Slitta a maggio la comunicazione sui lavori usuranti

Bernardo Diaz Mercoledì, 01 Aprile 2020
Il Ministero del Lavoro spiega in una nota alcune sospensioni procedurali previste con il DL "Cura Italia". Lo slittamento dei termini interessa numerosi adempimenti in materia di lavoro.
I datori di lavoro avranno tempo fino al 30 maggio per fare la comunicazione dei lavori usuranti svolti dai dipendenti durante l'anno 2019. Più tempo anche per gli enti pubblici e pubbliche amministrazioni per effettuare la comunicazione sulle modalità di copertura dei posti di riserva ai lavoratori disabili. Lo spiega il ministero del lavoro in diverse note a seguito delle misure di contrasto dell'emergenza Coronavirus contenute nel DL 18/2020 (DL "Cura Italia").

Attività usuranti

La comunicazione, da farsi con uno specifico modello «Lav_Us» su cliclavoro, riguarda il lavoro usurante: lavorazioni così considerate ai sensi del dm Salvi 1999, lavoro notturno, lavorazioni a catena e conduzione di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo. Nel caso di lavori notturni (svolti in modo continuativo o compreso in turni regolari e periodici), la mancata comunicazione è sanzionata con la multa da 500 a 1.500 euro. La comunicazione è di monitoraggio; normalmente va fatta entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello al quale si riferisce. Quella dovuta per l'anno 2019 slitta al 30 maggio 2020.

Indennità di malattia

Slitta al 23 maggio 2020 (rispetto al precedente termine del 31 marzo 2020) il termine ultimo, stabilito a pena di decadenza, per la presentazione della documentazione per beneficiare del rimborso dell'indennità di malattia per le aziende del trasporto pubblico locale relativa al 2019.

Fermo pesca

Nell'ambito delle misure di sostegno al reddito a favore dei lavoratori dipendenti da imprese adibite alla pesca marittima, per l’anno 2019, per il fermo pesca obbligatorio e non obbligatorio viene posticipato al 20 giugno 2020 (dal precedente 31 marzo 2020) la data ultima per inviare la "scheda 9", laddove risultasse ancora sprovvista del visto dell'Autorità Marittima competente comprovante i requisiti per la concessione delle relative indennità. La modifica, comunica il Ministero del Lavoro, comporterà un inevitabile slittamento del termine entro il quale il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale degli Ammortizzatori sociali e della formazione - trasmetterà il provvedimento di autorizzazione, corredato dagli elenchi degli aventi diritto, al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca - Direzione Generale della pesca marittima e dell'acquacoltura - che sarà spostato dalla data del 30 giugno 2020 a quella del 30 ottobre 2020 (inclusa la sospensione feriale), con la conseguente possibilità che le Capitanerie di Porto non riescano a provvedere all'erogazione delle indennità in favore dei beneficiari nel corso dell'anno 2020.

Inserimento disabili

Slitta al 30 giugno la comunicazione che tutte le p.a. con quote di riserva da coprire (secondo il prospetto informativo inviato entro gennaio) sono tenute a inviare, al fine di indicare i tempi e le modalità di copertura dei posti riservati. L'adempimento va fatto tramite cliclavoro.

Stop condizioni Rdc

Per due mesi, infine, sono sospesi gli obblighi connessi alla fruizione del Rdc. La sospensione è disposta dall'art. 40 del dl n. 18/2020, entrato in vigore il 17 marzo (pertanto lo stop arriverà fino al 17 giugno). Fra gli adempimenti sospesi, spiega il ministero del lavoro, rientrano quelli relativi alla presa incarico diretta dei beneficiari e della convocazione degli stessi (beneficiari) da parte dei centri per l'impiego, ai fini della sottoscrizione del patto per il lavoro, o dei servizi competenti per il contrasto alla povertà, ai fini della sottoscrizione del patto per l'inclusione sociale.

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