Sarà una piattaforma europea per tutte quelle iniziative che hanno come scopo la fine di questa discriminazione, compreso il divario tra le pensioni”, ha detto la commissaria in Aula, annunciando anche che “nel corso del 2016 la Commissione europea presenterà nuove misure per rispondere alla sfida del bilanciamento tra lavoro e famiglia e alla continua scarsa presenza femminile nel mondo del lavoro”. Secondo Thyssen, è “intenzione della Commissione europea promuovere maggiore flessibilità negli orari di lavoro e nuovi servizi mirati ai genitori-lavoratori e ai prestatori di cure assistenziali, rimuovendo allo stesso tempo i disincentivi economici e fiscali all’ingresso delle donne nel mondo del lavoro”.
Gli ordinamenti previdenziali degli Stati membri - ha indicato la Thyssen - restano caratterizzati da differenze di genere persistenti, con le donne più esposte alla povertà e con pensioni più basse rispetto agli uomini, a causa di salari più bassi e di una vita lavorativa più breve a causa dell'insorgenza dei doveri di cura della prole. In media, inoltre, le donne vivono anche più a lungo degli uomini, e hanno quindi maggiore probabilità di diventare vedove. Divari che devono essere corretti attraverso politiche occupazionali nazionali più confacenti con la possibilità per i lavoratori anziani di rimanere più a lungo nel mercato del lavoro. Tuttavia, i sistemi pensionistici devono assicurare la protezione per coloro che non sono in grado di rimanere nel mercato del lavoro abbastanza a lungo per costruire diritti pensionistici sufficienti.
La Commissione - ha concluso la Thyssen - sta portando avanti diverse iniziative che vanno in questa direzione, come la recente raccomandazione sulla disoccupazione di lunga durata, che mira a meglio sostenere i disoccupati di lungo termine in modo da poter tornare al mercato del lavoro e evitare di diventare inattivi.