Pensioni, aumentano i contributi per il Fondo Clero

Lunedì, 25 Agosto 2025
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero del lavoro che fissa un aumento del 5,4% dal 1° gennaio 2024.

Sale a 2.054 euro annui il contributo dovuto dagli iscritti al fondo previdenza del clero e dei ministri di culto di religioni diverse da quella cattolica. Lo fissa il decreto del Ministero del Lavoro concertato con quello delle Finanze del 30 luglio 2025 (G.U. n. 186 del 12.8.2025) con il quale vengono, come di consueto, aggiornati i contributi pensionistici dovuti al Fondo. Il provvedimento stabilisce che gli iscritti al Fondo di previdenza del clero secolare dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica devono pagare, per l'anno 2024, un contributo annuo pari a 2.053,89 euro per recepire l’aumento delle pensioni liquidate dal fondo nello stesso anno.

La contribuzione

Il contributo relativo al Fondo Clero, come noto, è legato all'aumento percentuale che ha dato luogo alla variazione degli importi di pensione degli iscritti nell'anno precedente. Considerato che nel 2024 le pensioni hanno subìto un aumento del 5,4% a causa dell’inflazione il contributo per il finanziamento delle suddette prestazioni sale da 1.948,66€ a 2.053,89€. Gli aumenti scattano dal 1° gennaio 2024 e saranno recepiti dall’Inps con apposita circolare che fisserà anche le modalità per effettuare i conguagli.

Per i sacerdoti che rientrano nel sostentamento clero (8xMille), il contributo è versato dell’«istituto centrale per il sostentamento del clero» (ICSC). Invece, devono provvedervi autonomamente: i sacerdoti secolari cattolici esclusi dal sistema dell’8xMille; i ministri di culto non cattolici; i sacerdoti secolari cattolici e i ministri di culto non cattolici autorizzati alla contribuzione volontaria

Il Fondo

Gli iscritti al fondo maturano il diritto alla pensione di vecchiaia, con almeno 20 anni di contributi e 69 anni d'età (68 anni più adeguamenti alla speranza di vita) o al perfezionamento di 40 anni di contribuzione e 66 anni d’età (65 anni più speranza di vita). Il fondo clero eroga anche una pensione d’invalidità a chi si trovi in condizione di permanente impossibilità materiale di esercitare il proprio ministero a causa di malattia o difetto fisico o mentale, sempre che possa far valere almeno cinque anni di anzianità d’iscrizione e di contribuzione al fondo clero. Infine, il fondo eroga la pensione ai superstiti, del prete pensionato o solo assicurato, che, al momento del decesso, abbia versato almeno cinque anni di contributi.

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