Esodati bancari: le previgenti regole per l'accesso al pensionamento

Mercoledì, 11 Aprile 2012

sono un ex bancario genovese, nato il 4-9-1952 e assunto il 15-5-1973. Il 1-7-2008 sono stato esodato dalla banca con pagamento di assegno- scivolo previsto inizialmente sino al 1-7-2013 (cinque anni) data del mio previsto pensionamento. Alla luce delle molte novità (finestra mobile di 12 mesi di Berlusconi, Salva-Italia e Milleproroghe) vorrei un aggiornamento della mia situazione. Al 31-12-2011 aveva 59 anni di età compiuti e 38 di anzianità compiuta, quindi avevo raggiunto quota 97. Come mai non ne è stato tenuto conto al momento del mio esodo? La ringrazio distintamente Mauro

Al momento attuale è un soggetto “salvaguardato” dalla Riforma Fornero (in quanto percepisce alla data del 4 Dicembre 2011 l'assegno straordinario a carico dei fondi di solidarietà di settore). Ciò significa che - nei limiti di un tetto di risorse stanziate – potrà andare in pensione secondo le regole di pensionamento vigenti al 31 Dicembre 2011. Sarà possibile sciogliere il dubbio relativo alle risorse non prima della promulgazione di un decreto ministeriale (atteso entro il 30 Giugno).

 

Ricordo che le regole vigenti al 31 dicembre 2011 (che ripeto potrebbero applicarsi nel suo caso qualora la domanda di pensionamento fosse inclusa nelle risorse) prevedevano l'accesso al pensionamento di anzianità con il raggiungimento di quota 96 (con un minimo di 60 anni di età e 35 di contributi) sino al 31.12.2012. Dal 1° Gennaio 2013 era richiesta la quota 97 con un minimo di età anagrafica pari a 61 anni e un adeguamento all'aspettativa di vita pari a 3 mesi. Era inoltre prevista una finestra mobile pari a 12 mensilità per i lavoratori dipendenti.

 

Preciso infine che al 31 Dicembre 2011 non aveva raggiunto i requisiti per il pensionamento di anzianità per la mancanza del requisito anagrafico pari a 60 anni.

 

Un Cordiale saluto

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