuola e le infrastrutture", ha aggiunto.
Renzi: impegnare risorse di Draghi per scuola e infrastrutture
"Le misure annunciate da Draghi avranno delle ricadute immediate", ha spiegato ancora Renzi a Porta a Porta, aggiungendo l'auspicio che "le banche non usino quei soldi" che arriveranno dalla riduzione dei tassi di interesse "per investimenti istituzionali, senza rischiare".
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"Bisogna incoraggiare il nostro sistema imprenditoriale, finanziando il rischio, aiutando un ragazzo che vuole fare impresa", ha aggiunto il presidente del Consiglio. Sulla corruzione, il premier ha rivendicato l'azione del suo governo: "ha fatto una misura ardita e all'avanguardia nel mondo. Ci consentira' di fare l'Expo e ne riparleremo a fine anno, con i risultati dell'Expo". .
Alfano, Roma nel mirino dell'Isis Non abbassiamo la guardia
Martedì, 09 Settembre 2014- Roma, 9 set. - "L'Italia non occupa un posto secondario" tra gli obiettivi del terrorismo internazionale, cosi' come "Roma, culla della cristianita'". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, in Aula alla Camera, sottolineando che, comunque, "al momento non si registrano evidenze investigative su progetti diretti contro l'Italia".
Alfano: in Isis tra i 10mila e i 100mila uomini
Pero' "Occorre rafforzare le armi legislative in materia di terrorismo". In particolare, secondo Alfano, l'attenzione va rivolta ai cosiddetti "lupi solitari", "perseguendo le condotte basate su pulsioni individualiste che rappresentano pur sempre un pericolo da neutralizzare".
Terrorismo: FI propone commissione bicamerale permanente
Il titolare del Viminale ha sottolineato che "il terrorismo internazionale di matrice religiosa veste anche abiti europei, insospettabile tra gli insospettabili: e' una sfida senza precedenti alla sicurezza" perche' "siamo di fronte a "un'organizzazione che ha ambizioni, soldi e uomini pronti a combattere che nessuna ha mai avuto prima".
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Martedì, 09 Settembre 2014Vertice Renzi-Cottarelli su tagli Spesa ministeri giu' del 3%
Lunedì, 08 Settembre 2014- Roma, 8 set. - Nessun passo indietro di Carlo Cottarelli. Almeno non per il momento. Sembra essere questa l'indicazione arrivata dal vertice di oggi a Palazzo Chigi, al quale hanno partecipato, assieme a Matteo Renzi, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il ministro dell'Attuazione del Programma, Maria Elena Boschi, e lo stesso commissario alla spending review, Carlo Cottarelli.
Appare al momento difficile che questo passo indietro possa arrivare prima della riunione dell'Ecofin che si terra', da giovedi' a sabato, a Roma: in quell'occasione, viene spiegato, l'Italia potrebbe chiedere tempo per il pareggio di bilancio e per il rientro dal deficit in cambio di riforme.
Dalla riunione e' emersa inoltre la decisione da parte del premier di confrontarsi con tutti i ministri del governo in una serie di incontri che avra' luogo nella giornata di mercoledi'. Sara' quella l'occasione per affrontare il tema dei tagli ai ministeri. Fonti ministeriali fanno inoltre sapere che i ministri avrebbero gia' accettato un piano di massima sui tagli di spesa del tre per cento. Non si dovrebbe trattare di tagli lineari, ma ogni ministero sara' responsabilizzato nel rintracciare le voci da tagliare.
Intanto, riferiscono fonti parlamentari, Matteo Renzi starebbe perfezionando la 'cabina di regia' sull'Economia che dovrebbe diventare, nelle intenzioni del premier, la cinghia di trasmissione tra Palazzo Chigi, il Ministero dell'Economia e Bruxelles. La capitale europea sembra sempre di piu' il luogo in cui si gioca la vera partita delle riforme, come sottolineato anche nei giorni scorsi da un intervento del ministro Padoan sulla stampa. Una delle ipotesi acreditate e' che si possa chiedere di scomputare, del tutto o in parte, il costo delle riforme dal deficit.