
Redazione
Governo: Delrio, Nuovi sacrifici? Li fara' solo lo Stato
Venerdì, 15 Agosto 2014Renzi: Ue e' in crisi, non si cresce tagliando salari
Giovedì, 14 Agosto 2014- Roma, 14 ago. - Dopo una settimana di critiche, Matteo Renzi esce dall'angolo e mette i puntini sulle 'i', complici i dati negativi dei conti pubblici di Germania e Francia: tutta l'Europa e' in crisi, non solo l'Italia, e non se ne esce deprimendo le economie e tagliando i salari. Prima Napoli, poi Reggio Calabria e infine la Sicilia. Nel tour agostano nel Mezzogiorno, Matteo Renzi, difende l'operato del governo, garantisce che l'esecutivo "non scappa", anzi "va avanti con determinazione".
E ne approfitta, nel giorno in cui vengono diffusi i dati sul Pil tedesco non cosi' brillanti, per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: "Ho visto in questi giorni scenari inquietanti sull'Italia per aver fatto -0,2 percento di Pil. Stamattina vedo che anche la Germania fa -0,2. Non e' 'mal comune mezzo gaudio'. Io farei a cambio volentieri in termini di dimensioni economiche. Ma non e' la percentuale dello 'zero virgola' che fa la differenza, ma e' il clima di rassegnazione nell'opinione pubblica, di chi pensa, a cominciare dalle classe dirigenti, che tanto non cambiera' mai".
Poi, il premier aggiunge: "Siamo stati gli unici a consegnare i nostri dati sull'economia con una settimana di anticipo. Ora ho chiesto all'Istat di dare i dati insieme agli altri. Se dobbiamo stare una settimana a sentirci dire che siamo in crisi per poi scoprire che siamo come gli altri ...". Nelle tappe del giro del Sud, Renzi, all'indomani dei colloqui con Mario Draghi e Giorgio Napolitano, torna a promettere uno sprint sulle riforme economiche e conferma che "nel dl Sblocca-Italia metteremo norme ad hoc per realta' come Bagnoli, che e' uno dei fiori all'occhiello. Ma sono previsti anche altri interventi, da Sesto a San Giovanni a Taranto". Quindi la riforma della giustizia, che sara' al centro del Cdm del 29 agosto.
Ma e' soprattutto sull'economia che il presidente del Consiglio concentra la sua attenzione: "L'italia e' nelle condizioni di poter trascinare l'eurozona fuori dalla crisi. Smettiamo di fare discussioni astratte, mettiamo da parte la rassegnazione". "Ho letto per 10 giorni scenari inquietanti", ha proseguito, "sono tra quelli che non guardano i numeri" ma alle tendenze. "Non e' la singola percentuale che conta, ma il clima di rassegnazione nella classe dirigente". E ancora: "Smettiamo di pensare che competitivita' sia una manovra per abbassare i salari, come qualcuno ci suggerisce. La competitivita' in Italia la fai sull'alto livello".
Secondo Renzi, "una strategia di crescita passa attraverso temi centrali, come la cultura, la scuola e la ricerca". Per questo il modello non puo' essere la Spagna, con speculazione immobiliare e salari bassi. E anche la riforma del mercato del lavoro non sara' una svendita delle tutele: la riforma dello statuto, servira' a "cambiare le garanzie, non a toglierle". Renzi non elude il nodo dei fondi comunitari: "C'e' un problema di cornice e cioe' come il pubblico spende i soldi. Saremo un Paese serio se riusciremo a spendere bene i fondi europei. E' importante la tempistica e che i progetti non si perdano per strada sulla base delle procedure burocratiche".
Renzi assicura: "Il governo va avanti con determinazione e convinzione. Il programma e' quello che ci siamo dati, continuiamo a partire dal Cdm del 29 agosto. Noi confermiamo la tempistica e il metodo. Nessun problema e nessuna preoccupazione". Certo, ammette, "il governo puo' sbagliare, ma casomai chiede scusa e ricomincia. Il governo non scappa". Infine, un accenno al lungo colloquio avuto ieri con il presidente della Repubblica: e' stato "il primo incontro dopo qualche giorno di montagna del Presidente, quindi ovviamente e' stato a 360 gradi su tutte le questioni aperte, che sono moltissime".
Renzi in tour al Sud, governo avanti con determinazione
Giovedì, 14 Agosto 2014- Roma, 14 ago. - 'Tour' di Matteo Renzi nel Sud Italia. Prima tappa la Citta' della Scienza di Bagnoli, distrutta da un incendio doloso il 4 marzo 2013. Il premier, dopo la Campania, sara' in Calabria e in Sicilia per annunciare un piano di rilancio del Mezzogiorno. All'arrivo a Bagnoli, il presidente del Consiglio e' stato accolto dalla contestazione di una ventina di dimostranti. "Bagnoli. Accordo per oltre trenta milioni sulla Citta' della scienza. Punto sui fondi comunitari. E adesso sblocchiamo l'area #italiariparte", ha scritto Renzi su Twitter.
GOVERNO AVANTI CON DETERMINAZIONE, NESSUNA PREOCCUPAZIONE
"Il governo va avanti con determinazione e convinzione. Il programma e' quello che ci siamo dati, continuiamo a partire dal Cdm del 29 agosto. Noi confermiamo la tempistica e il metodo. Nessun problema e nessuna preoccupazione". Cosi' il premier ha risposto ai giornalisti, alla Citta' della scienza, a Napoli, alla domanda se saranno necessarie misure choc per l'economia. "Con calma e serenita' - ha aggiunto - andiamo avanti decisi".
IN SBLOCCA-ITALIA NORME PER SUD, DA BAGNOLI A TARANTO
"Nel dl Sblocca-Italia metteremo norme ad hoc per realta' come Bagnoli, che e' uno dei fiori all'occhiello. Ma sono previsti anche altri interventi, da Sesto a San Giovanni a Taranto", ha detto il premier. "La Citta' della scienza e' un simbolo che deve essere collegato ad un'area - ha spiegato il premier - con buona pace di chi protesta fuori, questa realta' non puo' rimanere come e' stata per 20-30 anni. Bagnoli non e' il sud che volta pagina, ma e' l'Italia che volta pagina". Secondo Renzi, pero', "i soggetti pubblici devono avere un ruolo diverso. Ogni riferimento alla Cassa depositi e prestiti e'... voluto". Il premier, che era stato a Napoli gia' il 14 maggio, e' tornato oggi dopo tre mesi come aveva promesso ed ha fissato il nuovo appuntamento per il prossimo 7 novembre: "Non il 14, perche' sono in Australia...". E poi ha ribadito: "Il governo ogni tre mesi sara' a Napoli, Reggio Calabria e Palermo per fare il punto sui fondi europei e sulle relazioni aperte". Questo e' il nostro metodo che nulla toglie all'impegno della quotidianita'. Oggi - ha spiegato ancora - abbiamo firmato il protocollo di intesa perche' la Citta' della scienza torni piu' bella di prima", spiegando che l'investimento totale e' di "32 milioni di euro". L'obiettivo, ha concluso Renzi, e' dimostrare che noi crediamo in Napoli e nella Citta' della scienza come occasioni di crescita economica".
"L'ITALIA PUO' TRASCINARE L'EUROZONA FUORI DALLA CRISI" "L'Italia e' nelle condizioni di poter trascinare l'eurozona fuori dalla crisi", ha detto Renzi. "Smettiamo di fare discussioni astratte, mettiamo da parte la rassegnazione", ha aggiunto citando i commenti fatti in queste settimane ai dati dell'economia. "Ho letto per 10 giorni scenari inquietanti", ha proseguito, "Sono tra quelli che non guardano i numeri" ma alle tendenze. "Non e' la singola percentuale che conta, ma il clima di rassegnazione nella classe dirigente", ha commentato. L'Italia "puo' dare la carica di spinta, ma c'e' bisogno che la classe dirigente del mezzogiorno faccia la propria parte", ha proseguito Renzi. "Ho visto in questi giorni scenari inquietanti sull'Italia per aver fatto -0,2 percento di Pil. Stamattina vedo che anche la Germania fa -0,2. Io farei a cambio volentieri in termini di dimensioni economiche, ma non e' la percentuale dello 'zero virgola' che fa la differenza, ma e' il clima di rassegnazione nell'opinione pubblica, di chi pensa, a cominciare dalle classe dirigenti, che tanto non cambiera' mai".
COMPETITIVITA' NON E' ABBASSARE SALARI
"Smettiamo di pensare che competitivita' sia una manovra per abbassare i salari, come qualcuno ci suggerisce. La competitivita' in Italia la fai sull'alto livello", ha detto il premier. Secondo Renzi, "una strategia di crescita passa attraverso temi centrali, come la cultura, la scuola e la ricerca". .