APE Volontaria [Discussione Unificata]

finalmente è arrivato il responso : NO DIRITTO
eppure ho tutti i requisiti marzo 2017 ho compiuto 63anni sono disoccupato da 4 anni circa ho 32 anni di contributi, mia moglie vive con me , ho fatto domanda attraverso il patronato mi hanno chiesto solo la lettera di licenziamento da mandare in allegato.
attraverso una ricerca in internet ho trovato una circolare INPS mandata dalla direzione generale a tutti i loro uffici da cui si evince che dovevo presentare un documento del ufficio del lavoro che attestava che a oggi ero ancora disoccupato , ma non si evinceva da nessuna parte prima in fase di domanda,
e poi loro non vedono che non ho piu contributi dalla data di licenziamento .
sul 730 non ho piu entrate da lavoro ?
Quando mi diranno il motivo?
faro certamente ricorso, volevo vostri commenti in merito
grazie

credo che ormai boeri sia rottamato, ha troppo spesso sconfinato

Un onore per me il tuo commento, non volevo scomodarti, era solo un mio un pensiero a voce alta, ma visto che ci sei...secondo te come evolverà questa storia ?

Grizzi, mi permetto di commentare la discussione tra i contendenti non come il Grande Peppino "due parole ho detto tutto", ma con una sola parola "QUAQUARAQUA'

Quando nel post precedente dicevo " non vorrei che fosse tutto orchestrato per rimettere nuovamente tutti in corsa e allungare i tempi ulteriormente" forse non mi sbagiavo, provate a leggere l'ultima new ore 21 di oggi 13/10/17 di Pensioni Oggi:

Leggi Tutto: www.pensionioggi.it/forum/pensioni/4603-...42619#ixzz4vPxzHOhrl Ministero del Lavoro chiede di concedere l'Ape sociale nella maniera più estesa possibile in coerenza con le volontà espresse dal Parlamento.

Il Ministero del Lavoro fa dietrofront sull'Ape social e chiede all'Inps di applicare la norma - e quindi la concessione del pensionamento anticipato - «nella maniera più estesa e in sostanziale coerenza con le volontà espresse dal Parlamento». Di fatto, anche se nel comunicato la parola non si trova, è una secca smentita rispetto a quanto affermato ieri dall'Inps. L'istituto, infatti - replicando agli allarmi sollevati dai sindacati (in particolare il patronato Inca della Cgil) che protestavano per l'interpretazione eccessivamente restrittiva data alla norma con l'effetto di rigettare oltre la metà delle domande presentate - aveva diffuso un comunicato affermando che tali intrepretazioni erano state condivise dal ministero guidato da Giuliano Poletti: «L'Inps adotta interpretazioni avallate dai Ministeri vigilanti».
Ma la nota diffusa oggi dal ministero precisa: una richiesta interpretativa delle norme in materia di accesso all'Ape sociale e di riduzione del requisito contributivo per il pensionamento anticipato dei lavoratori precoci è arrivata il 9 ottobre scorso e la risposta a tale richiesta ancora non era stata data ieri. La risposta è arrivata oggi ed è la seguente: «applicare le due misure nella maniera più estesa e in sostanziale coerenza con le volontà espresse dal Parlamento». Inoltre si ricorda «che l'Inps potrà applicare l'interpretazione suggerita anche al fine di rivedere in autotutela le decisioni eventualmente già assunte».

Poco dopo la replica di Boeri: «Noi saremo i primi, pronti e felici di riesaminare le domande e mandare a coloro a cui la domanda era stata inizialmente respinta la comunicazione che potranno accedere alle prestazioni». Non manca però una frecciatina sotto forma di "invito": «il legislatore pensi un pò di più quando fa le
leggi, soprattutto quelle così complesse come quella sull'Ape Sociale, con così tante posizioni da curare». Un decreto - puntualizza Boeri - che ha richiesto all'Inps «uno sforzo immane, con l'equivalente di 900
funzionari C1, laureati, per 3 mesi senza oneri aggiuntivi». Per cui «o si pongono criteri tanto per farli e per far finta, oppure, se si vuole che poi si verifichi davvero tutto non si può pensare di farlo senza avere risorse aggiuntive».

La posizione del ministero del Lavoro dovrebbe ora riaprire le porte a molti esclusi. Si vedrà in che termini perchè allo stato attuale non sono state emanate istruzioni ufficiali per comprendere come dovranno essere riesaminate le tante istanze bocciate (si parla di almeno 30-35mila istanze rigettate su oltre 66mila prodotte). I tempi sono brevi perchè l'Inps dovrebbe comunicare chi è dentro e chi è fuori entro il 15 ottobre data che difficilmente a questo punto potrà essere rispettata. Con ulteriori ritardi e strascichi rispetto ad una misura che doveva decollare ufficialmente lo scorso 1° maggio 2017.



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Sono d accordo in parte ma penso che ne vada anche per la credibilità del governo che a sbandierare a gia sbandierato e se la cosa diventa un flop non so chi ci perderà di più proprio per la vicinanza con le elezioni inoltre ricordati che la corte dei conti ha fatto ripartire l'ape in retroattiva e l'inps dovra pagare da maggio non credo voglia tenersi tutta questa gente in sospeso sopra tutto i disoccupati che non possono lavorare altrimenti perdono il diritto che facciamo moriamo di fame ?penso invece che dovranno iniziare a pagare dal prossimo mese altrimenti mi sa che saranno guai altri esodati ?e no