Redazione

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- Roma, 2 set. - Il presidente della Repubblica ha scritto una lettera ai presidenti di Camera e Senato per invitarli a lavorare per una soluzione sulle nomine di Consulta e Csm. "Confido che entrambi - scrive il Capo dello Stato - vi adopererete presso i gruppi parlamentari di ciascuna Camera per conseguire le convergenze tra maggioranza e opposizioni necessarie per il raggiungimento delle maggioranze richieste dalla Costituzione (rispettivamente, in questa fase, tre quinti dei componenti le Assemblee e tre quinti dei votanti). E' indispensabile che le forze politiche rappresentate in Parlamento, benche' pressate da numerosi impegni, dedichino nel corso di questa settimana l'attenzione necessaria per compiere le loro scelte e garantire l'esito positivo delle prossime votazioni". "Il Parlamento - ricorda la prima carica dello Stato - in seduta comune tornera' a riunirsi il prossimo 10 settembre per la elezione di due giudici della Corte costituzionale e di otto componenti del Consiglio superiore della magistratura". "Si tratta - sottolinea Napolitano - di adempimenti non ulteriormente differibili, poiche' i due giudici della Corte sono cessati dall'incarico il 28 giugno scorso e il Consiglio superiore della magistratura ha concluso il suo mandato il 31 luglio: entrambi gli organi saranno inoltre chiamati ad affrontare nei prossimi mesi importanti scadenze. "D'altra parte - conclude il Capo dello Stato - si e' ormai giunti rispettivamente al sesto scrutinio per l'elezione dei giudici della Corte e al terzo per l'elezione dei componenti del Csm". .
- Roma, 2 set. - C'e' un'apertura al dialogo da parte della Cisl e della Uil Scuola sull'intenzione del governo, annunciata stamani dal premier Matteo Renzi, di introdurre degli scatti di carriera per gli insegnanti basati sul merito. A condizione, pero', che non si tocchino gli scatti di anzianita', perche' sono un riconoscimento all'esperienza che esiste in tutti i Paesi dell'Ue. "Gli scatti di anzianita' - dice all'Agi il segretario della Cisl Scuola, Francesco Scrima - significano esperienza professionale, cioe' qualcosa che viene riconosciuta in tutti i paesi dell'Ue. Se il governo intendesse stabilizzare i precari a fronte di una eliminazione di questi scatti noi diciamo ovviamente no perche' non sarebbe una proposta. Anzi, sembrerebbe un ricatto. Se invece l'esecutivo facesse delle proposte sul riconoscimento della professionalita' noi saremmo pronti a discuterne sedendoci intorno a un tavolo". Ha una posizione conciliante anche Massimo Di Menna, segretario generale Uil Scuola: "Per quanto riguarda la retribuzione, noi siamo assolutamente disponibili a discutere dell'introduzione di un nuovo meccanismo di riconoscimento professionale basato sul merito, anche se vogliamo capire come verrebbe giudicato il merito, perche' per noi qualsiasi nuovo riconoscimento professionale di questo tipo va fatto sulla base del lavoro svolto dall'insegnante in classe, e non fuori. Comunque sia - avverte anche lui - gli scatti di anzianita' sono presenti in tutta l'Ue e quindi per noi devono rimanere. In ogni caso - precisa infine il sindacalista - non vedo un legame tra le retribuzioni, con la questione degli scatti, e il problema del precariato". Anche Scrima separa bene la questione della retribuzione da quella della stabilizzazione dei precari sulla quale, afferma, "non mi pronuncio perche' fino a oggi sono state dette tante cose che poi sono state smentite. E siccome si tratta di una cosa molto seria aspettiamo le linee guida". Rma/Cav .
- Roma, 2 set. - "Giorno importante: dopo sostegno della Francia a Frontex plus, abbiamo anche consenso della Germania". E' quanto scrive su Twitter il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, dopo l'incontro a Berlino con l'omologo tedesco Thomas de Maziere. "E' un riconoscimento del grande impegno italiano", sottolinea Alfano. .
- Roma, 2 set. - "Siete pronti? Ecco le tasse sulla casa che arrivano quest'autunno. Con Renzie, tassa dopo tassa, l'Italia affonda". E' quanto scrive sulla sua pagina Facebook Beppe Grillo, che rimanda a un post pubblicato sul suo blog, dal titolo 'Un autunno da incubo, #tassadopotassa', in cui viene allegato un articolo del Corsera relativo alle imposte sulla casa. (AGI .
- Roma, 2 set. - "Noi non facciamo l'ennesima riforma della scuola. Noi proponiamo un nuovo patto educativo". Lo scrive Matteo Renzi nella sua 'enews'. Il premier spiega che la riforma della scuola sara' presentata ufficialmente domani alle 10 sul sito passodopopasso.italia.it "L'Italia tra vent'anni - scrive il presidente del Consiglio matteo Renzi - non sara' come l'avranno fatta i decreti attuativi della ragioneria dello stato o le interviste dei ministri o gli editoriali dei professori. L'Italia sara' come l'avranno fatta le maestre elementari, gli insegnanti di scuola superiore, le famiglie che sono innanzitutto comunita' educanti". La riforma della scuola "conterra' alcune idee nel merito per rendere la scuola sempre piu' strumento di crescita per il giovane cittadino. Ma anche strumento di crescita per il Paese. Si tratta di proposte, non di diktat prendere o lasciare", scrive il premier. "Proporremo - aggiunge il presidente del Consiglio - agli insegnanti di superare il meccanismo atroce del precariato permanente e della supplentite, ma chiederemo loro di accettare che gli scatti di carriera siano basati sul merito e non semplicemente sull'anzianita': sarebbe, sara', una svolta enorme. "Chiederemo alle famiglie e agli studenti se condividono le nostre proposte sui temi oggetto di insegnamento, le materie, quelli che quando andavamo a scuola noi chiamavamo il programma: dalla storia dell'arte alla musica, dall'inglese al coding. Chiederemo ai presidi di fare di piu', aumentandone competenze e responsabilita', ma anche snellendo la struttura amministrativa attraverso un percorso di digitalizzazione procedurale spinta". "Metteremo - annuncia il presidente del Consiglio - piu' soldi, ma facendo comunque tanta spending review: perche' educare non e' mai un costo, ma gli sprechi sono inaccettabili soprattutto nei settori chiave. Dal 15 settembre al 15 novembre ascolteremo tutti, a cominciare dagli studenti che sono per noi protagonisti, non spettatori. Nella legge di stabilita' ci saranno le prime risorse e da gennaio gli atti normativi conseguenti". "Nel frattempo - aggiunge Renzi - continueremo a investire sull'edilizia scolastica, sbloccando il patto a quei comuni che hanno progetti seri, cantierabili, come e' accaduto dopo la mia lettera di inizio mandato. Abbiamo ricevuto tante email dai sindaci alle quali stiamo dando concretamente risposta. Chi mi conosce dai tempi di Firenze sa che per me la scuola e' alfa e omega di tutto. Solo che la scuola non si cambia con un decreto, ma coinvolgendo famiglie, studenti, insegnanti, presidi, tecnici, amministratori locali. Noi le riforme le facciamo cosi'". .
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