L'Inps recepisce la proroga della sperimentazione della misura sino al 31 dicembre 2022 contenuta nella legge n. 234/2021. Quest'anno crescono anche le platee beneficiarie con l'ampliamento dei cd. lavori gravosi.
La legge n. 197/2022 ha prorogato sino al 31 dicembre 2023 l'assegno di accompagnamento alla pensione di vecchiaia per le categorie sociali più deboli.

Accordo raggiunto in maggioranza a favore dei lavoratori edili e ceramisti. Per l'Ape sociale saranno sufficienti 63 anni e 32 anni di contributi anziché 36.

Di conseguenza è possibile accedere all'ape sociale e/o alla pensione anticipata con 41 anni di contributi. Il Tribunale di Ferrara ha accolto il ricorso di un’operatrice socio sanitaria a cui era stato negato l’accesso alla pensione anticipata da parte dell’INPS. Anche l’attività di OSS rientra tra quelle previste dalla legge n. 232 del 2016, trattandosi di «addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza».
Il ddl di bilancio include altre 8 macro categorie per un totale di 23 nuove professioni che avranno diritto all'ape sociale con 63 anni e 36 di contributi nel 2022. Ecco cosa cambia. 
Ora la parola passa al Governo che dovrà, d'intesa con le parti sociali, individuare le categorie da inserire nell'Ape Sociale.
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