Redazione

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- Roma, 9 set. - "L'Italia non occupa un posto secondario" tra gli obiettivi del terrorismo internazionale, cosi' come "Roma, culla della cristianita'". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, in Aula alla Camera, sottolineando che, comunque, "al momento non si registrano evidenze investigative su progetti diretti contro l'Italia".

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Pero' "Occorre rafforzare le armi legislative in materia di terrorismo". In particolare, secondo Alfano, l'attenzione va rivolta ai cosiddetti "lupi solitari", "perseguendo le condotte basate su pulsioni individualiste che rappresentano pur sempre un pericolo da neutralizzare".

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Il titolare del Viminale ha sottolineato che "il terrorismo internazionale di matrice religiosa veste anche abiti europei, insospettabile tra gli insospettabili: e' una sfida senza precedenti alla sicurezza" perche' "siamo di fronte a "un'organizzazione che ha ambizioni, soldi e uomini pronti a combattere che nessuna ha mai avuto prima".

- Bologna, 9 set. - Il deputato Pd, Matteo Richetti che proprio nelle ultime ore ha rinunciato alla corsa per le primarie del centrosinistra in Emilia Romagna, risulta indagato per peculato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Bologna sui costi della politica dell'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna. A confermare l'iscrizione e' stato l'avvocato Gino Bottiglioni, legale del parlamentare, che questa mattina ha chiesto di conoscere la posizione del suo assistito (presidente dell'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna dal maggio 2010 al dicembre 2012) presso la Procura del capoluogo emiliano. La maxi inchiesta sulle cosiddette 'spese pazze' potrebbe concludersi dopo le primarie del 28 settembre prossimo. "La scelta di ritirarsi dalle primarie - ha precisato l'avvocato Bottiglioni - prescinde dall'esistenza dell'iscrizione sul registro degli indagati. E' stata, da parte di Richetti, una valutazione politica. Apprendiamo dell'iscrizione - ha concluso il legale - con serenita'".

- Roma, 8 set. - Nessun passo indietro di Carlo Cottarelli. Almeno non per il momento. Sembra essere questa l'indicazione arrivata dal vertice di oggi a Palazzo Chigi, al quale hanno partecipato, assieme a Matteo Renzi, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il ministro dell'Attuazione del Programma, Maria Elena Boschi, e lo stesso commissario alla spending review, Carlo Cottarelli.

Appare al momento difficile che questo passo indietro possa arrivare prima della riunione dell'Ecofin che si terra', da giovedi' a sabato, a Roma: in quell'occasione, viene spiegato, l'Italia potrebbe chiedere tempo per il pareggio di bilancio e per il rientro dal deficit in cambio di riforme.

Dalla riunione e' emersa inoltre la decisione da parte del premier di confrontarsi con tutti i ministri del governo in una serie di incontri che avra' luogo nella giornata di mercoledi'. Sara' quella l'occasione per affrontare il tema dei tagli ai ministeri. Fonti ministeriali fanno inoltre sapere che i ministri avrebbero gia' accettato un piano di massima sui tagli di spesa del tre per cento. Non si dovrebbe trattare di tagli lineari, ma ogni ministero sara' responsabilizzato nel rintracciare le voci da tagliare.

Intanto, riferiscono fonti parlamentari, Matteo Renzi starebbe perfezionando la 'cabina di regia' sull'Economia che dovrebbe diventare, nelle intenzioni del premier, la cinghia di trasmissione tra Palazzo Chigi, il Ministero dell'Economia e Bruxelles. La capitale europea sembra sempre di piu' il luogo in cui si gioca la vera partita delle riforme, come sottolineato anche nei giorni scorsi da un intervento del ministro Padoan sulla stampa. Una delle ipotesi acreditate e' che si possa chiedere di scomputare, del tutto o in parte, il costo delle riforme dal deficit.

- Roma, 8 set. - Resta elevata l'attenzione dell'Intelligence sui 'foreign fighters', gli occidentali con passaporto europeo partiti per andare a combattere in Siria e Iraq e che potrebbero tornare per compiere attentati. Lo ha ribadito in un'audizione al Copasir, Giampiero Massolo, direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Quelli partiti dall'Italia, avrebbe confermato Massolo, sono meno di 50, ben noti e monitorati dai nostri '007'. Nell'audizione, Massolo ha fatto una panoramica ampia e aggiornata in tempo reale della situazione su tre scenari internazionali caldi, come quelli di Libia, Siria e Ucraina. In Libia, avrebbe confermato il direttore del Dis, a complicare un quadro politico di estrema instabilita', c'e' la presenza di due parlamenti e le divisioni tra milizie, sebbene non legami con il Califfato a Bengasi. Praticamente impossibile, per le autorita' locali in un contesto simile, arginare le partenze verso l'Italia: chi arriva, parte, e il bilancio di potenziali migranti conta, secondo alcune stime 5-600 mila persone. Nessun problema invece, sul fronte dell'approvvigionamento energetico, e lo stesso vale per l'Ucraina, dove la tregua sembra reggere, ma la situazione resta fluida. In Siria, invece, l'avanzata dell'Isis sembra essersi cristallizzata o per l'azione Usa o per una naturale fase di consolidamento delle conquiste territoriali. Quanto ai nostri connazionali rapiti, non emergono elementi di novita', ma la situazione e' in costante evoluzione: confermato in particolare che Greta Ramelli e Vanessa Marzullo non sono nelle mani dell'Isis.
- Roma, 8 set. - Matteo Renzi incontrera' tutti i ministri del governo durante una serie di incontri, che avra' luogo nella giornata di mercoledi', per discutere di spending review. E' quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi al termine della riunione del presidente del consiglio con il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il ministro dell'Attuazione del Programma, Maria Elena Boschi, il commissario alla spending review, Carlo Cottarelli e i rispettivi staff.
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