Redazione

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- Roma, 6 ago. - Il referendum propositivo era gia' stato oggetto di dibattito nel corso della discussione in commissione ed era stato, ad esempio, proposto in un articolato emendamento, a firma della capogruppo Pd in Affari costituzionali Doris Lo Moro. .
- Roma, 6 ago. - "Care amiche, cari amici, approfitto di queste ore di intensa attivita' parlamentare per chiedere la vostra attenzione sul passaggio politico-istituzionale che ci attende alla ripresa. Il primo settembre infatti partiranno i 'MilleGiorni' che ci porteranno entro il maggio 2017 a disegnare un'Italia diversa, piu' efficiente e competitiva". Lo scrive il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in una lettera ai parlamentari della maggioranza. "Si tratta di una sfida doppia: da un lato richiamiamo la politica al proprio ruolo; dall'altro interveniamo sulle principali amministrazioni dello Stato con riforme strutturali. Alla fine di questo percorso l'Italia tornera' ad essere la guida, e non il problema dell'Eurozona", scrive Renzi. .
- Roma, 6 ago. - "Nel 2012 abbiamo fatto meno 2,4%. Nel 2013 abbiamo fatto meno 1,6%. Nei primi sei mesi siamo a meno 0,3%. Dobbiamo invertire la rotta. Ma dipende solo da noi. Dal nostro lavoro in Parlamento e nel Paese. I "MilleGiorni" sono la concreta possibilita' di far ripartire la speranza e la crescita". Il premier Matteo Renzi commenta cosi', in una lettera ai parlamentari della maggioranza, le stime dell'Istat sul Prodotto Interno Lordo peggiori del previsto (-0,2% nel secondo trimestre, ndr). "Avanti, allora, con ancora maggiore decisione. Senza incertezze, senza paure, senza frenate. Il processo di riforme e' partito. Procede. E' iniziato un percorso senza ritorno", scrive il premier."Approfitto di queste ore di intensa attivita' parlamentare - aggiunge Renzi - per chiedere la vostra attenzione sul passaggio politico-istituzionale che ci attende alla ripresa. Il primo settembre infatti partiranno i 'MilleGiorni' che ci porteranno entro il maggio 2017 a disegnare un'Italia diversa, piu' efficiente e competitiva. Si tratta di una sfida doppia: da un lato richiamiamo la politica al proprio ruolo; dall'altro interveniamo sulle principali amministrazioni dello Stato con riforme strutturali. Alla fine di questo percorso l'Italia tornera' ad essere la guida, e non il problema dell'Eurozona", scrive Renzi. Quanto alla spending review, il premier sottolinea: "Ci hanno detto che la spending e' una questione tecnica. Ma e' una finzione. La scelta di cosa tagliare e cosa non tagliare e' la suprema scelta politica. La spending e' ontologicamente questione politica, che non possiamo rinviare. Ci siamo dati obiettivi che manterremo", assicura Renzi. .
- Roma, 6 ago.- "Stentiamo a uscire da una recessione che e' davvero profonda. La velocita' delle riforme e' tutto". Lo dice in una intervista al Sole 24 ore, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. "Il Paese deve riformarsi da solo - ha detto - dobbiamo farlo ancora piu' in fretta". "No, non mi sono mai pentito" dice il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan a proposito degli 80 euro. "naturalmente - aggiunge nell'intervista al Sole 24 Ore - avrei voluto avere a disposizione risorse per fare di piu', ma e' importante del bonus Irpef ricordare due cose. La prima riguarda 11 milioni di persone. La seconda: sara' permanente: Questo e' importante perche' le famiglie devono avere piu' risorse e piu' fiducia per far si' che queste risorse vengano spese".

- Roma, 6 ago. - Un accordo rinnovato dopo tre ore di colloquio in delegazioni ristrette: Silvio Berlusconi arriva ed esce da Palazzo Chigi in compagnia di Gianni Letta, Matteo Renzi lascia andare il fedelissimo Lorenzo Guerini a parlare con i giornalisti. "Una cosa molto positiva", dice questi riassumendo il senso della riunione, che ha rilanciato il patto del nazareno su riforme e legge elettorale. Certo, alcuni punti sono stati ritoccati, ma l'impianto dell'intesa viene rafforzato. Stando a quanto si evince dalle prime confidenze, ci sono state aperture sulle soglie (per il premio di maggioranza quanto per l'ingresso in Parlamento). Diverso pero' l'atteggiamento per quanto riguarda le preferenze. Su queste, sintetizza ancora Guerini, e' meglio non sbilanciarsi troppo, anche se l'apertura verso chi intende collaborare e' "massima". Ma non e' sulla soglia di sbarramento che si concentra oggi il dibattito politico. I dati dell'Istat, che fotografano un'Italia in recessione con il peggior trimestre degli ultimi 14 anni, scatenano le opposizioni. Tutto un maramaldeggiare su gufi, professoroni e rosiconi. Incomincia il blog di Grillo, che mette perfidamente insieme il premier ed il comandante Schettino, quello della Concordia. "Altro che crescita e ripresa. L'Italia e' in piena recessione. Il vero gufo e' Renzie", motteggia sarcastico. Un tono appena piu' distaccato quello dei forzista Giovanni Toti, che si affida ad un tweet e scrive: "L'Italia cambia verso. In peggio. Paese in recessione. Dato del Pil peggiore da 14 anni. Sara' colpa dei gufi? Ma noi non stiamo tranquilli". E da Forza Italia sono in molti - si direbbe in maggior parte tra quelli che non amano l'intesa con il Pd - a sottolineare come tocchi a FI proporre scelte di politica economica alternative a quelle dell'esecutivo. In difesa di Renzi interviene il Pd, in tutte le sue anime. Gianni Cuperlo invita ad andare avanti con gli investimenti, tanto "i dati dell'Istat sono quelli che conoscevamo". Luigi Zanda coglie nell'impasse odierna un'ottimo motivo per proseguire sulla strada intrapresa, quella delle riforme. Ma intanto anche le notizie dal Senato - che vedono le riforme procedere spedite - sembrano luccicare meno di ieri. .

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