Esodati, Aggiornato il Report delle pensioni liquidate in salvaguardia

redazione Venerdì, 04 Novembre 2016
Il Sottosegretario Luigi Bobba ha fornito ieri alla Camera il consuntivo delle domande di salvaguardia accolte e respinte aggiornato ad Ottobre 2016 con l'articolazione per genere.
Il Ministero del Lavoro ha pubblicato ieri l'articolazione per genere dei dati relativi all'accesso ai provvedimenti di salvaguardia rispetto all'incremento dei requisiti per l'accesso al pensionamento previsto dall'articolo 24 del cosiddetto «decreto Salva Italia» (decreto-legge n. 201 del 2011).  Lo ha fatto a seguito di una interrogazione parlamentare presentata in Commissione Lavoro alla Camera dagli onorevoli Polverini e Gnecchi.

Al riguardo, l'INPS espressamente interpellata, ha fornito nelle tabelle (si veda sotto) che il sottosegretario al welfare Luigi Bobba ha messo a disposizione degli interroganti e dell'intera Commissione contenente i dati relativi alle certificazioni accolte, alle certificazioni non accolte e alle pensioni liquidate per ciascuna operazione di salvaguardia, distinti per genere. Relativamente alle certificazioni accolte, sono stati forniti anche i dati per singola categoria di salvaguardati. 

L'INPS ha precisato che le discordanze tra i totali riportati nelle predette tabelle rispetto ai totali rappresentati nel report sulle salvaguardie pubblicato dall'Istituto nel mese di agosto scorso sono dovute all'aggiornamento ad ottobre 2016 dei dati dello stesso report. Con riferimento al numero delle certificazioni non accolte, le discordanze sono dovute in parte all'aggiornamento dei dati, in parte al fatto che il numero fornito nel precedente report va depurato dei soggetti che hanno presentato altre domande di salvaguardia che nel frattempo sono state accolte.  

Soddisfatta la Gnecchi (Pd) che in qualità di sottoscrittrice dell'atto di sindacato ispettivo, ha sottolineato come l'intento dell'interrogazione fosse quello di ottenere, attraverso questa via, dati che la Commissione avrebbe dovuto conoscere attraverso un'apposita relazione, che, come previsto dalla legge, il Governo avrebbe dovuto presentare al Parlamento, così come anche con riferimento alla sperimentazione relativa alla cosiddetta «Opzione donna».

I dati forniti dal sottosegretario serviranno alla Commissione per la formulazione di appositi emendamenti volti a correggere alcuni punti delle disposizioni riguardanti l'ottavo provvedimento di salvaguardia, contenuto nel disegno di legge di bilancio per l'anno 2017, recentemente presentato dal Governo, in particolare per quanto attiene l'ampliamento di ventiquattro mesi del periodo richiesto per la maturazione dei requisiti pensionistici previgenti da parte dei prosecutori volontari, a suo avviso, penalizzati dal testo del disegno di legge.  

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