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- Roma, 14 set. - Una scuola piu' forte, un'Italia di nuovo ai vertici dell'Europa. Ed il primo passo sara' l'assunzione di 149.000 insegnanti precari. Matteo Renzi apre l'anno scolastico visitando uno dei quartieri difficili di Palermo. Non mancano le contestazioni ma lui ribadisce: "L'Italia e' un paese meraviglioso e lo riporteremo dove deve stare, alla guida dell'Europa". Bruciano giudizi come quello di alcune agenzie di rating secondo cui (e' il caso di Sandard and Poor's) l'Italia proprio non ce la fa a uscire dalla recessione. "Su queste tematiche, se siete d'accordo, io domani faro' un lungo intervento in Parlamento ed entrero' nel merito delle proposte delle idee", risponde lui. Piu' importante, semmai, e' iniziare ridare speranza, magari con un'assunzione da lungo tempo attesa. "Esistono nella scuola 149 mila persone per le quali vi e' un obbligo che siano assunte", e' l'opinione del Presidente del Consiglio, "Non stiamo dicendo che li buttiamo dentro ma che siamo nelle condizioni di cambiare il meccanismo, di modificare il volto della scuola". Sia chiaro, pero', che questo sara' possibile "a patto che queste persone facciano uno sforzo, facciano fino in fondo il loro dovere, indicando ai ragazzi che la strada da seguire e' quella del merito". Il governo se ne occupera' da qui al 15 novembre. Nell'immediato, pero', non mancano le ruvidezze delle contestazioni. All'esterno della scuola Padre Puglisi del capoluogo siciliano, guardati dalle forze dell'ordine, gli studenti medi e i docenti precari, vincitori di cattedra agitano manifesti cone "Fuori la casta", mentre i giovani intonano lo slogan "No alla riforma della scuola", "Presidente vai via". Accanto a loro decine di docenti vincitori di concorso ma rimasti senza cattedra, i precari del bacino ex Pip estromessi recentemente dalla Regione, gli edili del capoluogo che chiedono certezze occupazionali e gli addetti del call center Accenture i cui posti sono a rischio. Tutti in attesa di un segnale concreto.
La Riforma della Scuola promette incentivi fiscali per le aziende che investono risorse nell'attivazione di stage e percorsi formativi per gli alunni. Si tratta degli School Bonds e dello School Guarantee.

Kamsin La Riforma della scuola, chiamata da Matteo Renzi «patto educativo», contiene anche un altro aspetto meritocratico a proposito delle aziende che investono sull'istruzione e sulla formazione. Si tratta dei cd. "school bond", una sorta di incentivi fiscali, sgravi e facilitazioni, per i privati che mettono soldi e garantiscono finanziamenti nell'apprendistato degli studenti, nei laboratori scolastici, nell'ampliamento del numero e della qualità degli stage che, prevede la riforma Renzi saranno obbligatori. Piu' nello specifico lo School Bonus sarà un bonus fiscale per un portafoglio di investimenti privati (da parte di cittadini, associazioni, fondazioni, imprese) nella scuola; l'incentivo - secondo quanto si legge nelle linee guida della Riforma - potrebbe trovare immediata applicazione nell’opera di potenziamento e riqualificazione degli istituti scolastici, dei loro laboratori tramite l’acquisto di nuove tecnologie chiave per i loro obiettivi formativi, nell’apertura prolungata della sede.

La novità sarà affiancata da una seconda misura, lo "School Guarantee", uno strumento mirato a premiare in maniera più marcata l’investimento nella scuola che crea occupazione giovanile. L’impresa che investe risorse su un istituto professionale, su un istituto tecnico o su un polo tecnico-professionale – ad esempio finanziando percorsi di alternanza scuola-lavoro, ricostruendo un laboratorio o garantendone l’utilizzo efficiente – potrà ricevere incentivi aggiuntivi rispetto allo School Bonus, nel momento in cui si dimostri il “successo formativo” dei processi di alternanza e didattica laboratoriale sviluppati nella scuola di riferimento. E per questa ragione a partire dal terzo anno della scuola superiore gli stage saranno incrementati, come durata, fino a 300 ore all'anno, e resi obbligatori negli ultimi tre anni negli istituti tecnici.

Anche i cittadini potranno contribuire alla crescita della scuola attraverso meccanismi di microfinanziamento diffuso a favore della scuola, il cosiddetto crowdfunding. Renzi lo vuole applicare in particolare al sostegno di progetti didattici, per premiare, e scalare, quelli che dimostrano di coinvolgere i ragazzi perché più innovativi. Ma anche sostenere le iniziative in grado di dare speranze concrete ai contesti più difficili, quindi di maggiore impatto sociale. Per stimolare il meccanismo il governo valuterà di mettere a disposizione finanziamenti fino a 5 milioni di euro all’anno per fare matching fund con rapporto 1:1 o 1:2 su progetti in grado di dimostrare uno specifico impatto o raccogliere significativo sostegno pubblico. Ciò significa che per ogni euro – o due euro, a seconda del rapporto – messo dai cittadini su questi progetti, lo Stato ne metterà a disposizione un altro.

Scuola: Renzi, 149mila devono essere assunti ma valga merito

Riforma Scuola 2014, piu' merito nelle retribuzioni dei docentiZedde

- Roma, 14 set. - Una scuola piu' forte, un'Italia di nuovo ai vertici dell'Europa. Ed il primo passo sara' l'assunzione di 149.000 insegnanti precari. Matteo Renzi apre l'anno scolastico visitando uno dei quartieri difficili di Palermo. Non mancano le contestazioni ma lui ribadisce: "L'Italia e' un paese meraviglioso e lo riporteremo dove deve stare, alla guida dell'Europa". Bruciano giudizi come quello di alcune agenzie di rating secondo cui (e' il caso di Sandard and Poor's) l'Italia proprio non ce la fa a uscire dalla recessione. "Su queste tematiche, se siete d'accordo, io domani faro' un lungo intervento in Parlamento ed entrero' nel merito delle proposte delle idee", risponde lui. Piu' importante, semmai, e' iniziare ridare speranza, magari con un'assunzione da lungo tempo attesa. "Esistono nella scuola 149 mila persone per le quali vi e' un obbligo che siano assunte", e' l'opinione del Presidente del Consiglio, "Non stiamo dicendo che li buttiamo dentro ma che siamo nelle condizioni di cambiare il meccanismo, di modificare il volto della scuola". Sia chiaro, pero', che questo sara' possibile "a patto che queste persone facciano uno sforzo, facciano fino in fondo il loro dovere, indicando ai ragazzi che la strada da seguire e' quella del merito". Il governo se ne occupera' da qui al 15 novembre. Nell'immediato, pero', non mancano le ruvidezze delle contestazioni. All'esterno della scuola Padre Puglisi del capoluogo siciliano, guardati dalle forze dell'ordine, gli studenti medi e i docenti precari, vincitori di cattedra agitano manifesti cone "Fuori la casta", mentre i giovani intonano lo slogan "No alla riforma della scuola", "Presidente vai via". Accanto a loro decine di docenti vincitori di concorso ma rimasti senza cattedra, i precari del bacino ex Pip estromessi recentemente dalla Regione, gli edili del capoluogo che chiedono certezze occupazionali e gli addetti del call center Accenture i cui posti sono a rischio. Tutti in attesa di un segnale concreto.
- Roma, 14 set. - Una scuola piu' forte, un'Italia di nuovo ai vertici dell'Europa. Ed il primo passo sara' l'assunzione di 149.000 insegnanti precari. Matteo Renzi apre l'anno scolastico visitando uno dei quartieri difficili di Palermo. Non mancano le contestazioni ma lui ribadisce: "L'Italia e' un paese meraviglioso e lo riporteremo dove deve stare, alla guida dell'Europa". Bruciano giudizi come quello di alcune agenzie di rating secondo cui (e' il caso di Sandard and Poor's) l'Italia proprio non ce la fa a uscire dalla recessione. "Su queste tematiche, se siete d'accordo, io domani faro' un lungo intervento in Parlamento ed entrero' nel merito delle proposte delle idee", risponde lui. Piu' importante, semmai, e' iniziare ridare speranza, magari con un'assunzione da lungo tempo attesa. "Esistono nella scuola 149 mila persone per le quali vi e' un obbligo che siano assunte", e' l'opinione del Presidente del Consiglio, "Non stiamo dicendo che li buttiamo dentro ma che siamo nelle condizioni di cambiare il meccanismo, di modificare il volto della scuola". Sia chiaro, pero', che questo sara' possibile "a patto che queste persone facciano uno sforzo, facciano fino in fondo il loro dovere, indicando ai ragazzi che la strada da seguire e' quella del merito". Il governo se ne occupera' da qui al 15 novembre. Nell'immediato, pero', non mancano le ruvidezze delle contestazioni. All'esterno della scuola Padre Puglisi del capoluogo siciliano, guardati dalle forze dell'ordine, gli studenti medi e i docenti precari, vincitori di cattedra agitano manifesti cone "Fuori la casta", mentre i giovani intonano lo slogan "No alla riforma della scuola", "Presidente vai via". Accanto a loro decine di docenti vincitori di concorso ma rimasti senza cattedra, i precari del bacino ex Pip estromessi recentemente dalla Regione, gli edili del capoluogo che chiedono certezze occupazionali e gli addetti del call center Accenture i cui posti sono a rischio. Tutti in attesa di un segnale concreto.
- Roma, 15 set. - "Oggi si inaugura l'anno scolastico e oggi Brancaccio e' la Capitale d'Italia", e' il saluto di Matteo Renzi che apre l'anno scolastico nella scuola intitolata a Padre Pino Puglisi. Un passaggio accolto dagli applausi degli astanti. "Oggi apriamo l'anno scolastico a Brancaccio che adesso e' capitale d'Italia", ha detto allora il presidente del Consiglio parlando di "un gesto importante, nel nome di Padre Puglisi. Un accostamento importante per tutti noi". .
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