ottava salvaguardia

Buongiorno Nicola e Fran54, vorrei cercare di fornire un contributo "critico" alla discussione, perchè questo è un tema molto delicato che colpisce molte persone che , purtroppo, pur essendo state duramente e drammaticamente colpite dalla crisi non rientrano mai nei provvedimenti di tutela ("salvaguardie".........) e non vengono , A TORTO, mai considerate negli "esodati".
Comprendo bene cosa prova Fran54 e ne condivido in pieno la delusione........,io mi trovo in una situazione simile, anzi per certi versi forse ancora piu' difficile perchè' di anni ne ho 56 e mi mancano almeno 11/12 anni all'epoca del pensionamento. Sono stato licenziato per giustificato motivo oggettivo (soppressione della posizione) a febbraio 2013 e poi ho usufruito di Aspi per 1 anno, ho trovato un altro lavoro e dopo soli 5 mesi altro licenziamento per la stessa causale, ed altra Aspi..........
Leggo dalla tabella pubblicata sul sito in relazione alla proposta di legge dell'ottava salvaguardia recentemente presentata che ora ci rientrerebbero anche i "....cessati dal servizio entro il 31 dicembre 2012............." e ".............lavoratori il cui rapporto sia cessato per risoluzione unilaterale nel periodo compreso tra 1 dicembre 2007 e 31 dicembre 2011....". Se interpreto bene significa nel mio caso che per poco piu' di un mese non rientrerei nella ottava salvaguardia.
Ma vi chiedo : PERCHE' CONTINUA DA ANNI QUESTO INDEGNO "BALLETTO" DELLE DATE? MA E' POSSIBILE CHE NESSUNO SI RENDA CONTO CHE LA DEFINIZIONE DI "ESODATI" COSTRUITA NELLE VARIE SALVAGUARDIE E' TROPPO RESTRITTIVA E PERSINO DISCRIMINATORIA? E ORA SI CONTINUA ANCHE CON L'OTTAVA?
La realtà è che ci sono tantissimi lavoratori ultracinquantenni che sono stati costretti ad uscire dall'azienda almeno fino a quando la crisi è stata piu' pesante (cioè perlomeno fino a fine 2013 ).PERCHE' NELLA PROPOSTA DELL'OTTAVA SALVAGUARDIA NESSUNO SI E' POSTO ANCORA UNA VOLTA QUESTO GRANDE PROBLEMA DELLE DATE? POSSIBILE CHE NEI VARI PROFILI DI TUTELA DEBBANO PREVALERE SEMPRE ALTRE LOGICHE ED INTERESSI?
Vorrei sapere cosa ne pensate..........e, volendo essere costruttivo, a chi dovrei rivolgermi per chiedere una modifica alla proposta.
Chiedo inoltre ai partecipanti a questo forum interessati a questa assurda ingiustizia di far sentire la loro voce, e ,senza essere animato dal alcun intento polemico, sono pronto a valutare insieme a loro la costituzione di un apposito comitato (se ancora non è stato costituito) per tutelare i nostri legittimi interessi,e mettere fine a tutto questo. Sono convinto che non è una questione di copertura finanziaria, ma solo "politica".
Grazie dell'attenzione.

Nicola54 ha scritto: DNT,
lei riporta quanto letto:

"(... )Considerando che non bisogna più considerare la finestra mobile per partecipare alla nuova salvaguardia bisogna quindi aver maturato il quorum 97,6 con un minimo di 61 anni e 7 mesi unitamente a 35 anni di contributi, oppure i 40 anni di contributi(…)".
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Non ritengo corretta l’interpretazione dell’esperto, se vuole il mio parere.

Queste sono le finestre ai sensi del comma 1 dell’art 12 della legge 122/2010 e del comma 22 ter dell’art. 18 della legge 111/2011:
dipendenti pubblici e privati trascorsi 12 mesi dal perfezionamento della quota o della vecchiaia e 15 mesi dal perfezionamento di 40 anni di contributi;
dipendenti autonomi trascorsi 18 mesi dal perfezionamento della quota o della vecchiaia e 21 mesi dal perfezionamento di 40 anni di contributi.

Quindi anche in una eventuale 8^ salvaguardia le ''finestre'' sopra riportate saranno sicuramente applicate.

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HAI NOTATO CHE ANCHE IN QUESTO SITO VIENE RIBADITO IL CONCETTO DEI
– 40 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica; !!! ?

>>> www.leggioggi.it/2016/07/22/riforma-pens...ottava-salvaguardia/

Ora ho capito, grazie Nicola. Il problema è proprio quello che non rientro in nessuna delle categorie salvaguardate. Non mi resta che aspettare APE o simili in legge di stabilità, visto che e a 62 anni trovare lavoro è impossibile e la contribuzione volontaria troppo costosa.
Grazie
Saluti

Francesco

Fran54,
la sua domanda:
‘’Quindi mi basterebbe avere una domanda per autorizzazione alla contribuzione volontaria accettata anche senza versamento di contributi, fatta in qualunque momento?
Se la faccio a che problemi vado incontro?
Ho letto sul sito Inps che per la contribuzione volontaria devono aversi accreditati 3 anni di contributi nei 5 anni precedenti...oppure almeno 5 anni di contribuzione in generale, quindi la mia domanda sarebbe accolta...basterebbe questo per rientrare? O ci sono limiti su quando andava fatta?
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Forse mi sono spiegato male perché nel mio precedente messaggio introduttivo sono necessari ulteriori requisiti.
I contributori volontari che possono aspirare alla salvaguardia sono coloro che ai sensi dell’art. 1, comma 194, lettera f), legge n. 147 del 2013 siano stati autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione anteriormente al 4 dicembre 2011, ancorché al 6 dicembre 2011 non abbiano un contributo volontario accreditato o accreditabile alla predetta data, a condizione che abbiano almeno un contributo accreditato derivante da effettiva attività lavorativa nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 e il 30 novembre 2013 e che alla data del 30 novembre 2013 non svolgano attività lavorativa riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

Oppure ai sensi dell’art. 1, comma 194, lettera a), legge n. 147 del 2013 i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione anteriormente al 4 dicembre 2011 i quali possano far valere almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile alla data del 6 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data del 4 dicembre 2011, qualsiasi attività, non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
Sia nella lettera a) che nella f) serve l’autorizzazione alla contribuzione volontaria entro il 4 dicembre 2011.
Quanto sopra riportato sembrerebbe confermato nella PDL 3893( cd. 8^ salvaguardia).
Il suo problema non è quello della quota che si può perfezionare entro il 31 dicembre 2019, ma è l'inserimento in una delle categorie previste.

Grazie Nicola54,
quindi mi basterebbe avere una domanda per autorizzazione alla contribuzione volontaria accettata anche senza versamento di contributi, fatta in qualunque momento?
Se la faccio a che problemi vado incontro?
Ho letto sul sito Inps che per la contribuzione volontaria devono aversi accreditati 3 anni di contributi nei 5 anni precedenti....oppure almeno 5 anni di contribuzione in generale, quindi la mia domanda sarebbe accolta....basterebbe questo per farmici rientrare? o ci sono limiti su quando andava fatta?

Scusate la raffica di domande ma sto cercando un appiglio di speranza, non vedo via d'uscita, sono disperato.
Mi sembra che Inps e Governo siano miopi nei confronti dei disoccupati di lungo corso e over 60....io ho versato contributi per 38 anni, con l'età arrivo a quota 101, superiore a quella richiesta per altre situazioni, e non ho altra speranza se non quella di aspettare una ipotetica 9^ salvaguardia per le cessazione dall'attività lavorativa entro il 31 dicembre 2013 (la mia è terminata a fine 2013).
Ma allora quando Damiano&Co vendono come "definitiva" l'ottava salvaguardia in approvazione......cosa intendono? perchè definitiva se alcuni, come me,ne restano fuori?

Grazie a chi mi vorrà rispondere.

Un saluto

Fran54,
per avere possibilità di accesso ad una eventuale, ripeto eventuale, 8^ salvaguardia deve avere almeno uno tra questi requsiti:
cessazione per risoluzione unilaterale nel periodo 2007-2011;
cessazione dall'attività lavorativa entro il 31 dicembre 2012 con accordi tra le parti;
contratto a tempo determinato che scade nel periodo 2007-2011;
domanda per autorizzazione alla contribuzione volontaria anche senza versamento di contributi;
permessi nell'anno 2011ai sensi dell'articolo 42, comma 5, del testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001 per assistere figli.
A lei non serve la quota 101, ma le basta quota 97,6 con almeno 61 anni e 6 mesi d'età e almeno 35 anni contributi.
Ma ai fini della salvaguardia la quota non è sufficiente perché deve appartenere ad una delle categorie sopra elencata e che sono ancora parziali.