lavoratori precoci

Daccordissimo con Side !

Vorrei aggiungere la mia curiosità di sapere dov'erano questi "soloni professoroni" nel 1973, quando arrivarono le baby pensioni con la possibilità per le lavoratrici della pubblica amministrazione - sposate e con figli - di lasciare l'impiego dopo 14 anni, sei mesi e un giorno !!!!! Dopo 20 anni per gli altri statali e dopo 25 anni per tutti i dipendenti privati, previlegio abolito nel 1992,

allora era il paese dei balocchi, e questi assurdi previlegi sono stati pagati a caro prezzo dalle generazioni successive, e purtroppo non è ancora finita...

Grazie politici di M....

Vorrei per un istante far scendere dal suo piedistallo di cattedratico questo "professore"....(n.b. virgolettato) ed inserirlo per 43 e più anni in catena di montaggio o su di un'impalcatura a guardare il formicaio operoso di addetti a mansioni "usuranti".... poi esimio "professore" ne riparliamo !!!!!.... Poi come non bastasse, mi dica ad oggi chi ha la "fortuna" di poter lavorare costantemente a tempo pieno, per poter acquisire una contribuzione tale da permettere il pensionamento anticipato..... da non credere a quello che ho appena letto !

Dal Sole 24 Ore intervista a Sandro Gronchi professore ordinario di Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche, Università di Roma “La Sapienza”. Attualmente insegna Economia Politica profilo pubblico e modelli di welfare e previdenza.

Domanda: È almeno garantito il controllo della spesa?

La riforma Fornero ha preservato la pensione d'anzianità sotto il nome di “pensione anticipata”: le donne possono attualmente accedervi dopo aver contribuito per 42 anni e 3 mesi e gli uomini per 43 anni e 3 mesi. Tenuto conto dell’obbligo scolastico (15 anni) in Italia si può quindi andare in pensione fin dall'età di 57/58 anni, che non trova riscontro in altri paesi europei. L’obsolescenza di coefficienti così “giovanili” compromette l’equilibrio finanziario del sistema, oltre a procurare iniqui vantaggi a chi ha beneficiato di carriere lavorative non interrotte da periodi di lavoro nero e disoccupazione.
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Forse non si rende conto di quanto ha rilasciato nella sua intervista...

Grazie Side per la precisazione. Sarà una lunga attesa !!

ATR, sei appena al primo step.
Per le domande di accertamento requisiti precoci presentate entro il 01/03/2018, Inps si riserva di inviare comunicazione di accoglimento/rigetto entro il 30/06/2018, e se accolta, la possibilità di presentare domanda di accesso alla prestazione pensionistica se non presentata contestualmente a quella di accertamento requisiti.
Prima della data indicata puoi soltanto seguire dal portale Inps lo stato di elaborazione in "domus istanza" che rimarrà tale per almeno altri 2 mesi, con semplici variazioni:
1) verifica del diritto se rientra tra gli ammessi
2) si diritto se rientra tra gli ammessi
3) si diritto/no diritto

Noi precoci di prima istanza 2017, abbiamo definito e ricevuto liquidazione dopo ben 9 mesi.... saluti.

Buonasera, ho sollecitato all'Inps la mia domanda di Certificazione diritto a pensione lav.precoci trasmessa on line il 09.01.2018. Mi hanno risposto che la richiesta avente numero xxxx è stata chiusa dalla sede di competenza con la seguente motivazione: la domanda di certificazione diritto a pensione lavoratori precoci, al momento non può essere definita in quanto non siamo ancora in possesso del programma di liquidazione.
In pratica al telefono mi hanno detto che non hanno ancora il programma aggiornato per scrutinare le domande del 2018. Bah.... risulta a qualcuno di Voi ? Se affermativo conoscete i tempi di attesa ?? Grazie per la risposta .
Atr56 - Varese