
Redazione
Renzi: basta con i piagnistei; non posso allargare platea 80 euro
Mercoledì, 10 Settembre 2014
- Roma, 9 set. - "Mille giorni e riportiamo l'Italia a fare l'Italia. La gente va a letto dopo aver visto il talk show arrabbiata. Dobbiamo fare in modo che la gente vada a letto rassicurata e per fare questo occorre dare prestigio all'Italia". Lo ha detto Matteo Renzi a Porta a Porta. "Vorrei un Paese che smettesse di cedere alla cultura del piagnisteo", ha aggiunto il presidente del Consiglio. "Non ci penso un nanosecondo, nemmeno meno di un nanosecondo". Cosi' Matteo Renzi risponde a Bruno Vespa che, a Porta a Porta, gli chiede se abbia pensato alla possibilita' di lasciare la segreteria del PD. Il premier ha poi rivolto un appello alla minoranza del partito che chiede una nuova segreteria allargata ma sulla base di una piattaforma politica: "Abbiamo tre anni per governare. Facciamola finita con le discussioni di politica interna. Occupiamoci di tematiche come la scuola, ad esempio". "Non sono ancora in condizione di allargare la platea degli 80 euro", ha detto Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio, sempre a Porta a Porta, ha aggiunto: "Puo' darsi che ce la si faccia, ma non posso metterlo per iscritto". .
Pd: Boschi 'bacchetta' Bindi rancorosa, parla come Berlusconi
Mercoledì, 10 Settembre 2014
- Roma, 9 set. - "Non so se la Bindi si riferiva a me o a Marianna o a Federica ma trovo un po' triste che utilizzi gli stessi argomenti che Berlusconi ha usato contro di lei, al contrario, per attaccarla". Lo ha detto il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, a Otto e mezzo su La7 a proposito delle dichiarazioni di Rosy Bindi sulle donne del governo. "Lei che e' stata vittima di attacchi legati a questo profilo e ora rovescia il ragionamento... Sembra - ha aggiunto - che prevalga un po' il rancore". Invidia? "Non penso - ha proseguito Boschi - penso pero' che Bindi sarebbe piu' efficace se ci dicesse cosa pensa del superamento del bicameralismo perfetto o degli 80 euro. Se vuole parlare di questo, noi volentieri ci confronteremo. Il resto lascia il tempo che trova". .
Allarme terrorismo: Alfano, Italia e Roma sono nel mirino dell'Isis
Mercoledì, 10 Settembre 2014
- Roma, 9 set. - L'Italia, e Roma, nel mirino dell'Is, anche se al momento non ci sono "evidenze investigative" su progetti diretti riguardanti il nostro Paese. E dunque la guardia deve restare alta, rafforzando le armi legislative in fatto di terrorismo. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nel corso di una informativa urgente alla Camera. Il titolare del Viminale ha sottolineato che l'Italia "non occupa un posto secondario" tra gli obiettivi del terrorismo internazionale, e lo stesso puo' dirsi di Roma, "culla della cristianita'". A preoccupare, ovvero meritevoli di particolare attenzione, devono essere i cosiddetti "lupi solitari", "perseguendo le condotte basate su pulsioni individualiste che rappresentano pur sempre un pericolo da neutralizzare". Alfano ha anche rilevato che il terrorismo internazionale di matrice religiosa "veste anche abiti europei, insospettabile tra gli insospettabili", rappresentando "una sfida senza precedenti alla sicurezza" perche' "siamo di fronte a "un'organizzazione che ha ambizioni, soldi e uomini pronti a combattere che nessuna ha mai avuto prima". Al momento non ci sono segnali di rischio per l'Italia, ma "la guardia resta alta", "non bisogna minimizzare". Quindi esigenza di "massima vigilanza per interpretare ogni segnale premonitore", ha aggiunto il ministro dell'Interno. Precisando che e' "alta" l'attenzione rivolta agli enti di aggregazione religiosa: 514 associazioni e 396 luoghi di culto, e le 4 moscheee di Roma, Milano, Colle Val d'Elsa e Ravenna. Il ministro ha anche detto che non sono stati segnalati rischi dell'arrivo di esponenti di Isis tra gli immigrati, e pero' "non si sottovaluta nulla, non si puo' escludere la possibilita'". Alfano ha anche fornito stime sulla consistenza in uomini dell'organizzazione Isis: tra i 10mila e i 100mila uomini. "La maggior parte dei volontari stranieri In Siria e Iraq proviene dai Paesi circostanti - ha detto Alfano -, una parte sono ceceni". E quanto alla presenza di molti occidentali nelle fila dell'Isis, "le stime sono oscillanti, e' difficile avere notizie certe", ha precisato il titolare del Viminale. Riferendo comunque che sono 48 le persone transitate dall'Italia per recarsi in Siria. Di queste, solo 2 sono di nazionalita' italiana, uno dei quali Giuliano Del Nevo, morto ad Aleppo nel giugno 2013, mentre l'altro e' un marocchino naturalizzato italiano. Sempre su questo fronte, da registrare che Forza Italia ha annunciato la presentazione di una proposta di legge per l'istituzione di una commissione bicamerale permanente di inchiesta sul fenomeno del terrorismo internazionale e sulle sue basi e connessioni in Italia', sul modello dell'antimafia. "La ragione e' pratica e simbolica", ha spiegato Renato Brunetta, capogruppo di Fi alla Camera, intervenendo in aula dopo l'informativa urgente di Alfano. "Conoscere per meglio deliberare. Ma anche conoscere per comunicare l'allarme, per tenere desta una attenzione che invece in Italia e' colpevolmente scemata", ha aggiunto. E se per Renato Schifani, del Nuovo Centrodestra, quella di Alfano "e' stata una relazione precisa, esauriente e chiara nell'indicare il grado di pericolosita' della minaccia islamica rappresentata dall'Isis e sulle possibili ripercussioni per il nostro Paese", il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, su facebook ha commentato l'informativa del ministro dell'Interno scrivendo "Alfano ammette che l'Italia e' uno degli obiettivi dei terroristi islamici. Bene, bravo, bis. Allora sospendi Mare Nostrum, oppure dimettiti!!!". .
Governo: Boschi, 20 mld da tagli per ministeri; allo studio riduzione Irap
Mercoledì, 10 Settembre 2014
- Roma, 9 set. - Quanti soldi saranno recuperati dai tagli agli sprechi? "La cifra dovrebbe essere di 20 miliardi, di taglio complessivo: serviranno per coprire le spese e per nuovi investimenti ad esempio su scuola e circerca". Lo ha detto il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, ospite a Otto e mezzo su La7. I tagli, ha ribadito Boschi, "non saranno lineari" e riguarderanno "tutti i ministeri. Ogni ministro decidera' come ridurre il proprio budget". Nella riunione di ieri a palazzo Chigi, ha spiegato, "abbiamo affrontato dal rientro delle ferie il tema dei tagli da fare sulla spesa pubblica per avere delle risorse a disposizione, risorse libere per fare altri investimenti. Poi il governo decidera' dove mettera' queste risorse". La Boschi fa un'anticipazione: "Una delle ipotesi e' una ulteriore riduzione dell'Irap. Ma anche una riduzione del cuneo fiscale alle categorie che non abbiamo potuto coinvolgere con gli 80 euro. Decideremo nelle prossime settimane, prima della legge di Stabilita'". Sulla riforma della giustizia, la Boschi spiega: "Abbiamo presentato una riforma della giustizia molto ampia che ha scontentato sia Berlusconi che l'Anm, forse allora abbiamo fatto un buon lavoro. Questa riforma portera' ad avere processi che dureranno un anno come avviene nel resto d'Europa - ha aggiunto - con questa riforma smaltiremo gran parte dei processi arretrati". Parlando del 'terremoto' politico che in Emilia Romagna ha scosso il suo partito, la Boschi sottolinea: "Abbiamo tante persone in gamba da schierare e i cittadini sceglieranno il migliore. Abbiamo fatto un congresso meno di un anno fa che ha riconosciuto in modo indiscutibile Renzi alla guida del partito, vincitore anche tra gli iscritti. C'e' un consenso molto ampio nel partito e nel paese, quasi il 41% alle europee, il partito gode di buona salute e ha convinto anche chi non votava per il Pd, questo e' grazie al nuovo corso del Pd". .
Pd: D'Alema Vs Renzi riconosca mio lavoro e rispetti il passato
Martedì, 09 Settembre 2014
- Firenze, 9 set. - "L'Expo e' stato conquistato dal governo Prodi e dal ministro degli Esteri D'Alema". Massimo D'Alema, intervenendo ad un dibattito alla Festa dell'Unita' di Firenze, interviene cosi' su come Renzi stia affrontando il tema dell'Expo. L'ex presidente del Consiglio, durante il dibattito, aggiunge: "Non voglio i 'grazie' ma non si puo' dire 'e' stato tutto un disastro prima di me' e basta. Qualche volta - dice all'attuale inquilino di Palazzo Chigi - potrebbe garbatamente riconoscere il lavoro degli altri e si andrebbe tutti piu' d'accordo. Non e' una cosa eversiva". L'ex leader del Pd attacca Renzi: "Qualche volta il presidente del Consiglio da' l'impressione di essere piu' gentile nei confronti di Berlusconi che nei confronti del gruppo dirigente del Pd. Renzi - ha aggiunto D'Alema - deve portare rispetto al passato della sinistra". Quindi, parlando della crisi del quotidiano L'Unita', ha detto di condividere "questo stato d'animo. Devo dire che sono rimasto un po' colpito, perche' di questo non si e' fatto cenno nella conclusione della Festa nazionale a Bologna, quando molti si aspettavano che ci potessero essere delle notizie". Massimo D'Alema, a margine della Festa dell'Unita' di Firenze, ai giornalisti che gli chiedevano se condivideva le preoccupazioni dei lavoratori del quotidiano L'Unita' sul futuro della testata ha detto di augurarsi "che si possa trovare un'ipotesi imprenditoriale convincente in grado di rilanciare la testata. Sono convinto che il gruppo dirigente del Pd sia impegnato in questo senso, e anche io cerco di dare una mano in questa direzione". Parlando del suo piu' grande fallimento, l'accordo mancato sulla Bicamerale con Berlusconi, ha giocato sull'ironia punzecchiando Renzi: "Forse ho fatto l'errore di non chiamare Verdini. Non ho queste frequentazioni e questo e' stato certamente il mio limite". .