Redazione

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- Roma, 5 ago. - Matteo Renzi fa spallucce. Confcommercio denuncia una ripresa della domanda da encefalogramma semipiatto, a indicare che gli 80 euro del famoso bonus introdotto a maggio non hanno sortito l'effetto sperato. Lui replica: in 11 milioni non la pensano cosi'. Quindi avanti per la strada intrapresa, con il passo del maratoneta. Prossimo passo della maratona l'accordo sulla legge elettorale. "Sono ottimista", dice il Presidente del Consiglio alla vigilia di un pluriannunciato incontro con Silvio Berlusconi. Nel frattempo, stamane ha visto Angelino Alfano per preparare il terreno, anche perche' l'Ncd ha dato vita al Senato ad una riunione con tutte le componenti minori della maggioranza di governo. Sul tappeto non sono l'Italicum con le sue aborrite soglie di sbarramento, ma anche la situazione economica in vista del Def. Insomma, si prepara il lavoro per l'autunno, ognuno pronto a far valere il proprio peso politico. Nell'immediato pero' si registra una doppia votazione di fiducia per il governo. Una al Senato, l'altra alla Camera. La prima sul decreto riguardante la Pubblica Amministrazione. Preannunciata ieri, la richiesta ufficiale da parte dell'esecutivo e' puntualmente stata presentata oggi. Finisce come previsto: 160 a favore del governo, 106 contro. Nel secondo caso, alla Camera, si votera' nell'ambito del decreto competitivita': si finira' intorno alla mezzanotte. .

- Roma, 5 ago. - Il decreto legge del Governo Renzi per il rifinanziamento delle missioni italiane all'estero stanzia meno soldi per il secondo semestre 2014 rispetto alla precedente analoga legge del Governo Letta per il primo semestre 2014. Complessivamente il decreto legge di Renzi, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e in vigore da oggi, stanzia 452,7 milioni di euro dal primo luglio al 31 dicembre 2014. Il precedente decreto Letta stanzio' 619 milioni per i primi sei mesi dell'anno. Nel dettaglio ci sono meno soldi per l'Afghanistan (da 253,1 a 185 milioni di euro), per il Libano (da 81,5 a 76,2 milioni), per i Balcani (da 40,7 a 36 milioni), per la Guardia di Finanza in Libia (da 3,6 a 1,6 milioni), per il contrasto alla pirateria (da 25,1 a 23,9 milioni). Aumentano, invece, gli stanziamenti per la Somalia e il Corno d'Africa (da 7 a 17,8 milioni), anche perche' il nuovo decreto prevede "il funzionamento della base militare nazionale a Gibuti". Nel decreto legge di Renzi c'e' uno stanziamento per la nuova missione nella Repubblica Centrafricana con una spesa di 2,9 milioni di euro per il secondo semestre 2014. Sostanzialmente confermati, con variazioni minime, i dati per le altre missioni: Bosnia, Albania, Cipro, Hebron, Rafah, Palestina, Georgia, Mali. Confermati i soldi per la cooperazione internazionale: da 34,7 milioni per il primo semestre 2014 a 34,8 milioni per il secondo semestre. Gli stanziamenti serviranno per migliorare le condizioni di vita e sostenere la ricvostruzione civile in Afghanistan, Iraq, Libia, Mali, Myanmar, Pakistan, Repubblica Centrafricana, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Yemen e Paesi limitrofi. Rispetto al Governo Letta, Renzi ha inserito due new entry: Repubblica Centrafricana e Yemen. Calano gli stanziamenti per interventi operativi di emergenza e sicurezza destinati alla tutela dei cittadini e degli interessi italiani all'estero: da 12,7 a 8,8 milioni. .
- Roma, 5 ago. - Il governo ha posto la fiducia su un maxiemendamento "interamente sostitutivo" del decreto sulla Pubblica amministrazione. "A nome del governo, pongo la questione di fiducia sull'approvazione dell'emendamento che mi accingo a presentare, interamente sostitutivo dell'articolo 1 del decreto legge" ha annunciato in Aula a palazzo Madama il ministro per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha convocato la conferenza dei capigruppo per stabilire il timing del voto Il maxiemendamento, quindi, riporta il decreto al testo uscito dalla commissione di palazzo Madama che aveva soppresso alcune norme inserite nel decreto durante il passaggio alla Camera, tra cui quelle relative alla cosiddetta 'quota 96' inerente il pensionamento degli insegnanti. .
- Milano, 5 ago. - "Ad oggi il centrodestra non c'e'. Cos'e' il centrodestra, per caso Alfano? Io con Alfano che fa il 'ministro delle invasioni' non ho niente da spartire. Se si andasse a elezioni in queste condizioni la Lega e' pronta a correre da sola". Cosi' Matteo Salvini, intervistato da Telelombardia. "Secondo me Renzi ha voglia di andare a votare in primavera perche' la situazione economica e' disastrosa e lui non riesce a fare un piffero. O cambia il centrodestra o non lo so. Anche oggi Berlusconi incontra Renzi, si vede piu' spesso con Renzi che con tutti gli altri", prosegue il segretario federale della Lega Nord. "Ma cosi' non si va lontano, il centrodestra non puo' continuare a votare con Renzi la legge elettorale, la riforma del senato, la riforma costituzionale". "Renzi per me rappresenta le tasse, noi dobbiamo essere un'altra cosa, con Alfano continuo a non avere niente da spartire. Non posso mettere in gioco la mia faccia per Alfano, quindi - ripeto - a oggi la Lega correra' da sola. Questa sera saro' ad Arcore per un evento pubblico", prosegue. Alla domanda se dopo Renzi anche lui incontrera' Berlusconi, Salvini risponde cosi': "Io non ho in programma incontri con Berlusconi, visto che sono ad Arcore potrei incontrarlo se vuole, ma solo per parlare di Milan. Sono perplesso visti i primi risultati, ma ho fiducia in Inzaghi. Speriamo". .
- Roma, 5 ago. - Frenata sulle pensioni: dei medici, dei professori universitari, di quelle della scuola toccate dalla "quota 96". Il governo lo annuncia di prima mattina, attraverso il ministro Marianna Madia che entra in commissione affari costituzionali del Senato mentre si passa al vaglio il decreto sulla pubblica amministrazione. "Ci saranno quattro emendamenti soppressivi", preannuncia. Detto fatto: dalla commissioni esce un provvedimento ritoccato su una serie di punti delicati (alla fine sono tre). Viene cancellata la cosiddetta 'quota 96' (che dava il via libera a circa 4mila pensionamenti nella scuola) e sparisce il tetto dei 68 anni per il pensionamento dei professori universitari e dei primari. Tornano, infine, le penalizzazioni per chi va in pensione a 62 anni. Ora si va in Aula che, in omaggio ai ritmi di lavoro galoppanti tenuti in questi ultimi giorni, alle 20 procedera' con la discussione generale per passare alle votazioni nella mattinata di domani. Sara' anche questo un passaggio rapido: lo stesso ministro Madia ha lasciato intendere con pochi giri di parole che si procedera' con regolare richiesta di voto di fiducia (la 18ma posta dal governo sin dalla sua nascita) e si andra' oltre, con la ripresa dell'esame delle riforme. Scontente le opposizioni, in particolare Sel: "Il Governo dei soli annunci ha colpito ancora: per i lavoratori della scuola 'quota 96' si allontana di nuovo il sacrosanto diritto di andare in pensione". Ma anche Forza Italia non e' per nulla convinta: una decisione "vergognosa in cui vince la burocrazia". Peculiare il fatto che i mugugni arrivino anche da una parte dei deputati del Partito Democratico. In sette chiedono al governo di ripensarci, anche loro parlando di vittoria dei freddi numeri della burocrazia sul buon senso. Matteo Renzi, intanto, si esprime per interviste. Ne concede una a "La Repubblica" che ha tutta l'aria di voler preparare la campagna di settembre. "E' vero la ripresa e' debole. Ma non siamo messi male e il prossimo non sara' un autunno caldo", rassicura, "La Troika non arrivera' e se mai ci fosse bisogno di una manovra, non imporremo nuove tasse. E comunque rimarremo sotto il 3% nel rapporto deficit/pil". La parola d'ordine sembra essere 'serenita'".
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