Redazione

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- Roma, 9 giu. - Il Pd 'conquista' il nord, ma il dato piu' clamoroso dei ballottaggi amministrativi arriva dallo stadio dell'Ardenza: Livorno, una delle citta' piu' rosse della rossa Toscana, molla il centrosinistra e sceglie il Movimento 5 Stelle. Autore della vittoria a sorpresa, ottenuta grazie ad una imponente rimonta rispetto agli esiti del primo turno, Filippo Nogarin. Ha ottenuto il 53 percento dei voti, mentre il candidato del centrosinistra Marco Ruggeri si ferma al 47. "I nostri sindaci 5 Stelle. Sempre di piu'. Virus inarrestabile". Cosi', su Facebook, Beppe Grillo commenta l'esito dei ballottaggi. Sul suo blog, l'ex comico aggiunge un post: "Filippo Nogarin e Antonio Cozzolino del MoVimento 5 Stelle sono i nuovi sindaci di Livorno e Civitavecchia! Auguro buon lavoro a loro, vi aspetta una bella avventura, difficile ed impegnativa, ma so che la affronterete con la massima serieta' ed il massimo impegno".

"A tutti gli altri candidati sindaci del M5S che non hanno tagliato il traguardo - sottolinea il post - dico invece grazie con tutto il cuore. Ci avete entusiasmato e reso fieri di fare parte di questa comunita' e continuerete a farlo da opposizione. Manca l'ultimo tassello, Patrizio Cinque candidato sindaco M5S Bagheria, oggi dalle ore 15 si comincera' a conoscere l'esito. Sara' vero che vinceremo poi? Non so, ma io sono contento adesso". Livorno non e' l'unica sorpresa del turno di ballottaggio dopo le amministrative di 15 giorni fa. Da segnalare che dopo 70 anni la sinistra perde anche Perugia, passata con una sorta di plebiscito al centrodestra: in 35enne avvocato Andrea Romizi trionfa nella citta' piu' rossa dell'Umbria con quasi il 60 per cento dei voti. Cala ancora l'affluenza alle urne (48 percento), complice la prima giornata di versa estate ed il mancato traino delle europee.

A farne le spese, oltre a Ruggeri e Wladimiro Boccali (candidato del Pd a Perugia), una serie di altri candidati che, due settimane fa, potevano sperare in un esito loro favorevole. I grillini, oltre a Livorno, si aggiudicano anche Civitavecchia con Antonio Cozzolino (65 per cento). Il centrosinistra piazza una significativa vittoria a Bari: Antonio De Caro ottiene un netto 65 percento. E per il centrodestra c'e' anche la sconfitta, clamorosa, a Pavia del giovane e quotato sindaco uscente definito "l'anti-Renzi": Alessandro Cattaneo cede la fascia tricolore a Massimo Depaoli. Vittoria significativa, come anche quella a Bergano con il renziano di ferro Giorgio Gori, che batte l'uscente Franco Tentorio. Controbilanciata pero' da una serie di risultati non esattamente gratificanti. Nella rossa Perugia si impone Andrea Romizi con quasi il 60 percento. Ma e' a Padova che non si respira un'aria buona: Massimo Bitonci porta la citta' in dote al centrodestra con buona pace di Ivo Rossi. Fratelli d'Italia conquista il sindaco di Potenza strappandolo al centrosinistra.

Il centrosinistra vince le elezioni comunali 2014 conquistando nei due turni 19 sindaci nei comuni capoluogo di provincia. Il centrodestra ne conquista 7, uno il Movimento 5 Stelle, uno le Liste Civiche. Nelle precedenti elezioni comunali il centrosinistra ebbe 16 sindaci, il centrodestra 11, le liste civiche 1. Resta da stabilire il sindaco di Caltanissetta, dove oggi proseguira' il ballottaggio tra un candidato del centrosinistra e uno di una lista civica. Il centrosinistra strappa al centrodestra i sindaci di Pescara, Bergamo, Cremona, Pavia, Campobasso, Biella, Verbania, Vercelli, Prato; conferma i comuni di Cesena, Ferrara, Forli', Modena, Reggio Emilia, Pesaro, Bari, Sassari, Firenze, Terni. Il centrodestra strappa al centrosinistra i comuni Potenza (con un sindaco Fdi), Urbino, Foggia, Perugia, Padova (con il leghista Bitonci); conferma i comuni di Teramo e Ascoli Piceno. Il Movimento 5 Stelle strappa al centrosinistra il sindaco di Livorno e conquista anche il comune di Civitavecchia. Le liste civiche confermano il sindaco di Tortoli'.

- Hanoi, 9 giu. - Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi e' arrivato a Hanoi, in Vietnam, prima tappa del suo viaggio in Asia che lo portera' in Cina e in Kazakistan. Si tratta della prima volta di un premier italiano nelal capitale vietnamita dal 1973, quando sono state avviate le relazioni diplomatiche. Renzi verra' accolto con una cerimonia ufficiale al Mausoleo di Hanoi e poi incontrera' il primo ministro Nguyen Tan Dung, il presidente Truong Tan Sang e il segretario generale del Partito comunista vietnamita Nguyen Phu Trong. .
- Hanoi, 9 giu. - Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi e' arrivato a Hanoi, in Vietnam, prima tappa del suo viaggio in Asia che lo portera' in Cina e in Kazakistan. Si tratta della prima volta di un premier italiano nelle capitale vietnamita dal 1973, quando sono state avviate le relazioni diplomatiche. Renzi verra' accolto con una cerimonia ufficiale al Mausoleo di Hanoi e poi incontrera' il primo ministro Nguyen Tan Dung, il presidente Truong Tan Sang e il segretario generale del Partito comunista vietnamita Nguyen Phu Trong. Renzi e' atterrato alle 15.20 ora locale, le 10.20 in Italia, e la sua prima destinazione sara' il Mausoleo di Ho Chi Mnh. Renzi depositera' una corona di fiori. Il premier fara' delle dichiarazioni alla stampa nel pomeriggio. La visita di Renzi, accompagnato da numerosi imprenditori, proseguira' domani con la visita agli stabilimenti della Ariston, nella provincia di Bach Ninh, e della Piaggio nella provincia di Vinh Phue. Il premier ripartira' quindi da Hanoi per la Cina, dove fara' tappa a Shanghai e Pechino. Nell'hub finanziario cinese Renzi parlera' ai membri della business community della metropoli riuniti allo Shanghai Italian Center, il padiglione italiano dell'Expo di Shanghai del 2010, alla presenza delle autorita' italiane in Cina, tra cui l'ambasciatore, Alberto Bradanini. Per la parte cinese saranno presenti rappresentanti del China Corporate United Pavillion, il terzo padiglione cinese che sara' presente a Expo Milano 2015, oltre a quello governativo e a quello gestito dal gruppo immobiliare Vanke, espressione dei grandi gruppi industriali cinesi. Al termine dell'incontro con gli imprenditori, Renzi ripartira' per Pechino, dove l'11 giugno prossimo si incontrera' nella Grande Sala del Popolo - il palazzo del Parlamento cinese, che sorge sul lato ovest di piazza Tienanmen - con le tre massime cariche della Repubblica Popolare Cinese: oltre all'incontro con il suo omologo cinese, il primo ministro Li Keqiang, e' previsto anche un incontro il presidente e segretario generale del PCC, Xi Jinping, e con il presidente dell'Assemblea Nazionale del Popolo, il parlamento cinese, Zhang Dejiang. A Pechino, Renzi incontrera' anche i partecipanti al Business forum, che riunira' circa cento imprese egualmente ripartite tra italiane e cinesi. Tra i nomi di spicco dell'industria italiana, quelli di Finmeccanica, Unicredit, H3G ed Enel, che ad aprile scorso ha firmato a Pechino un memorandum d'intesa con la State Grid of China, il maggiore distributore di energia elettrica del Paese, per la cooperazione nel campo delle tecnologie Smart Grid per lo sviluppo urbano sostenibile e lo scambio di esperienze nella generazione di energia da fonti rinnovabili. La visita del presidente del Consiglio italiano in Cina si inserisce nella cooperazione tra Italia e Cina nei "quattro pacchetti" oggetto di un memorandum d'intesa firmato a gennaio scorso dell'allora ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, e che si concentrano sulla cooperazione bilaterale sui temi dell'urbanizzazione, dell'ambiente, della sanita' e della sicurezza agro-alimentare. Quest'ultimo settore era stato oggetto di un memorandum d'intesa firmato a Roma nel dicembre scorso dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, assieme al direttore della China Food & Drug Administration, Yong Zhang, per la cooperazione nei settori della sicurezza alimentare, dei prodotti farmaceutici, dei cosmetici e dei dispositivi medici. Il presidente del Consiglio ripartira' giovedi' mattina per il Kazakistan, terza e ultima tappa del suo viaggio asiatico prima del rientro in Italia. Nel Paese eurasiatico, anch'esso strategico per gli investimenti italiani, Renzi incontrera' il presidente Nursultan Nazarbayev nel bellissimo resort di Burabay, a 250 chilometri da Astana, dove il leader kazako e' impegnato in quei giorni nel Foreign Investor Council, prestigioso consiglio presieduto dal presidente, del cui board fanno parte i principali investitori stranieri in Kazakistan. .

- Roma, 9 giu. - Il Pd 'conquista' il nord, ma il dato piu' clamoroso dei ballottaggi amministrativi arriva dallo stadio dell'Ardenza: Livorno, una delle citta' piu' rosse della rossa Toscana, molla il centrosinistra e sceglie il Movimento 5 Stelle. Autore della vittoria a sorpresa, ottenuta grazie ad una imponente rimonta rispetto agli esiti del primo turno, Filippo Nogarin. Ha ottenuto il 53 percento dei voti, mentre il candidato del centrosinistra Marco Ruggeri si ferma al 47. Questa la sorpresa piu' importante del turno di ballottaggio dopo le amministrative di 15 giorni fa.

Cala ancora l'affluenza alle urne (48 percento), complice la prima giornata di versa estate ed il mancato traino delle europee. A farne le spese, oltre a Ruggeri, una serie di altri candidati che, due settimane fa, potevano sperare in un esito loro favorevole.

I grillini, oltre a Livorno, si aggiudicano anche Civitavecchia con Antonio Cozzolino (65 percento). Il centrosinistra piazza una significativa vittoria a Bari: Antonio De Caro ottiene un netto 65 percento. E per il centrodestra c'e' anche la sconfitta, clamorosa, a Pavia del giovane e quotato sindaco uscente. Alessandro Cattaneo cede la fascia tricolore a Massimo Depaoli. Vittoria significativa, come anche quella a Bergano con il renziano di ferro Giorgio Gori, che batte l'uscente Franco Tentorio. Controbilanciata pero' da una serie di risultati non esattamente gratificanti. Nella rossa Perugia si impone Andrea Romizi con quasi il 60 percento. Ma e' a Padova che non si respira un'aria buona: Massimo Bitonci porta la citta' in dote al centrodestra con buona pace di Ivo Rossi. Fratelli d'Italia conquista il sindaco di Potenza strappandolo al centrosinistra.

19 SINDACI AL CENTROSINISTRA; 7 AL CENTRODESTRA; 1 AI GRILLINI; 1 A LISTE CIVICHE

Il centrosinistra vince le elezioni comunali 2014 conquistando nei due turni 19 sindaci nei comuni capoluogo di provincia. Il centrodestra ne conquista 7, uno il Movimento 5 Stelle, uno le Liste Civiche. Nelle precedenti elezioni comunali il centrosinistra ebbe 16 sindaci, il centrodestra 11, le liste civiche 1.

Resta da stabilire il sindaco di Caltanissetta, dove oggi proseguira' il ballottaggio tra un candidato del centrosinistra e uno di una lista civica.

Il centrosinistra strappa al centrodestra i sindaci di Pescara, Bergamo, Cremona, Pavia, Campobasso, Biella, Verbania, Vercelli, Prato; conferma i comuni di Cesena, Ferrara, Forli', Modena, Reggio Emilia, Pesaro, Bari, Sassari, Firenze, Terni.

Il centrodestra strappa al centrosinistra i comuni Potenza (con un sindaco Fdi), Urbino, Foggia, Perugia, Padova (con il leghista Bitonci); conferma i comuni di Teramo e Ascoli Piceno.

Il Movimento 5 Stelle strappa al centrosinistra il sindaco di Livorno e conquista anche il comune di Civitavecchia.

Le liste civiche confermano il sindaco di Tortoli'. .

- Roma, 9 giu. - Clamoroso allo stadio dell'Ardenza: Livorno, una delle citta' piu' rosse della rossa Toscana, molla il centrosinistra e sceglie il Movimento 5 Stelle. Autore della vittoria a sorpresa, ottenuta grazie ad una imponente rimonta rispetto agli esiti del primo turno, Filippo Nogarin. Ha ottenuto il 53 percento dei voti, mentre il candidato del centrosinistra Marco Ruggeri si ferma al 47. Questa la sorpresa piu' importante del turno di ballottaggio dopo le amministrative di 15 giorni fa.

Cala ancora l'affluenza alle urne (48 percento), complice la prima giornata di versa estate e il mancato traino delle europee. A farne le spese, oltre a Ruggeri, una serie di altri candidati che, due settimane fa, potevano sperare in un esito loro favorevole. I grillini, oltre a Livorno, si aggiudicano anche Civitavecchia con Antonio Cozzolino (65 percento). Il centrosinistra piazza una significativa vittoria a Bari: Antonio De Caro ottiene un netto 65 percento. E per il centrodestra c'e' anche la sconfitta, clamorosa, del giovane e quotato sindaco uscente. Alessandro Cattaneo cede la fascia tricolore a Massimo Depaoli.

Vittoria significativa, come anche quella a Bergano con il renziano di ferro Giorgio Gori, che batte l'uscente Franco Tentorio. Controbilanciata pero' da una serie di risultati non esattamente gratificanti. Nella rossa Perugia si impone Andrea Romizi con quasi il 60 percento. Ma e' a Padova che non si respira un'aria buona: Massimo Bitonci porta la citta' in dote al centrodestra con buona pace di Ivo Rossi.

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