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- Firenze, 26 mag. - "Speriamo che finalmente si comprenda che quel limite del 3%, in certi casi e con certe garanzie, possa essere superato, per dare questo slancio, questa spinta alla crescita e allo sviluppo". Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, a margine di un convegno dedicato ai 21 anni della strage dei Georgofili a Firenze, ai giornalisti che gli chiedevano un commento ai risultati delle elezioni europee. "Mi e' parso che ci sia la volonta' di avere un ruolo importante da parte dell'Italia in Europa - ha aggiunto Grasso - e siccome abbiamo il semestre europeo di presidenza italiana, lo possiamo sfruttare al massimo, essendo, credo, il primo partito per consensi. Quindi, a pieno titolo, credo che possa dire la sua per la ricostruzione ed il potenziamento dell'Europa. Un'Europa non solo che frena e che fa da controllore della spesa - ha concluso Grasso - ma un'Europa che possa rilanciare la crescita e lo sviluppo". .
- Firenze, 26 mag. - "Un risultato forte, chiaro, netto, per noi una straordinaria opportunita' e anche una grande responsabilita' che i fiorentini ci consegnano. Cercheremo di essere all'altezza di questo consenso e di questa fiducia". Lo ha detto il vicesindaco di Firenze Dario Nardella, commentando in Palazzo Vecchio con i giornalisti i risultati delle elezioni amministrative che al momento lo vedono vincente con il 59.62, con quasi la meta' dei seggi scrutinati. "Ce l'abbiamo messa tutta - ha aggiunto Nardella - e i risultati sembrano davvero bellissimi. Avevamo detto 'Firenze piu' di prima', pero' penso che in realta' il merito della vittoria di Firenze, come di molte altre citta', dove si sta profilando un risultato chiaro, e' legato anche allo straordinario e inatteso successo delle europee. Una doppia sfida, con una doppia vittoria. Mi fa piacere constatare che a Firenze c'e' un valore aggiunto legato certamente al lavoro di questi cinque anni - ha concluso Nardella - e alla forza e alla bonta' del progetto dei prossimi cinque anni". .
- Firenze, 26 mag. - "Le donne, in giunta, saranno protagoniste. Prendero' il minimo di tempo, appena i risultati saranno confermati, entro una settimana". Lo ha detto il vicesindaco di Firenze Dario Nardella, rispondendo in Palazzo Vecchio ai giornalisti che gli chiedevano come e quando avrebbe composto la sua futura giunta comunale. Al momento Dario Nardella risulta vincente con il 59.68, con piu' della meta' dei seggi scrutinati. Il primo impegno da sindaco, per Dario Nardella, sara' per "la Seves, per cento lavoratori, cento famiglie, che hanno ricevuto qualche giorno fa le lettere di licenziamento per il 15 giugno. Una vicenda difficile che stiamo seguendo da cinque anni e fino all'ultimo - ha spiegato Nardella - voglio stare accanto a loro e voglio essere operativo e concreto, per cercare di evitare questo drammatico epilogo, come qualche volta ci e' riuscito in questi anni" Emozionato, Nardella ha aggiunto: "Voglio rendere alla citta' almeno una parte quello che Firenze mi ha dato, da quando, a 12 anni, arrivai qui. Firenze mi ha dato tutto, mi ha adottato, mi ha dato la famiglia, il successo - ha concluso Nardella - qui ho trovato il lavoro all'universita'". Questa sera alle 21 Dario Nardella festeggera' la sua elezione in piazza Santissima Annunziata, nel centro storico della citta'. La stessa piazza dove nel giugno 2009 Matteo Renzi festeggio' la propria elezione a primo cittadino, dopo la vittoria al ballottaggio contro Giovanni Galli, candidato di una lista civica appoggiata da Forza Italia. La stessa piazza dove, pochi giorni fa, Beppe Grillo ha tenuto il proprio comizio elettorale di fronte a migliaia di persone. .

Dal prossimo 6 luglio pietra tombale sul ricalcolo delle pensioni, ma sono centinaia di migliaia le pratiche rimaste inevase e, senza un intervento diretto dell'Inps, eventuali errori nelle pensioni provvisorie diventeranno irrimediabili.

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A dare l'allarme è Morena Piccinini, presidente del patronato Inca Cgil, ricordando che a luglio scade il triennio imposto da una legge del 2011. Triennio che, peraltro, vale solo per i lavoratori, mentre se l'Inps si accorge che sta erogando più del dovuto non ha limiti di tempo per ridurre gli assegni, "un punto su quale - osserva Piccinini - il Parlamento dovrebbe riflettere".

La pensione definitiva è il calcolo dell'importo fatto dall'Inps tenendo conto dei dati Istat aggiornati. In pratica, quando ci si ritira dal lavoro, l'istituto nazionale fa una stima di massima e determina un importo temporaneo. Poi, però, lo stesso istituto dovrebbe ricalcolare l'assegno e definire l'importo definitivo. "I controlli vengono fatti su richiesta dell'interessato e a rischio errori - sottolinea Piccinini - ci sono soprattutto coloro che hanno usufruito della mobilità lunga, effetto della crisi che coinvolge gran parte del tessuto industriale del nostro paese".

Il pericolo, dunque, è di "ritrovarci con gli uffici dell'Inps ingolfati da queste domande, soltanto a noi ne sono giunte circa 100mila da gestire. Per questo ci siamo rivolti all'Inps chiedendo di risolvere la situazione, non vorremmo essere costretti a fare centinaia di migliaia di cause". La lentezza, a dire il vero, non dipende solo dall'inerzia dell'istituto, ci sono anche difficoltà oggettive. Si fa l'esempio di un lavoratore la cui pratica è rimasta imbrigliata per vent'anni: ebbe un periodo di malattia, Inps e Inail non hanno mai trovato un accordo sul riconoscimento della malattia o dell'infortunio e ora, al terzo grado di giudizio, sono passati i termini e ogni suo diritto è decaduto.

"L'Inps ha tentato -ammette Morena Piccinini- di tranquillizzarci, rispetto all'allarme che abbiamo lanciato, dicendo che non c'è nessun rischio sia per quanto riguarda i lavoratori che avevano la mobilità in passato e che hanno una pensione che deve  essere ricalcolata, sia per le altre situazioni con pensioni più vecchie per le quali noi abbiamo fatto la domanda di ricalcolo".

"L'Istituto ha così diffuso -continua Piccinini - un comunicato stampa che, come sappiamo, lascia il tempo che trova; per poi emanare un messaggio ai direttori di sede che difficilmente può essere usato in giudizio, perchéè non è una circolare ufficiale inserita sul sito che rappresenta la posizione ufficiale dell'Inps". "Quindi vogliamo che l'Inps - auspica il presidente dell'Inca- si metta in condizione di liquidare tempestivamente tutte le richieste che gli arrivano. Non deve lasciar passare i tre anni, anche perchè il tempo fissato dalla legge per il ricalcolo è di 120 giorni, e deve garantire la liquidazione di tutte le domande pendenti oppure di dare una risposta al pensionato, positiva o negativa che sia". "L'Inps deve, inoltre, garantire - sottolinea - che sulle pensioni liquidate in modo provvisorio non deve scattare la decadenza. Anche perchè la decadenza non vale solo se eccepita dall'Inps, ma può essere riconosciuta o imposta direttamente dal giudice d'ufficio".

"Ci auguriamo che l'Istituto - conclude - accolga la nostra richiesta e non ci sia bisogno di fare tante cause, anche perchè non abbiamo nessun interesse ad invadere le corti di giustizia italiane".

- Roma, 26 mag. - Mai pensato a come sarebbe andata la sua carriera se fosse stata in un partito di sinistra? "Si': a sinistra sarei diventata un'icona. Invece ora sono una stronza". Bilancio amaro quello di Iva Zanicchi a Radio2 Rai per Un giorno da pecora. "Io ero consapevole di esser trombata, non avrei avuto possibilita', lo sapevo. Ho comunque preso qualcosa come trentamila e quattrocento voti", rivendica l'europarlamentare FI uscente. Sesta, davanti a Licia Ronzulli: "Che lei non ce l'abbia fatta - risponde ai conduttori - poco mi importa. Io avrei preferito che le indicazioni fossero state magari Toti, Zanicchi e Ronzulli, insomma che ci fossi anche io. Invece non sono mai stata nominata". "Io ho anche una certa eta'...", si schermisce ma la Ronzulli "era troppo spinta: quando andavo in giro la gente mi diceva 'siamo obbligati a votarla e allora non la votiamo'". E chi 'spinge', Berlusconi? "Mica c'e' solo Berlusconi: ci sono la Gelmini, Toti, la Rossi, la Santanche'. I messaggini, le lettere, il telefono...". Insomma, l'hanno boicottata? "Mica solo me, siamo in venti. Ma loro puntavano solo su quei tre nomi". .
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