Pensione Anticipata, A volte il riscatto è controproducente

Franco Rossini Domenica, 05 Settembre 2021
Se il riscatto determina l'acquisizione di anzianità al 31.12.1995 si perde la possibilità di andare in pensione a 64 anni unitamente a 20 anni di contributi, canale riservato esclusivamente ai soggetti privi di anzianità contributiva alla predetta data.

Sono nato nel 1965 Nel 1994 ho conseguito una laurea con corso di studi quinquennale. Il primo contratto di lavoro dipendente (c/o un’azienda privata) l’ho sottoscritto a luglio 1996 ed il primo contributo previdenziale risale, da estratto conto previdenziale INPS, al 1996 e, quindi, dovrei essere interamente nel sistema contributivo. Dal 1998 sono un dipendente pubblico e nel 1999 ho fatto domanda di riscatto anni laurea ai fini previdenziali e solo a luglio 2021 mi è arrivata la relativa proposta dell’INPS per il riscatto dei 5 anni di laurea riferiti alla mia richiesta del 1999. Ad oggi, al netto di eventuali riscatti laurea, ho maturato 24 anni di anzianità contributiva (come da estratto conto previdenziale INPS) In base alle disposizioni della legge Fornero, vorrei aderire alla pensione anticipata (opzione relativa a chi è interamente nel sistema contributivo).

Leggendo il vostro articolo https://www.pensionioggi.it/dizionario/pensione-anticipata#sistema-contributivo e visionando l’ultima tabella dell’articolo (che riporta i requisiti per conseguire la pensione anticipata nel sistema contributivo), mi sembra di capire che potrei andare in pensione nel 2030 a 65 anni. Ecco le domande (mi scuso in anticipo se sono banali, ma vorrei evitare di fare errori): 1. Ho interpretato bene la tabella e quindi, posso pianificare di andare in pensione anticipata nel 2030 quando avrò compiuto 65 anni? 2. Se aderisco alla proposta di riscatto laurea che mi è stata inviata dall’INPS a luglio 2021, perdo la possibilità di poter richiedere la pensione anticipata nel 2030 (a 65 anni) (perché in tal modo verrebbe meno qualche requisito previsto dalla Legge)? 3. Se posso aderire alla proposta di riscatto laurea senza perdere l’opportunità di richiedere la pensione anticipata, i 5 anni aggiuntivi che si andrebbero ad aggiungere alla mia anzianità contributiva in che modo migliorerebbero il calcolo della pensione (se non interrompo la mia attività lavorativa e considerando anche i 5 anni di riscatto laurea, nel 2030 maturerei un’anzianità contributiva di 38 anni) ?

La risposta è negativa. La tabella indicata si riferisce ai soggetti privi di anzianità contributiva al 31.12.1995. Il lettore riscattando la laurea acquisirebbe anzianità contributiva anteriormente al 31.12.1995 e, pertanto, perderebbe il canale di uscita previsto dall'articolo 24, co. 11 del dl n. 201/2011 convertito con legge n. 214/2011 a favore dei contributivi "puri". Cioè la possibilità di pensionarsi con 64 anni unitamente a 20 anni di contribuzione a condizione che l'assegno non risulti inferiore a 2,8 volte il valore dell'assegno sociale.

In tal caso il lettore potrebbe accedere alla pensione anticipata con i requisiti previsti per i soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31.12.1995 e cioè esclusivamente con 42 anni e 10 mesi di contributi unitamente ad una finestra mobile di 3 mesi dalla maturazione dei requisiti. Ai fini del perfezionamento di tali requisiti contano anche i cinque anni riscattati. Dal punto di vista del calcolo della pensione gli anni riscattati determineranno, ovviamente, un aumento della misura della pensione. Si tratta, in definitiva, di un'operazione da ponderare bene.

Sono lavoratore dipendente dal luglio 1987 e laureato nell'aprile 1987 . Ho 34 anni di contributi e 61 di età anagrafica. Non ho riscattato la laurea (5 anni). La mia Azienda consente di anticipare l'uscita con 2 anni di NASPI e 2 anni di contribuzione (4 anni). Posso andare in pensione con il limite dei 42 anni e 10 mesi (34 anni di contribuzione + 5 riscatto agevolato laurea + 2 anni NASPI + 1 anno e 10 mesi contributi a carico Azienda) e quindi nel 2025? Rispetto al pensionamento di vecchiaia (che avverrebbe a 67 anni con il sistema misto e una contribuzione totale pari a 40 anni) quali sono le differenze (anche stimate) degli importi percepiti?

In linea generale sì. Il lettore può effettuare l'opzione al sistema contributivo, riscattare con il criterio agevolato la laurea e quindi andare in naspi e versare i contributi mancanti sino al raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata. Naturalmente l'operazione determina il passaggio al sistema contributivo. Quando alla seconda domanda non è possibile stimare gli importi dell'assegno in assenza di uno studio previdenziale approfondito.

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