
Redazione
Scontro Lega-M5S, leghisti maiali ; voi amici degli assassini
Lunedì, 18 Agosto 2014Governo, nessun aumento tasse Non c'e' trattativa con Ue su conti
Lunedì, 18 Agosto 2014- Roma, 18 ago. - Nessuna trattativa con Bruxelles per 'ammorbidire' le richieste sui conti pubblici italiani, ne' nuove tasse all'orizzonte. Il governo, dopo giorni di boatos e polemiche, mette i puntini sulle i e conferma, nuovamente, che la linea non e' cambiata. Del resto lo stesso Matteo Renzi l'aveva detto chiaro e tondo alla vigilia di Ferragosto: nessuna manovra correttiva, nessun aumento di tasse e tutto nel rispetto del fatidico parametro del 3%. Ma la pausa agostana non ha bloccato le voci, complici i dati Istat e le parole di Mario Draghi, ed oggi fonti di Palazzo Chigi smentiscono le notizie che giungono dall'asse Roma-Bruxelles. "Non e' in corso alcuna trattativa ne' pubblica ne' 'segreta' con l'Europa e neppure alcun piano taglia debito" spiegano dal governo. E a corollario aggiungono che "l'Italia fara' la sua parte come piu' volte ribadito dal premier, rispettando il vincolo del 3%". Insomma, "non esiste un problema Italia in Europa: esiste un problema dell'eurozona che l'Italia contribuira' ad affrontare". Perche' se e' vero che l'Italia piange, certo Bruxelles non ride, come dimostrano i dati dei conti pubblici francesi e tedeschi. Segno che il premier intende fare perno sul rischio crisi che sfiora tutti i paesi dell'Eurozona, compresa la locomotiva tedesca, per arrivare a una ridefinizione complessiva della valutazione dei conti dei singoli Paesi. E molto probabilmente, piu' che qualche 'spicciolo' concesso come sconto all'Italia dalla attuale commissione guidata da Barroso con l'occhio severo di Olli Rehn, da Roma sperano di rinegoziare l'intera architettura dei conti pubblici europei con la nuova commissione, che si insediera' dopo, e non prima, il varo della legge di stabilita'. Ma per adesso il premier e' concentrato sui conti pubblici italiani. Una manovra di 16 miliardi di tagli alla spesa pubblica, grazie anche alla spending review e' gia' stata messa in cantiere. Molti temono l'arrivo di nuove tasse, ma palazzo Chigi smentisce di nuovo: "l'Italia rispettera' il 3%, e senza aumentare le tasse". La scommessa, infatti, e' di riuscire a far ripartire l'economia con nuovi investimenti, soprattutto stranieri, nuove assunzioni, taglio della spesa pubblica e nuove infrastrutture. L'ennesima scure fiscale, ormai e' chiaro a tutti, potrebbe solo deprimere ulteriormente i consumi gia' agonizzanti. Resta aperto il capitolo pensioni, a cui si sta lavorando al ministero dell'Economia, ma su quel fronte il dibattito e' appena avviato. .
Fisco, Federconsumatori: Renzi aumenti il reddito delle famiglie
Martedì, 19 Agosto 2014"Anche se non ci sorprendono affatto, sia i dati di Equitalia relativi alle domande di rateizzazione (che a luglio hanno registrato il record di 156 mila richieste), sia quelli della continua diminuzione dell'indebitamento per consumi (credito al consumo) che secondo le nostre stime nel 2014 registra il -5%, rappresentano ulteriori segnali della situazione economica insostenibile in cui si trovano le famiglie italiane". Kamsin E' quanto affermano in una nota di ieri i presidenti di Adusebef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, secondo cui "ai dati appena riportati, si aggiungono: le stime drammatiche sul Pil al -0,2%; i dati sui consumi turistici (solo il 31% degli italiani si e' concesso le tradizionali vacanze estive); i flussi negativi alle presenze ai ristoranti a Ferragosto (solo il 18%); il consuntivo sui saldi (-4%); la disoccupazione al 12,2% (quella giovanile al 43,7%)".
Per Lannutti e Trefiletti, "si potrebbe andare avanti ancora a lungo con l'elenco degli indicatori economici in rosso, tutti concordi nel confermare , come purtroppo denunciamo da tempo, una nuova contrazione del mercato rispetto all'anno precedente e lo stato di netta recessione del nostro Paese". Per questo, sottolineano nella nota, "e' urgente e necessario che il Governo si dedichi con impegno e serieta' alla fuoriuscita da questa situazione, dando la massima priorita' al rilancio della domanda di mercato per far ripartire, cosi', l'intero sistema economico. In tal senso bisogna, in primo luogo, aumentare il reddito delle famiglie, ampliando la platea dei destinatari del bonus anche a pensionati e incapienti.
Ma e' evidente che la ripresa, per essere concreta e duratura, non puo' prescindere da interventi mirati allo sviluppo del Paese ed all'incremento dell'occupazione. Per questo e' necessario un piano di investimenti per la crescita, a partire da un settore strategico, come quello della rete telematica. Vogliamo ricordare, in tal senso, che gli investimenti sono regrediti al livello del 1995", conclude il comunicato.
Zedde