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Invalidita'

Giovedì, 26 Giugno 2014
Lo speciale di PensioniOggi dedicato all'invalidità civile. La pensione di inabilità, le prestazioni per gli invalidi civili, le tabelle per l'invalidità, gli importi della prestazioni. 

- Roma, 26 giu. - "Se vogliamo bene all'Europa dobbiamo darci una smossa e occuparci di crescita e lotta alla disoccupazione". Lo ha detto Matteo Renzi arrivando al vertice del Pse ad Ypres. "Si tratta di prendere atto del messaggio chiaro arrivato col voto. Un messaggio che fa riflettere per la forza e per il significato: se vogliamo bene all'Europa dobbiamo darci una smossa e occuparci di crescita e lotta alla disoccupazione", ha detto il presidente del Consiglio "Non c'e' una posizione dell'Italia contro altri, c'e' una posizione di chi dice occupiamoci di crescita e delle famiglie", ha spiegato Renzi.

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, secondo il quale "si tratta di prendere atto del messaggio chiaro arrivato col voto. Un messaggio che fa riflettere per la forza e per il significato: se vogliamo bene all'Europa - ha concluso - dobbiamo darci una smossa e occuparci di crescita e lotta alla disoccupazione".

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- Roma, 26 giu. - "Con il suo comportamento ha messo a rischio il lavoro di magistrati e forze dell'ordine". E' sostenendo questa accusa che il Movimento 5 Stelle ha depositato una mozione di sfiducia contro il Ministro dell'Interno Angelino Alfano sul caso Yara. La mozione, che vede come primo firmatario il portavoce al Senato Lello Ciampolillo ha come oggetto la clamorosa "svista" istituzionale del responsabile del Viminale. "Alfano, pur di millantare meriti - afferma una nota pentastellata - non ha esitato a rivelare notizie riservate in merito alla svolta investigativa nel drammatico omicidio della povera ragazza. Come denunciato dallo stesso Procuratore della Repubblica di Bergamo, con il suo comportamento il Ministro dell'Interno ha messo a rischio tutto l'importante lavoro svolto dai magistrati e dalle forze dell'ordine in anni e anni di pazienti riscontri e indagini". "La scorsa estate - ricodano i grillini - il Movimento 5 Stelle aveva gia' richiesto le dimissioni di Alfano in occasione della vergognosa gestione del caso Shalabayeva. I fatti denunciati, confermano la fondatezza dell' iniziativa politica del Movimento 5 Stelle e l'assoluta incapacita' di Alfano e di questa maggioranza nel rappresentare una risposta seria ed efficace alle aspettative dei cittadini". .

La proposta del governo prevede di "prolungare di un anno le salvaguardie, così come sono oggi previste. Solo che chi maturerà il diritto nell'arco dell'anno prossimo sarà incluso nelle salvaguardie, cosa che finora non era prevista". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine della cerimonia all'Accademia del Lincei. Kamsin

Il ministro ha quindi confermato le indiscrezioni già emerse, con l'arrivo della sesta salvaguardia, che estenderebbe le tutele di dodici mesi, spostando il limite temporale dal gennaio del 2015 al gennaio del 2016. "Oggi andremo in Commissione", Lavoro alla Camera "e discuteremo di questa ipotesi, valuteremo se ci sono le condizioni per produrla, io credo di sì". Comunque, ha aggiunto Poletti, "compete alla Commissione, al Parlamento, decidere". Infatti il ministro ha ribadito: "Ci sarà una proposta del governo e a quel punto la Commissione, il Parlamento, farà le sue valutazioni".

Damiano: Bene Governo sulla sesta salvaguardia ma si trovi una soluzione strutturale - La proposta del Governo “va nella direzione giusta, e’ un altro passo avanti. Nella legge di stabilita’ bisognera’ trovare la soluzione strutturale”. Cosi’ il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, arrivando in commissione dove e’ atteso a breve il ministro Giuliano Poletti

Zedde

 

Il programma della "staffetta generazionale" nel settore pubblico, avviata con il decreto legge sulla riforma della Pubblica Amministrazione avverrà attraverso 3 passi principali: il rilancio dei pensionamenti, una revisione delle norme sulla mobilità volontaria e obbligatoria (per sostenere la quale il Governo ha attivato al ministero dell'Economia un fondo di 15 milioni per il secondo semestre dell'anno e di 30 milioni a regime dal 2015) e la riduzione graduale del blocco del turn-over. Kamsin Il mix di queste misure, già discusse su Pensioni Oggi, dovrebbero portare alla liberazione, secondo il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, di almeno 10-15 mila posti in un triennio, posti che sarebbero stati disponibili per assumere giovani.

I tecnici però che hanno scritto la relazione che accompagna il provvedimento di riforma della Pubblica amministrazione appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, hanno messo nero su bianco una cifra molto piu' bassa a quella ipotizzata dal governo: «Sulla base dei dati desunti dal conto annuale», si legge nel testo, «risultano in corso trattenimenti in servizio per circa 1.200 soggetti, di cui circa 660 relativi al comparto della magistratura».

Dalla relazione tecnica non giunge nessuna conferma, inoltre, sulla stima dei posti aggiuntivi che potrebbero liberarsi nel prossimo triennio grazie alla norma (comma 5 dell'articolo 1) che consente alle amministrazioni di mettere in pensione i dipendenti che hanno raggiunto la massima contribuzione. La Madia aveva indicato che "molti andranno in pensione comunque, ma si tratta di uno spazio assunzionale in più rispetto alla cancellazione del trattenimento in servizio».

Le altre misure per il ricambio generazionale nella Pa sono modeste: c'è il divieto, ora esteso anche ai privati, di incarichi dirigenziali o di consulenze nella Pa ai soggetti in pensione, c'è la possibilità di ricorrere alla chiamata diretta fino al 30% dei dirigenti in Regioni e enti locali ma mancano le norme che avrebbero portato ad una riduzione piu' consistente dell'organico. La verità però è che ci si aspettava una maggiore decisione dell'esecutivo sul fronte delle pensioni. In particolare si sperava che potesse esserci nel decreto l'estensione dell'opzione donna in favore di tutti i lavoratori, norma che avrebbe potuto in qualche modo temperare le rigidità della Riforma Fornero ed agevolare il ricambio generazionale che la Madia aveva annunciato. Ma della novità non c'è traccia.

Zedde

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