Redazione

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- Roma, 7 ago. - Disco verde del Senato alla applicazione della legge per la prima costituzione del Senato. Ogni consigliere potra' votare per una sola lista di consiglieri e sindaci e i seggi vengono ripartiti fra liste secondo il metodo proporzionale. All'interno di ciascuna lista sono attribuiti a seconda dell'ordine di presentazione dei candidati. La lista che ha avuto piu' voti puo' optare per l'elezione di un consigliere o di un sindaco. Al fine dell'assegnazione dei seggi a ciascuna lista di candidati si divide il numero dei voti espressi per il numero dei seggi attribuiti e si ottiene il quoziente elettorale, viene stabilito nel testo che vara le norme transitorie. Si divide poi per tale quoziente il numero dei voti espressi in favore di ciascuna lista di candidati. I seggi sono assegnati a ciascuna lista di candidati in numero pari ai quozienti interi ottenuti, secondo l'ordine di presentazione nella lista dei candidati medesimi e i seggi residui sono assegnati alle liste che hanno conseguito i maggiori resti; a parita' di resti, il seggio e' assegnato alla lista che non ha ottenuto seggi o, in mancanza, a quella che ha ottenuto il numero minore di seggi. Per la lista che ha ottenuto il maggior numero di voti, puo' essere esercitata l'opzione per l'elezione del sindaco o, in alternativa, di un consigliere, nell'ambito dei seggi spettanti. In caso di cessazione di un senatore dalla carica di consigliere o di sindaco, e' proclamato eletto rispettivamente il consigliere o sindaco primo tra i non eletti della stessa lista. .
- Roma, 7 ago. - E' giunto il momento di "cedere sovranita' sulle riforme strutturali" all'Europa: questo il monito lanciato dal presidente della Bce Mario Draghi dopo il direttivo della banca centrale. Oggi la Bce ha lasciato, come previsto, invariato il 'refi', il tasso di rifinanziamento pronti contro termine, al minimo storico dello 0,15%. Fermo anche il tasso sui depositi, per la prima volta portato a giugno in negativo a -0,10%. Invariato il tasso marginale allo 0,40%. Il direttivo odierno dell'Eurotower si e' tenuto a Bruxelles. Nella conferenza stampa successiva, Draghi ha spiegato che l'economia europea procede a un ritmo lento e disomogeneo fra i vari Paesi, sottolineando che "i rischi riguardanti l'economia dell'area euro restano orientati al ribasso". I principali fattori sono "in particolare quelli geopolitici, cosi' come gli sviluppi nelle economie emergenti e sui mercati finanziari potrebbero avere le potenzialita' per inflire negativamente sui mercati, e anche effetti sui prezzi dell'energia e sulla domanda per i prodotti dell'area euro". Inoltre, "qualunque cosa faccia rialzare l'inflazione verso il 2% e' benvenuta, ma non spetta alla Bce determinare i salari dell'area euro, o dei singoli paesi". Fra (Segue) (Riepilogo) Riforme, Draghi "Stati cedano sovranita' alla Ue" (2)= - Roma, 7 ago. - "I dati - ha aggiunto Draghi - mostrano che negli ultimi due o tre mesi c'e' stato un rallentamento della crescita", per cui la ripresa resta "fragile, debole e incerta". Non solo: "E' evidente che, se i rischi geopolitici si materializzano, i prossimi due o tre trimestri mostreranno una crescita piu' bassa". Le parole del presidente dell'Eurotower hanno pesato sui mercati finanziari, con una chiusura in forte ribasso per Piazza Affari nonostante un tentativo di rimbalzo nella prima parte di giornata. L'inversione di tendenza, in linea con le altre borse europee, e' arrivata dopo le sue dichiarazioni sulla ripresa nell'Eurozona. Il bilancio finale ha visto il Ftse Mib perdere l'1,94% a quota 19.130 punti; All Share -1,93%. Sul listino principale fortemente penalizzate le popolari, mentre si e' salvata Fiat dopo il recente filotto di pesanti ribassi. Lo spread tra Btp e Bund e' salito a 180 punti. Il rendimento del decennale e' al 2,86%. Il differenziale tra Bonos e Bund e' a 155 punti con un tasso del 2,61%. .
- Roma, 7 ago. - Con 223 si', 10 no e 3 astenuti, e a voto palese, l'Aula di palazzo Madama ha approvato un emendamento (il 10,71) al ddl riforme, a prima firma Loredana De Petris (Sel), sul quale i relatori e il governo si erano rimessi all'Aula, che dispone che anche il Senato abbia competenza sulla tutela delle minoranze linguistiche. Di fatto, l'emendamento fa si' che siano di competenza bicamerale (quindi di Camera e Senato) anche le disposizioni costituzionali in materia di "tutela delle minoranze linguistiche".
- Roma, 7 ago. - L'Aula del Senato e' all'ultimo giro di boa sulle riforme, con una seduta odierna ad oltranza "per garantire che domattina dalle 9,30 ci siano le dichiarazioni di voto" sul ddl costituzionale. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, aprendo i lavori della seduta odierna. I cittadini potranno votare anche per i referendum propositivi e di indirizzo. Lo stabilisce un emendamento dei relatori del ddl riforme costituzionali, approvato dall'Aula di palazzo Madama, con 220 voti a favore, 11 contrari e 13 astenuti. L'emendamento prevede che si inserisca nella Costituzione il referendum propositivo, attualmente non previsto dalla Carta. Spettera' alle Camere, spiega il testo, approvare una legge ad hoc che disponga le modalita' di attuazione dei nuovi istituti di democrazia diretta. Inoltre serviranno 150 mila firme e non piu' 250mila, per le leggi di iniziativa popolare. Seppur nell'emendamento si corregge al ribasso il numero di firme necessarie, si introduce comunque nella Costituzione un numero maggiore di cittadini richiedenti una legge: nel testo attuale della Carta, infatti, le firme necessarie sono 50 mila. Potere rafforzato del Senato anche per la legge di contabilita'. Lo prevede un emendamento dei relatori, Finocchiaro e Calderoli, al ddl riforme, approvato dall'Aula del Senato. Con il voto favorevole all'emendamento, il Senato ha la competenza ad intervenire sulla legge di contabilita', ovvero quella legge che regola "il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l'equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilita' del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni", quindi anche sul pareggio di bilancio. Secondo l'emendamento, la Camera potra' non conformarsi alle modifiche proposte dal Senato solamente a maggioranza assoluta. .
- Roma, 7 ago. - "Vergogna. Questo video non merita altri commenti". Lo scrive su twitter Beppe Grillo, rimandando a un post del senatore grillino Vito Crimi, che sul suo blog pubblica un video su quanto accaduto oggi in Aula a palazzo Madama, quando i 5 Stelle, mentre erano in corso le votazioni sugli emendamenti al ddl riforme, hanno denunciato al presidente Grasso alcuni pianisti tra i banchi di Forza Italia. .
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