Cuneo Fiscale, Da luglio scatta il bonus da 100 euro. Ecco le platee beneficiarie

Nicola Colapinto Mercoledì, 01 Aprile 2020
La Camera ha definitivamente convertito in legge il DL 3/2020 contenente la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro dipendente. Il bonus di 80 euro da luglio passerà nei fatti a 100 euro. Nessun beneficio per i pensionati.

Oltre 2,5 milioni di lavoratori che oggi non beneficiano di alcun bonus con il taglio del cuneo, previsto da luglio, potranno godere di una detrazione di almeno 80 euro mensili. Si tratta delle persone incluse nella classe di reddito 28.000-35.000 euro annui. Potranno contare sul bonus pieno di 100 euro, partendo da zero, in oltre 710 mila, quanti sono coloro che si trovano nella fascia 26.600-28.000. Oltre la soglia dei 35 mila invece scatta un decalage fino a i 40.000 euro per 1 milione di persone.

Sono gli effetti della definitiva conversione in legge, avvenuta ieri da parte della Camera dei Deputati, del DL 3/2020 contenente le misure di riduzione del cuneo fiscale in busta paga per i lavoratori dipendenti. Il decreto era stato licenziato dal Governo agli inizi di febbraio prima dello scoppio dell'emergenza epidemiologica del COVID-19 ed è stato approvato senza particolari emendamenti nel corso dell'esame parlamentare.

Le novità dal 1° luglio 2020

L'intervento riconosce dal prossimo 1° luglio 2020 in luogo del bonus di 80 euro del Governo Renzi (che viene abrogato) in favore dei percettori di redditi di lavoro dipendente e assimilati di importo non superiore a 28mila euro un trattamento integrativo del reddito di 100 euro mensili (600 euro nel 2020, 1200 annui dal 2021) e in una detrazione dall'imposta lorda di carattere temporaneo (dal 1° luglio al 31 dicembre 2020) pari a 600 euro in corrispondenza di un reddito complessivo di 28.000 euro che decresce linearmente fino ad azzerarsi al raggiungimento di un livello di reddito pari a 40.000 euro. L'importo della detrazione dipende dal reddito complessivo ed è determinato sulla base di due diverse equazioni:

fra 28.000 e 35.000 euro l'importo è pari a:        per r = reddito complessivo;

fra 35.000 e 40.000 euro l'importo è pari a:                 per r = reddito complessivo.

Entrambe le misure sono riconosciute automaticamente dal sostituto d'imposta e a condizione che l'imposta lorda dovuta sia superiore all'ammontare della detrazione spettante per lavoro dipendente e assimilati. Nella nozione di reddito rilevante rileva anche la quota esente dei redditi agevolati dei docenti e ricercatori di cui all'articolo 44, comma 1, del decreto-legge n. 78 del 2010, nonché dei redditi agevolati degli "impatriati" di cui all'articolo 16 del decreto legislativo n. 147 del 2015.

Il riconoscimento della detrazione è effettuata dal sostituto d'imposta che provvede a ripartirla fra le retribuzioni erogate a decorrere dal 1° luglio 2020 e di verificarne in sede di conguaglio la spettanza, provvedendo al recupero del relativo importo qualora, ad esito della verifica, la detrazione si riveli in tutto o in parte non spettante. Nel caso in cui l'importo da recuperare ecceda 60 euro si prevede che il recupero avvenga in otto rate di pari ammontare, a partire dalla retribuzione che sconta gli effetti del conguaglio.

Gli effetti

In sostanza a partire dal prossimo mese di luglio per i lavoratori dipendenti con redditi compresi tra 8.174 euro e 28.000 euro, il bonus di 80 euro è riconosciuto direttamente in busta paga, per un importo pari a 100 euro al mese, mentre per i redditi superiori, e fino a 40.000 euro, è invece riconosciuta una nuova detrazione fiscale di carattere temporaneo - in quanto si applica limitatamente alle prestazioni rese nel secondo semestre del 2020 in vista di una revisione strutturale del sistema delle detrazioni.

Complessivamente la platea dei beneficiari, tra lavoratori dipendenti privati e pubblici, aumenta così di 4,3 milioni, passando da 11,7 milioni che percepiscono il bonus 80 euro a 16 milioni mentre continuano a rimanere esclusi dal beneficio i pensionati e i cd. soggetti incapienti (con redditi inferiori a 8.174 euro annui).

Nello specifico, come emerge dalla tavola elaborata, potranno godere di una detrazione pari o superiore ad 80 euro mensili le persone incluse nella classe di reddito 28.000-35.000 euro annui mentre quelle che si trovano nella fascia 26.600-28000 potranno contare sul bonus pieno di 100 euro (attualmente queste fasce sono escluse dal bonus degli 80 euro).

Il raffronto tra l'attuale sistema e quello che partirà a luglio restituisce oltre ad importi netti più elevati, anche un calo più graduale al crescere del reddito rispetto al vecchio sistema, pur se permane una caduta abbastanza repentina –inferiore comunque alla precedente- tra i 35.000 e i 40.000.

 

Segui su Facebook tutte le novità su pensioni e lavoro. Partecipa alle conversazioni. Siamo oltre cinquantamila

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati