cumulo casse professionali

Sapete che io spesso, anzi...quasi ossessivamente..sottolineo la non veridicità dei dati Adepp (un milione di platea) Inarcassa (65-66.000, con 550 milioni di ammanco) Cassa forense (500 milioni) e tutte le bugie della stampa schierata...è opportuno ribadirlo, anche perché il 27 ci saranno i sindacati, a cui girerei la mail...io sono in viaggio, sto digitando con difficoltà col cellulare, occupatevene voi per favore

My franck decidiamo tutti insieme. Io eviterei le notizie già note e le procedure che interessano solo a noi. Agli altri interessano solo gli elementi di clamore. A proposito se lo mandiamo non dimentichiamo Huff post

Maurizio, molto bene anche per il taglio giornalistico. se possibile inserirei qualcosa in merito ai dati di quanti a loro avviso sono i destinatari del provvedimento in quanto vorrei che si smontasse o si mettesse se non altro in forte dubbio i dati comunicati e conseguentemente i 2 miliardi che le casse devono sborsare. Mi rendo conto che non tutti hanno fatto domanda di pensione con il cumulo all'inps ma se non altro capiamo di che portata è la questione..


Sono sempre più forti le preoccupazioni dei lavoratori dopo 7 mesi dall'emanazione della legge che consente il cumulo gratuito dei periodi contributivi non coincidenti versati all'INPS ed alle Casse Professionali.
Il Sottosegretario del Governo ieri nella sua risposta ha fatto chiaramente intendere che da parte del Governo non sono da emettere atti aggiuntivi. Come invece avevano paventato sia il Presidente INPS ( Boeri) che le Casse in questi mesi. Nascondendo peraltro numeri a loro noti dal mese di febbraio .
Si vorrebbe per esempio conoscere dall' INPS il numero delle domande che finora ha ricevuto, tenuto presente che la circola INPS n.60/2017, riporta che le domande presentate da soggetti in possesso di periodi assicurativi presso le Casse professionali, non dovranno essere respinte ma tenute in apposita evidenza in attesa delle relative istruzioni.

Sono passati mesi non utilizzati, colpevolmente, dagli istituti previdenziali ( INPS e Casse professionali) per emettere gli atti di loro pertinenza.

Che sono sostanzialmente
1)Le delibere degli organi di Amministrazione delle Casse professionali per adeguarsi alla legge. Sapevano che lo dovevano fare, per obbligo di legge ma hanno fatto una melina insopportabile, durata mesi, su presunti buchi di bilancio che sappiamo non ci saranno, almeno nelle misure paventate.
2)La stipula di convenzioni tra INPS e Casse relative ai pro quota di pertinenza di ciascuno già prevedibili in quanto non possono far altro che ribadire i principi di fondo stabiliti a seguito di precedenti normative, a parte alcuni aggiustamenti

La non emanazione sollecita di questi atti necessari , e propedeutici alla applicazione di una legge dello Stato Italiano perpetua un atteggiamento di negligenza e imperizia colpevole, di cui chiederemo conto di fronte alla Magistratura a tutela dei nostri interessi.

I lavoratori disoccupati e senza altri redditi con questa legge finalmente vedevano riconosciuti tutti gli anni per i quali avevano correttamente versati i contributi previdenziali ai vari Enti e nello specifico INPS e Casse professionali.

Siamo a conoscenza che il governo il prossimo 27 Luglio incontrerà le parti coinvolte, e l’occasione è opportuna per far comprendere anche alle Organizzazioni sindacali che i lavoratori coinvolti e in difficoltà hanno un diritto sancito dalla Legge di Stabilità ma sono privi degli strumenti applicativi idonei.
Vigileremo ovviamente sulla celerità con cui gli attori della vicenda si attiveranno , prima di settembre , per applicare finalmente una legge. Qualunque ritardo è imperdonabile.
Il Comitato rimane a disposizione per fornire qualsiasi utile contributo per la positiva conclusione di questa vicenda.

l'avrei modificata così....

Sono sempre più forti le preoccupazioni dei lavoratori dopo 7 mesi dall'emanazione della legge che consente il cumulo gratuito dei periodi contributivi non coincidenti versati all'INPS ed alle Casse Professionali.
Il Sottosegretario del Ministero ieri nella sua risposta ha fatto chiaramente intendere che da parte del Governo non sono da emettere atti aggiuntivi, come invece avevano paventato sia il Presidente INPS ( Boeri) che le Casse in questi mesi, nascondendo peraltro numeri a loro noti dal mese di febbraio .
Sono passati mesi non utilizzati, colpevolmente, dagli istituti previdenziali ( INPS e Casse professionali) per emettere gli atti di loro pertinenza.

Che sono sostanzialmente
1)Le delibere degli organi di Amministrazione delle Casse professionali per adeguarsi alla legge. Sapevano che lo dovevano fare, per adempiere a una legge, ma hanno fatto una melina insopportabile, durata mesi, su presunti buchi di bilancio che sappiamo non ci saranno. E le Casse lo sanno bene. Così come sanno bene, come tutte le assicurazioni obbligatorie ( tipo per le auto per intendersi) che debbono coprire i rischi che le leggi dello stato italiano determinano. Del resto è proprio per quelle leggi che riscuotono i contributi. Non esiste che le leggi vanno bene quando incassi e vanno male quando sborsi. E' un film che va bene per Walt Disney
2)La stipula di convenzioni tra INPS ( che beneficerà dei 100 milioni previsti dalla finanziaria per maggiori oneri cui non ha dato seguito) e Casse professionali relative ai pro quota di pertinenza di ciascuno. Tali quote sono già prevedibili in quanto non possono far altro che ribadire i principi di fondo stabiliti a seguito di precedenti normative, a parte alcuni aggiustamenti

La non emanazione sollecita di questi atti necessari , e propedeutici alla applicazione di una legge dello Stato Italiano perpetua un atteggiamento di negligenza e imperizia colpevole, di cui chiederemo conto di fronte alla Magistratura a tutela dei nostri interessi.
Non ci sono ragioni valide giuridicamente per ulteriori ritardi. Lavorare e pedalare anche di agosto. Come noi abbiamo sempre fatto in sanità , negli enti locali, tra i privati. Sempre. Mentre le casse e inps riscuotevano i contributi

I lavoratori disoccupati e senza altri redditi con questa legge finalmente vedono finalmente riconosciuti tutti gli anni per i quali hanno versato i contributi previdenziali, previsti dalle leggi, ai vari Enti e nello specifico INPS e Casse professionali.

Siamo a conoscenza che il governo il prossimo 27 Luglio incontrerà le parti coinvolte, e l’occasione è opportuna per far comprendere anche alle Organizzazioni sindacali che i lavoratori coinvolti e in difficoltà hanno un diritto sancito dalla Legge di Stabilità ma sono privi degli strumenti applicativi idonei.
Vigileremo ovviamente sulla celerità con cui gli attori della vicenda si attiveranno , prima di settembre , per applicare finalmente una legge. Qualunque ritardo è imperdonabile.
Il Comitato rimane a disposizione per fornire qualsiasi utile contributo per la positiva conclusione di questa vicenda.

Ho letto ora sul sito la sentenza per chi aveva fatto ricongiunzione onerosa dopo il 2010 e che invece si
vedono rinonosciuta quella gratuita....per noi questa sentenza ci aiuta ? E poi io a giugno ho gia fatto I 41 anni e 10 mesi (con I 4 silenti dell'enpaf) se volessi fare domanda di pensione anticipata a partire dal 31/12/2017 a chi la devo fare all'inps ? Devo mandare il cartaceo pure? Sono dipendente asl il patronato non mi sa dare riposte.

Ho fatto ulteriori piccole modifiche, sulla base di quanto riportato recentemente, ognuno ovviamente è libero e titolato per aggiungerne delle altre.
All'inizioo ho dato per certo che la legge c'è e non si torna indietro. Alla fine ho tolto professionisti e ho messo lavoratori perché non è detto che quando una fa la domanda all'INPS sia ancora un professionista, cioè per non confonderlo solo con libero professionista. lavoratore prende dentro tutti e "sindacalmente" suona meglio, ovviamente senza nulla togliere alle capacità professionali di ognuno di noi


Forti preoccupazioni da parte dei lavoratori dopo 7 mesi dall'emanazione della legge che consente il cumulo gratuito dei periodi contributivi non coincidenti versati all'INPS ed alle Casse Professionali; pur nella certezza della legge non vi è alla data odierna nessuna indicazione da parte dell'INPS o del Governo sulle modalità applicative.
I lavoratori disoccupati e senza altri redditi con questa legge finalmente vedevano riconosciuti tutti gli anni per i quali avevano correttamente versati i contributi previdenziali ai vari Enti e nello specifico INPS e Casse professionali.
La legge come è noto è stata approvata per questioni di giustizia sociale: era iniquo che lavoratori che avevano versato contributi sia all'INPS che alle Casse professionali, potessero andare in pensione solo al raggiungimento dell'età pensionabile di vecchiaia senza poter usufruire del montante contributivo versato da sfruttare ai fini della pensione anticipata.
Sono stati divulgati dalle Casse dati, ad hoc, oltremodo allarmistici in merito ai possibili costi dell’istituto del cumulo gratuito, dati che invece il Comitato ha facilmente ridemensionato fornendo previsioni ben diverse e con impatto ben più limitato. NESSUNO degli attori istituzionali (INPS, Casse, Ministero) fin'ora ha fornito numeri certi e certificabili, di quali e quanti siano i lavoratori che potrebbero avere accesso al cumulo gratuito e dei relativi costi.
L'INPS se non altro DOVREBBE fornire il numero delle domande che finora ha ricevuto!
La circola INPS n.60/2017, riporta che le domande presentate da soggetti in possesso di periodi assicurativi presso le Casse professionali, non dovranno essere respinte ma tenute in apposita evidenza in attesa delle relative istruzioni.
Dunque chiediamo innanzitutto la pubblicazione di questi dati, così come il numero reale dei possibili fruitori della Legge del cumulo gratuito, ottenuti dai dati incrociati tra quelli disponibili delle Casse e dell'INPS a supporto della stima del governo che ha stanziato in misura preventiva 100 milioni di € con eventuali stanziamenti per il futuro a seconda delle necessità e senza far caricare il peso economico sui lavoratori.
Siamo a conoscenza che il governo il prossimo 27 Luglio incontrerà le parti coinvolte, e l’occasione è opportuna per far comprendere anche alle Organizzazioni sindacali che i lavoratori coinvolti e in difficoltà hanno un diritto sancito dalla Legge di Stabilità ma sono privi degli strumenti applicativi idonei.
Il Comitato rimane a disposizione per fornire qualsiasi utile contributo per la positiva conclusione di questa vicenda.