Bernardo Diaz

Bernardo Diaz

Bernardo Diaz, dottore commercialista collabora con PensioniOggi.it dal novembre del 2015.  

La data chiave sarà il 16 ottobre, anche se serve ancora una conferma ufficiale da parte del governo. Conferma che non c'è stata nel Consiglio dei ministri che si è tenuto questa settimana, causa la tornata elettorale di oggi.

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Sarà molto probabilmente questa la nuova data per gli acconti della Tasi su seconde case, negozi, capannoni, alberghi, uffici (cioè tutti gli immobili diversi dalle abitazioni principali) nei Comuni che non hanno approvato le aliquote entro venerdì scorso.

Il 16 Ottobre si verserà l'acconto e il 16 Dicembre il saldo. Non cambieranno invece le regole sulle abitazioni principali che pagheranno, nei Comuni "senza delibera", la Tasi sull'abitazione principale tutta al 16 dicembre, assieme al saldo sugli altri immobili e sull'Imu.

E' quanto ha affermato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa che ha fatto il punto sui primi 80 giorni di governo dopo aver raggiunto un accordo "verbale" con il presidente dell'Anci Piero Fassino che era stato proprio il primo ad aver sdoganato la data del 16 ottobre.

Renzi esclude un rinvio generalizzato, esteso cioè a tutti i contribuenti, anche dove le delibere sono già state votate: "il governo non ha previsto nessun tipo di rinvio, ma ha solo consentito di andare a ottobre ai comuni che vogliono evitare di scegliere l'aliquota per motivi elettorali e per aspettare i nuovi sindaci".

Credito di imposta al 65% per gli anni 2014 e 2015 e al 50% per il 2016. Il Decreto Legge per la tutela del Patrimonio Culturale, lo Sviluppo della Cultura e il Rilancio del Turismo, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e contiene importanti misure per favorire il Mecenatismo Culturale (si tratta del cd. Art Bonus, il progetto Grande Pompei - la Reggia di Caserta e le Fondazioni liriche.

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Inoltre al fine di attrarre investimenti esteri in Italia nel Settore della Produzione Cinematografica, il Cdm ha innalzato da 5 a 10 milioni di euro il limite massimo del credito d’imposta per le Imprese di Produzione Esecutiva e le Industrie Tecniche che realizzano in Italia, utilizzando mano d'opera italiana, film o parti di film stranieri.

Il Decreto in pratica, "rivoluziona" il rapporto tra il pubblico e il privato nel mondo della cultura. La prima norma del provvedimento, spiega ancora Franceschini, è "l'art bonus (il riferimento è all'ecobonus): oggi abbiamo un sistema di incentivi fiscali per le donazioni quasi nullo, ebbene adesso ci mettiamo a fianco della Francia con sistema di incentivi fiscali a favore del mecenatismo". Inoltre è previsto un bonus fiscale del 30% per la digitalizzazione delle imprese ricettive e per il restauro degli alberghi fino a tre stelle.

Il DL prevede anche misure per la tutela dell'Area Archeologica di Pompei, come l'assunzione di 20 progettisti a tempo determinato e innalza da cinque a dieci milioni il "tax credit cinema"; "Il limite di 5 milioni - chiarisce Franceschini - ha impedito alle grandi Produzioni Straniere di venire nel nostro Paese, lo alziamo a dieci milioni per ogni Impresa, per attrarre quelle Produzioni con un vantaggio fiscale".

Inoltre sarà rivoluzionata anche l'Enit, l'Agenzia Nazionale del Turismo: "L'Enit oggi è inadeguata per le esigenze del Turismo Italiano. Abbiamo previsto un commissario che procederà alla liquidazione di Promuovi Italia e riorganizzerà l'Enit per creare uno strumento di promozione turistica adeguato e efficiente".  Commissario in arrivo anche per la Reggia di Caserta: "La Reggia di Caserta è per il 20% struttura museale e per  il restante 80% occupato da altre funzioni, prevediamo la nomina di un commissario per affrontare la situazione".

Quanto all'equiparazione dell'Iva fra libri ed e-book, il Ministro della Cultura assicura che la questione verrà affrontata in sede Ue, durante il semestre italiano di presidenza, le norme infatti ancora non ci sono; nei giorni scorsi erano circolate alcune bozze del DL Cultura che comprendevano invece questo provvedimento. "Attualmente l'Iva sui libri è al 4% mentre gli e-book pagano il 22% perché la Normativa Europea non prevede aliquote intermedie - dice Franceschini - abbiamo valutato l'impossibilità di portare tutto al 4% e una riduzione al 10% farebbe scattare il procedimento d'infrazione Ue. La Francia ha abbassato al 7% e sono finiti volutamente in procedura d'infrazione. La provocazione francese c'è già stata e ci aiuterà a porre la questione sul tavolo Europeo".

E' previsto inoltre un Credito d'Imposta del 30% per le spese sostenute dal sistema delle Strutture Ricettive per la loro Digitalizzazione. "Abbiamo purtroppo un ritardo da colmare; questa misura consentirà agli alberghi  con l'offerta online di avere un incentivo per la loro digitalizzazione", ha detto il Ministro Franceschini.

Dopo il voto della Camera è diventato definitivamente legge il decreto su emergenza abitativa e mercato delle costruzioni approvato dal governo alla fine di marzo.  Il sostegno alle locazioni è uno degli obiettivi principali del provvedimento voluto dal ministro delle Infrastrutture Lupi: viene perseguito con diversi interventi. Da una parte c'è un incremento degli stanziamenti: 100 milioni in più per il Fondo nazionale dedicato a questa finalità e di 225,92 quello destinato in particolare agli inquilini morosi incolpevoli.

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Alcune novità importanti anche per i proprietari. Viene resa definitiva la discesa al 10 per cento dell'aliquota della tassazione sostitutiva sui redditi da locazione in caso di contratti a canone concordato, nelle aree ad alta densità abitativa: la novità si applicherà per il quadriennio 2014-2017.  C'è poi la stretta sulle occupazioni, uno dei punti più contestati dai movimenti di protesta. Chiunque occupi abusivamente un immobile non potrà chiedere né di avere la residenza in quello stabile e nemmeno l'allacciamento di utenze pubbliche quali acqua elettricità e gas. Qualora ciò invece avvenga, i relativi atti saranno comunque nulli per legge. Inoltre agli occupanti di alloggi di edilizia residenziale pubblica sarà preclusa la partecipazione alle procedure di assegnazione di case di questo tipo.

Sempre sull'edilizia residenziale pubblica, il decreto rilancia un programma di recupero e razionalizzazione dei relativi alloggi, mettendo sul piatto 500 milioni. Altri 67,9 milioni dovrebbero invece servire per il recupero di alloggi da assegnare agli inquilini delle categorie meno abbienti, che abbiano avuto un provvedimento di sospensione degli sfratti. Su questo fronte sono previste agevolazioni anche per le imprese: in particolare i redditi che derivano dalla locazione di alloggi sociali, di nuova costruzione oppure che abbiano ricevuto interventi di manutenzione e di recupero, non concorreranno alla formazione del reddito d'impresa ai fini dell'Ires né alla formazione del valore della produzione ai fini dell'Irap.

Con l'approvazione definitiva del Decreto Casa il bonus mobili torna libero. A favore del decreto hanno votato 277 deputati della maggioranza, 92 i no di M5S e Sel, mentre Fi e Fdi non hanno partecipato al voto.  La novità più importante riguarda la semplificazione relativa al bonus mobili. La scadenza per lo sgravio è fissata alla fine di quest'anno, ma la norma consente di recuperare, entro i massimali consentiti, anche le spese sostenute a partire dal 6 giugno 2013. La detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di arredi viene liberata da quei vincoli introdotti con la legge di stabilità 2014; in particolare lo sconto non sarà più legato all'ammontare della ristrutturazione e potrà, eventualmente, anche superarlo.

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A seguito delle modifiche appare utile avere ben chiara la disciplina che regola la fruizione dello sconto. Per prima cosa è necessario che sia in corso una ristrutturazione edilizia, per la quale siano state chieste detrazioni. Coloro che ne fruiscono potranno richiedere anche lo sconto del 50% per le ulteriori spese, documentate e sostenute appunto dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014, per l'acquisto di mobili, grandi elettrodomestici, come frigoriferi e lavatrici, in classe non inferiore alla A+ e forni di classe A.  Per la ristrutturazione resta fermo il limite massimo di spesa di 96mila euro; mentre per il bonus mobili il tetto massimo di spesa, ancora in vigore, è di 10mila euro (in questa somma potranno essere conteggiate anche le spese di trasporto e montaggio). Si ricorda anche che il mobilio acquistato deve essere utilizzato per arredare l'immobile i cui è avvenuta la ristrutturazione.

Il bonus dovrà essere applicato su più dichiarazioni dei redditi, ripartendolo in dieci quote annuali di pari importo e suddividendolo, eventualmente, tra tutti gli aventi diritto, laddove ci siano più proprietari.

Dopo la decisione dell'esecutivo di rinviare l'appuntamento a settembre nel pagamento della Tasi appare utile fare chiarezza: per far scattare gli acconti di giugno, le delibere della Tasi devono essere approvate dal consiglio comunale entro il 23 maggio e pubblicate dal censimento ufficiale del dipartimento Finanze entro il 31 maggio. Quindi le decisioni approvate dai Comuni dal 24 maggio in poi non porteranno al pagamento di giugno. Nei Comuni che decidono in tempo, e che si vedono pubblicare la delibera dalle Finanze entro il 31 maggio, i versamenti della Tasi saranno sempre da effettuare entro il 16 giugno facendo i calcoli sulla base delle aliquote deliberate. Ciò vale sia per le abitazioni principali che per gli altri immobili.

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Nei Comuni in ritardo invece la data di pagamento dell'imposta delle abitazioni principali sarà diversa da quella degli altri immobili. Per le prime, infatti, la Tasi si verserà tutta a dicembre, come deciso nel decreto salva Roma-ter (articolo 1, comma 1, lettera b del Dl 16/2014); per gli altri immobili (seconde case, negozi, capannoni e così via), invece, si pagherà l'acconto a settembre, con le aliquote nel frattempo decise dai Comuni, e il saldo a dicembre. Due appuntamenti quindi per le abitazioni diverse da quelle principali che pagheranno a Settembre e a Dicembre; un solo appuntamento per le abitazioni principali. Nulla cambia invece per l'Imu, perché nell'imposta municipale l'acconto rimane a giugno e si prevede che sia sempre calcolato sulla base delle aliquote 2013.

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