Il diritto al rimborso sussiste solo in poche e tassative ipotesi definite dal legislatore. Nella maggior parte dei casi la contribuzione volontaria versata resta incamerata dall'ente previdenziale e darà luogo ad un incremento della misura delle prestazioni pensionistiche.
Lo ha precisato la Corte di Cassazione accogliendo il ricorso di un lavoratore che si era visto annullare l'iscrizione al Fondo GAS. Anche se si versa in ritardo il lavoratore mantiene il diritto a continuare i versamenti maturando il diritto al trattamento pensionistico atteso.
La cifra minima per coprire un anno di contributi ai fini pensionistici per la generalità dei lavoratori dipendenti nel 2022 è pari a 3.606€ (+67€ rispetto al 2021). I chiarimenti in documento INPS che adegua all'inflazione i valori di retribuzione su cui determinare l'entità dei versamenti volontari per il 2022.
I lavoratori che hanno cessato o interrotto la propria attività lavorativa possono effettuare la prosecuzione volontaria del versamento dei contributi per ottenere il diritto alla pensione o di aumentare l’ importo della pensione.
L'autorizzazione ai versamenti volontari può essere richiesta da tutti i lavoratori iscritti alla gestione separata che hanno cessato il rapporto lavorativo e il versamento della contribuzione obbligatoria.
L'Inps illustra la modifica contenuta nella legge n. 176/2020 di conversione del decreto legge ristori. Interessati i versamenti volontari a copertura dei periodi temporali a cavallo tra il 31 gennaio ed il 31 dicembre 2020.
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